11. Pulsazioni

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-POV KEVIN-

Forse ho sbagliato a prendere Ally in quel modo e portarla a casa senza il suo consenso, ma non mi fidavo e non volevo che stesse con ragazzi come Mett. Anche se non ho avuto l'opportunità di conoscerlo, i suoi attegamenti e sguardi non mi piacevano, essendo uno abituato a fare quei tipo di sguardi alle ragazze capì il suo obbiettivo, anche se lo ammetto era stato bravo a nasconderlo.

Dopo averla portata a casa, sono tornato pure io nella mia dimora, mi chiusi in camera e mi buttai sul letto. Come ogni notte il sonno non si faceva proprio sentire, presi il mio cellulare e vidi sul blocco home 4 messaggi provenienti da Mary attraverso Instagram. Avevo già in mente quello che avrebbe scritto

'Kevon dove sei?'
'Non puoi darmi buca così!'
'Ora segui quella perdente troia di Allison?!'
'Perché non mi rispondi?'

Pazza

Le sue intenzioni erano proprio come le mie, me lo aveva pure affermato quando stavamo da soli, e ora pretende di avermi tutto per lei.

Evito di risponderle

posai il cellulare e mi misi comodo sul letto.
Mancano pochi giorni alla nostra partenza al south beach, anche se la casa in spiaggia non è molto lontana hanno voluto andarci lo stesso per stare insieme e passare le vacanze distaccati da casa senza pensieri, e a me serve proprio un distaccamento da casa. I miei genitori mi stanno troppo assillati, diciamo che devono sapere il più e il meno, questa sera è strano che mia madre non sia rimasta sveglia per chiedermi cosa ho bevuto o fumato e annusarmi l'alito per essere sicura che non abbia introdotto nulla di più velenoso.
Quando hanno scoperto che fumavo erano impazziti, non mi lasciavo uscire ma grazie al cielo nell'appartamento in qui abitavamo ci trovavamo al primo piano e riuscivo ad uscire dalla finestra di camera mia per introfularmi nella feste e andare fuori con gli amici.

Per fortuna sarei andato al college tra poco, lontano finalmente dalle regole dei miei genitori. Ho scelto l'università a Washington, la migliore. La lettera dell'università non è ancora arrivata, ma per sicurezza mandai la richiesta ad altri college.
Mi chiesi se sarebbe stato possibile vedere Ally, se non venissi accettato a Washington c'è molta probabilità che vengo accettato a New York, ho saputo da Tayler che avrebbero fatto tutti lo stesso college e io infatti feci domanda alla stessa università, la speranza di non andare a Washington si fece sentire, una parte di me voleva andare al college dove ci sono i ragazzi

Dove ci sarà Ally!

La stupida voce nella mia testa parlò portandomi ad una conclusione forse giusta, o forse devo solo togliermi la voglia.

***

Mi sveglia per colpa dei raggi del sole che entravano dalla finestra.
Ieri mi addormentai pensando ad Ally, non so cosa mi sta facendo quella ragazza ma mi sta facendo provare cose strane che mi stanno dando confusione, sarà di sicuro perché i miei pensieri sessuali verso di lei sono aumentato negli ultimi giorni e il mio cervello non si è abituato a tutta questa attenzione che le sto dando, di solito sono le altre a darmi attenzione, lei invece sembra fregarsene della mia presenza, ed è una cosa che mi attrae di più, perché sono quelle che nascondono il loro vero essere.

"Buongiorno"
Sbucò la testa di mia madre dalla porta. I suoi capelli corti marroni erano legati ad una piccola coda bassa, i suoi occhi verdi mi guardavano con sollievo, come se avesse paura che non fossi in camera mia.

"Bussare? Buongiorno comunque"
Non mi ricordo quante volte le ho detto di bussare alla porta prima di entrare ma sembra che nella sua vita le stanze siano senza porta e che suo figlio non abbia una vita privata

"A che ora sei tornato ieri?"
Mi chiese la domanda che mi aspettava sta mattina.

"Alle undici"
Se dicevo seriamente le ore in cui sono entrato a casa mi avrebbe ammazzato di grida e lamentele

"La colazione è pronta"
Prima di uscire diede un'occhiata a com'è messa la mia stanza, non dimenticò nemmeno un angolo

"E pulisci questa topaia"
Chiuse la porta alle sue spalle.

Mi alzai con la testa che sta per esplodere.

Mi misi sotto la doccia, mi lavai in fretta e mi misi dei pantaloni di una tuta grigia e scesi giù a fare colazione.
Trovai mio fratello e mio padre seduti attorno al tavolo, mentre mia madre prendeva il succo d'arancia dal frigorifero.

"Ciao"
Mi sedetti vicino a Justin che ricambiò con un buongiorno invece mio padre mi fece un cenno con la testa facendo muovere i suoi capelli castani mentre i suoi occhi marroni erano ancora attaccati al giornale che aveva tra le mani.

"Oggi siamo invitati a cena da tua zia Betty"
Mi comunicò mia madre appena si sedette.
Ho pensato che avrei potuto incontrare anche Nate a casa di Tayler, e magari anche Ally.

Smettila Kevin! Che cosa ti sta succedendo? Andrai a cena da tuo cugino non per poter vedere Allison!

Presi una ciotola e misi all'interno i cereali con il latte.

Passai il resto della giornata in camera mia, tra mezz'ora dobbiamo uscire di casa e andare da Tayler, io mi ero già preparato presi le chiavi della moto e uscì prima dei miei.
Arrivato davanti alla casa di mio cugino notai subito la macchina di Nate, il portone d'ingresso si aprì e una donna si presentò davanti a me, è la donna delle pulizie, ormai sempre presente e solare

"Ciao Kevin ben tornato"
Mi sorrise

"Ciao Susy"

"Eccoti! Ciao Kevin"
Mi venne incontro zia Betty prima che salga le scale
I suoi capelli neri lunghi erano posizionati sulla sua spalla mentre i suoi occhi verdi quasi marroni incrociarono i miei.
Sorrisi, è da tanto che non la vedo

"Ciao zia"

"Come stai?"

"Bene grazie, Tayler è in camera sua?"

"Si c'è con lui anche Nate"

"Va bene grazie"
Iniziai a salire le scale che portano proprio davanti alla camera di mio cugino.
Iniziai a bussare ma non penso che riescano a sentirmi con tutto il casino che c'è all'interno della camera

"Gira di lì! Coglione hai sbagliato!"
Sentii la voce di Nate
La musica è molto alta, stanno giocando alla play
Entrai, notarono la mia presenza e si girarono entrambi

"Ehilà Kev"
Mi salutò Tayler alzandosi dal pavimento e raggiungendo il mini frigorifero in camera sua

"Ciao Kev"

"Ciao"
Mi buttai sul letto di Tayler tirando fuori il mio cellulare dalla tasca posteriore.

"Sei pronto per partire il fine settimana?"
Mi chiese Nate mentre giocava ancora

"Si quasi"

"Noi partiamo prima delle ragazze, andremo via il venerdì loro verranno il sabato"
Comunicò Tayler guardando il suo cellulare.
Era strano, vedevo l'entusiasmo in faccia delle ragazze quando si parlava della casa in spiaggia, perché allungare di più la partenza.

"Perché vengono dopo di noi?"
Chiesi incuriosito

"Perché Ally il venerdì è occupata e le ragazze hanno deciso di aspettarla"
Mi diede una risposta mio cugino.

Avrei voluto fare altre cento domande su Ally, ma mi trattenni, ed era meglio così

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Hello friends❤!
Ecco il capitolo dedicato solo a Kevin.
Nei prossimi capitoli ci saranno meno pov di lui ma più pov di Ally e forse anche altri. Lasciate una ⭐.

Much love❣

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