36. date

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-POV ALLY-

Il telefono iniziò a squillare, il nome di Mett compariva sulla schermata del mio cellulare.

<pronto>
Dissi appena accettai la chiamata

<ciao, sono giù, ti aspetto>

<okay>
Riattaccai.
Mi alzai subito dal letto nello stesso momento di Ashley. Presi la borsa nera di pelle dove misi all'interno il cellulare e delle banconote.

"Buon appuntamento amore"
Mi disse dandomi un bacio
"Mi raccomando voglio tutti i dettagli dopo"

"D'accordo, ciao"
Scesi giù le scale, il soggiorno era vuoto e pure la cucina, poi sentì le loro risate e urla provenire da fuori il terrazzo. Cera con loro anche Jacob.
Mi senti un po più sollevata sapendo che non avrebbero notato la mia uscita, e soprattutto non avrei visto Kevin.
Uscì di casa e vidi subito la macchina di Mett dove al suo interno c'era lui con un sorriso splendente e i suoi occhi azzurri bellissimi.
Salì in macchina, Mett aveva una camicia grigia e un paio di jeans chiari.

"Ciao"
Dissi appena chiuso la porta della macchina.
Diedi un bacio sulla guancia

"Ciao"
Mi salutò mentre metteva in moto la macchina e partì
"Allora, come stai?"

"Bene, tu?"

"Bene dai"

"Dove andiamo?"
Non mi rispose, fece un sorriso e ritornò a guardare la strada.

***

Dopo mezzora di strada a parlare delle nostre vite e del più e del meno, si fermò nel parcheggio davanti a un ristorante.
Spense l'auto scese giù e fece il giro per venire dalla mia parte e aprire la porta. Scesi anch'io dalla macchina, lo ringraziai con un sorriso per poi riportare il mio sguardo davanti al ristorante davanti a me. Sembra costoso, molto costoso. Ci sono delle scale di marmo chiaro che portano davanti alla grande porta di vetro che viene aperta da due uomini.

"Andiamo?"
Mi chiese avvicinando il suo braccio a me

"Si"
Circondai il suo braccio e ci dirigemmo verso il lussuoso ristorante.
Le porte si aprirono grazie ad un uomo che ci sorrise appena entrammo.
Più in avanti trovammo un signore, anche lui vestito molto elegante come tutti in questo posto, davanti a lui si presentava un tavolo alto di legno che non prendeva tanto spazio però, con sopra posizionata un computer.

"Buona sera, avete prenotato un tavolo?"
Chiese il signore

"Si, un tavolo per due a nome di Methew Blaeck"

"Ah il signor Bleack, siamo felici di rivederla"
Il signore posizionò di nuovo lo sguardo su Mett facendo una faccia entusiasta dopo averlo riconosciuto.
Non pensavo che Mett conosca posti così, a me non sono mai piaciuti posti troppo lussuosi, forse perché non ci sono abituata siccome ero sempre abituata a mangiare in fast food o in giro per la città.
"Lei è la sua fidanzata?"
Chiese il signore
Dal modo in cui parla con Mett capisco che hanno molta confidenza il ciò vuol dire che si conoscono da molto tempo.

"Si proprio così"
Rispose Mett girandosi da me facendo un sorriso stupendo.
Mi fece arrossire, non avevamo ancora detto che quello che ci legava era certo, nemmeno io ci avevo pensato per esserne certa, ma lui non fa altro che migliorare tutto.

"Meraviglioso...prego seguitemi da questa parte"
Disse il signore iniziando a camminare.
Lo seguiamo da dietro, mi guardai intorno, le pareti erano colorate di bianco con delle fasce d'orate. I tavoli sono rettangolari e di vetro mentre le sedie sembrano comode essendo alte e morbide, queste sono di color grigio, alzai di poco il capo verso il soffitto, le lampadine erano appese e attaccate al soffitto, sono tante per questo garantivano alla sala una luce ottima.
Si fermò in un tavolo vuoto con due sedie già apparecchiato con due menu suoi piatti.

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