38. giro in barca

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-POV ALLY-

Dopo aver mangiato, ci siamo recati verso il banco per pagare. Non avevo portato con me la carta di credito ma solo banconote siccome pensavo che saremmo andati a mangiare in un solito e classico posto dove vendono pizze o hamburger, ma poi mi sono ritrovata in una ristorante lussuoso a cinque stelle.
Tirai fuori le uniche banconote che avevo e lo porsi a Mett in imbarazzo.

"Non ti preoccupare, voglio pagare io"
Mi disse facendomi un sorriso.
Sono sicura che il mio viso è diventato rosso, rimisi in fretta le banconote in borsa e girai con gli occhi intorno a me con la speranza che nessuno mi abbia vista.
Mi sentivo una diversa da tutte le altre persone qui presenti, mi sento troppo piccola in mezzo a tutti questi ricconi. Non sapevo che Mett avesse così tanta classe e soprattutto così tante conoscenze con persone famose come il signor Amstrong.

"Grazie"

Appena usciti dal ristorante ci siamo recati in macchina.
Mise in moto, vidi l'ora si erano fatte le 10:37 di sera.
"Ora andiamo in un posto e sono più che sicuro che ti piacerà"
Disse mentre faceva dietro marcia per uscire dal parcheggio

"Dov'è questo posto?"
Non rispose, mi sorrise malizioso un'altra volta.
"Non dirmi che andiamo sulla barca?"
Forse dovevo evitare di chiederlo, ma non sono riuscita a fermare il mio entusiasmo.

"Sei una strega per caso, come hai fatto a capirlo?"
Iniziai a sorridere.

"Non ti accontento di una risposta ma ti avverto solamente, stai attento magari posso farti un incantesimo"
Lo feci ridere.

Dopo una ventina di minuti di strada a parlare e ridere si fermò nello stesso parcheggio della spiaggia dell'altra volta.
Scesi dalla macchina, allungò la sua mano verso di me e io la strinsi per poi scendere giù per arrivare davanti alla barca.
Si guardò in torno alla ricerca del signore dell'altra volta di cui mi sono già dimenticata il nome.
Dal suo sorriso capì che lo ha visto, lo salutò con la mano, sciolse la presa della mia mano per poi andare verso il signore che li porse le chiavi della barca, il signore si girò verso di me, mi sorrise e mi salutò con un cenno della mano.

Dopo alcuni minuti Mett tornò e con un salto si trovò sulla barca, mi diede una mano per salire su di essa. Sciolse il nodo della grande corda che teneva la barca poi tornò davanti alla parte di guida e infilò la chiave per poi partire.

Approfittai di questo momento per rilassarmi, calmare i miei pensieri, il mio corpo, il mio cuore che è dall'inizio della serata che non fa altro che battere in modo veloce.
Con Mett è diverso, sembra che vada tutto secondo inpiani, mi fa senitre bene, mi fa senitre amata, voluta e soddisfatta. Forse mi sta veramente salvando da Kevin, perché si forse ora vorrei essere salvata, vorrei essere salvata da quell'amore che pensavo ci fosse ma ora che ci penso forse non c'è mai stato, forse era solo una mia immaginazione, forse è questo il mio vero amore...
Mett è un bellissimo ragazzo, sia dentro che fuori, è fantastico, intelligente, gentile, premuroso, amorevole e tanto altro.

"Allora, come ti sembra questa parte della spiaggia?"
Mi chiese

"Bellissima, mi piace tanto"

"E come ti sembrano i giri in barca?"
Mi chiese facendo un sorriso.
So benissimo che si aspetta una risposta positiva e che lo faccia sentire affascinante ai miei occhi ma non glielo permetto

"Beh, c'è di meglio"

"Ah sì? Di meglio?! E questo cosa sarebbe?"

"Se devo dare un voto da 0 a 10, direi un 6 dai...si un 6"

"Un SEI?!"
Tolse la mano dal volante e questo mi fece allarmare, anche se non so per quale motivo, eravamo in barca e saremo galleggiati lo stesso.

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