26. nuove emozioni

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-POV ALLY-

Arrivammo a casa dopo quel tragitto insopportabile con lui.
Lo vedevo arrabbiato, stringeva le mani sul volante e le sue nocche divennero bianche, ma non capisco il motivo per cui si arrabbia, è lui che mi ha portata, poteva anche lasciarmi andare con Mett, ma invece ha deciso di rapirmi un'altra volta, e io come una stupida lo lasciato fare.

Idiota Ally sei una stupida idiota

Lo odiavo, lo odio. È insopportabile è...è uno...uno stronzo coglione senza cervello.
Poteva andare peggio di così, e ora che dico a Mett? Che cosa mi invento?
Ma la domanda che più mi tormenta era perché faceva così? Perché una volta fa lo stronzo con me e un'altra fa il protettivo.

Odioso odioso odioso!
Stronzo!

Insultarlo nella mia mente era un po di aiuto, ma vorrei tanto urlare quelle parole in faccia a quello stronzo e riempire la sua faccia di schiaffi.

Aprì la porta di casa con delle chiavi che erano nascoste dentro a un vasetto di ceramica.
Entrai lasciandolo indietro che chiudeva la porta, mi tolsi subito i tacchi, non ce la facevo a tenere quella tortura sotto ai piedi.
Ma l'ira che avevo ancora dentro non mi fece salire e andare in camera mia per poi affogare nelle mie stesse lacrime, volevo dargliene quattro a quella specie di...di...coglione senza cervello.

"Tu!"
Gli puntati il dito contro
"Tu...tu sei uno...uno"
Non mi venivano le parole, avevo una marea di insulti in testa ma dalla mia bocca non usciva nulla, come se avessi perso del tutto il modo di parlare

"Bellissimo lo so lo so"
E continua ancora?!
Non potevo crederci, non volevo crederci.
Era un ragazzo insopportabile da avere tra i piedi, mi sono stancata dei suoi atteggiamenti.
Mi trovai più vicina a lui e non sono riuscita a trattenere la mia rabbia più di così, la mia mano si alzò pronta a mirare sulla sua faccia. Dopo quel suono dello schiaffo vidi che gli lasciai il segno delle mie dita e ciò mi soddisfa parecchio.

"Perché fai sempre così? Ogni dannata volta fai così! Fai lo stronzo e poi sei simpatico, ma solo nei miei confronti lo fai. E in più ti intrometto nella mia vita!"
Ora mi accorgo che non sono arrabbiata ma sono...ferita.
Le lacrime volevano uscire dai miei occhi ma cercai di non farli uscire con tutte le mie forze.
Sarei crollata nel pavimento piangendo ma così gli avrei fatto capire che ero debole, ma non voglio che lui, soprattutto lui mi veda così.
La sua espressione era ancora sorpresa da quello schiaffo, strinse la mascella ancora un'altra volta prima di aprire bocca e parlare.

"Senti io ti ho fatto un favore ok?!"
Mi disse
"Sai in quanti avrebbero approfittato del tuo stato solo per"
Si inzitti subito

"Scoparmi?! Lo so, ma Mett non è così"

"Ne sei sicura? Chi lo dice? Tu? Che lo conosci da pochissimi giorni"

"Si ne sono più che sicura!"
Si voltò dall'altra parte facendo girare gli occhi al cielo e si incamminò verso la cucina.
Non avevo ancora finito, lo segui da dietro.
Lo vidi aprire tranquillamente il frigorifero e bere del succo di frutta come se niente fosse successo.

"E poi te come fai a sempre che mi farà del male?!"
Non ricevetti risposta
Uscì dalla cucina e andò verso le scale.
E io non avevo ancora finito, lo seguì.
Si fermò sul primo gradino e si girò di fronte a me
"E un'altra cosa, io non ti ho chiesto nessun favore o aiuto. Quindi potevi anche lasciarmi lì, a divertirmi invece di stare con uno come te! E tu potevi tranquillamente andare a scoparti quell'oca!"

"Divertirti certo"
Disse sotto ad un ghigno.
Gli vorrei staccare qui denti perfetti dalla bocca così smette di fare quel sorrisetto

"Si, divertirmi con il mio ragazzo!"
Dissi urlando
Lui si irrigidì, vedevo la sua mascella stringersi e mi passò per il pensiero che tra poco i suoi denti potrebbero rompersi, strinse anche i pugni.
Scese da quel gradino che ci divideva e si mise davanti a me.
Mi appoggiai al muro, ero lì di nuovo in trappola, incatenata dal suo sguardo.
Mi voltai verso le sue mani erano sempre più strette, le nocche erano diventate bianche e in quel momento mi spaventava, avevo...paura.
Il suo occhi parlavano da soli, provava rabbia, molta rabbia e anche il modo in cui respira me lo fece capire.

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