〰️Capitolo 15〰️

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Pov. Y/n

Questa mattina mi sveglio stanca, presto mi accorgo di essere nel letto di Chan, e ripenso alla terribile nottata di tuoni. Mi ricordo tutto a scatti sfocati, io che piango, Chan che mi consola e mi porta nel suo letto, lui che mi abbraccia e mi stringe a se per cullarmi, la sua pelle calda a contatto con la mia. Quel contatto mi manca, mi sentivo così bene tra le sue braccia.

Presto mi preparo e ci troviamo tutti fuori per andare al mare, vedo Chan avvicinarsi da lontano, era già pronto e a quanto pare era andato a fare una passeggiata, chissà cosa gli è successo.

Stiamo prendendo posto nell'autobus, mi si avvicina Chan e si siede subito accanto a me, non so cosa gli succede ma per me non è un disturbo, gli sorrido.

Arriviamo al mare, tutte le classi si mettono comode sotto gli ombrelloni e sulle sdraio, prima che Chan, insieme agli altri si inizino a spogliare mi avvicino a lui e lo sottraggo al gruppo ancora disattento. Trovo un posto non troppo isolato ma abbastanza privato, mi metto davanti a lui e lo guardo negli occhi.

"S-senti p-posso spiegare" inizia subito lui gesticolando. Pensa sia arrabbiata perché mi sono ritrovata nel suo letto, lo zittisco subito con un abbraccio; mi alzo sulle punte gli avvolgo le spalle dolcemente, in un caloroso abbraccio pieno di gratitudine.

"Grazie per avermi aiutata Chan, ho passato un brutto periodo. Grazie per avermi fatto dimenticare per una volta" dopo di ciò mi allontano, gli volgo un sorriso e poi raggiungo Alessia lasciandolo lì.

"Y/n spogliati, siamo al mare, facciamo un bagno o prendiamo il sole"

"Alessia, lo sai che non voglio mostrare il mio corpo"

"Y/n ci sono io nessuno ti farà del male. Ah a proposito, s-senti questa mattina Chan mi ha chiamato preoccupato, ho dovuto dirgli tutto"

Elaboro le parole di Ale, quindi adesso anche lui sa.

"Hai fatto bene. Allora va bene, se sia tu che Chan mi proteggerete mi sento al sicuro"

Mi tolgo solo la maglia però, la mia lunga cicatrice adesso è in mostra, tutto il sottofondo di chiacchiere si ferma, mi sento osservata. "Forza Y/n, ce la farai" mi incita Alessia a bassa voce mentre tutti mi guardavano, io e lei ci avviamo per andare a fare il bagno.

"AHAHHAHHA, Y/n oltre al tuo modo di vestire di merda, ha pure il corpo di una autolesionista" afferma Akiko scoppiando a ridere, pochi altri ridono, molti mi guardano tristi e preoccupati, la situazione diversa a come di solito è.

"Akiko, se ti sento parlare di nuovo, ti taglio la lingua e te la faccio ingoiare" la zittisce Chan guardandola in cagnesco, poi si avvicina a me con un asciugamano e mi avvolge le spalle. Mi sento così libera adesso, sono felice che capiscano, ma odio cosa ho dovuto fare per far loro capire. Ci avviciniamo agli altri del gruppo, sono tutti a capo chino e sembrano tormentati.

"Alessia, puoi dir loro cosa mi è successo, ormai hanno visto. Ma ragazzi giuratemi che non direte niente a nessuno, ma soprattutto una volta conosciuto tutto, non trattatemi diversamente da come avete sempre fatto" dico mentre mi avvicino a Jeongin, che sembra molto spaventato e ha le lacrime agli occhi, gli accarezzo dolcemente la testa per consolarlo "Ok? Non voglio la pietà delle persone, mi basta la fiducia" Finisco la mia frase.

Mentre Alessia inizia a spiegare io mi allontano, non posso ascoltare, mi farebbe solo collassare un'altra volta, e sento che anche Chan si allontana, ma non ho badato molto a dove andasse.

"Ah ragazzi, Y/n, Chan avvicinatevi, ho un compito per voi due. Dovete andare nel magazzino del bar qui difronte e prendere una cassa di bibite gassate per il barbecue di stasera. Tranquilli abbiamo il permesso, dite solo che venite dalla scuola in visita" detto questo la professoressa si allontana andando verso i colleghi; io e Chan ci guardiamo "Chan, non pensavo fossi qui vicino, perché non sei con gli altri?"

"Ah, preferivo non ascoltare ancora, mi ci è voluto un pò questa mattina per elaborare"

Andiamo verso il magazzino dopo il consenso del lavoratore ed entriamo, chiudendoci dietro la porta, troviamo una cassa di coca cole ancora fresche e decidiamo di portare queste.

Mentre Chan cercava di aprire alla porta "Oh no! Cavolo! Siamo chiusi dentro!!!" impreca Chan guardando me, che ero ancora ai primi scalini della scalinata che portava alla uscita/entrata

"Come chiusi dentro? Chan hai il tuo cellulare? Il mio lo ho lasciato sul lettino" Affermo allarmata

"No, anche il mio è sul lettino, insieme a tutti gli altri"

"Cavolo, e adesso cosa facciamo?"

"Y/n, credo che dovremo aspettare qui fino a che qualcuno non si accorgerà della nostra assenza, e credo ci vorrà un bel pò visto che ci sono molti studenti" dice lui sedendosi su una cassa alla fine della scalinata.

Per fortuna c'è luce, acqua e cibo, ma credo che entro stasera massimo domani mattina, qualcuno ci verrà ad aiutare.

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E' da quasi mezz'ora che siamo qui, Chan ha iniziato a fissarmi da 5 minuti e adesso si sta avvicinando

"Y-Y/n credo di d-doverti dire q-qual-cosa" dice facendosi rosso sulle guance. O mio dio! Ma quanto è carino quando balbetta, come faccio a resistere, già è bellissi... NO ASPETTA, Y/N MA COSA VAI A DIRE!!!

Chan prende coraggio, mi fissa negli occhi e poi si esprime sicuro "Y/n, credo che tu mi piaccia" detto questo cala un imbarazzante ma confortevole silenzio, non so cosa dire, non credo di aver mai pensato a lui in quel modo. Vedendo che non dicevo nulla Chan continua sulla sua strada.

"Y/n, sei una ragazza fantastica, sei bellissima, hai un cuore gentile, hai il profumo di una foresta fiorita e il tuo sorriso... credo che il tuo sorriso sia diventato una droga per me. Quando ti stringo a me sento di avere il mondo tra le braccia, quando siamo insieme mi batte forte il cuore, ma mi sento sempre così bene con te"

Questo è così, così bello che potrei mettermi a piangere. Ma non so cosa provo io, i-io non so cosa fare.

"C-Chan, i-io non so cosa dire, non so cosa provo per te, non ti avrei mai visto sotto questo aspetto" Chan abbassa la testa, tutta la sua euforia era sparita, i suoi bellissimi occhi marrone nocciola si spensero improvvisamente.

"D-Dammi un giorno, entro domani pomeriggio avrai la mia risposta, ok?" lui continua a non reagire alla mia risposta. Prendo il suo mento con un dito e glielo alzo, i sui occhi tornano in contatto con i miei "Non ho ancora detto di no" dico sorridendo, lui finalmente ritorna a reagire e ricambia il mio sorriso. Ci avviciniamo inconsciamente sempre di più, i nostri nasi si sfiorano, e sento il suo dolce profumo. Poi di colpo si sente un forte rumore, e poi la porta del magazzino si spalanca.

"Y/n!!!"

Connected to you [Bangchan x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora