13. Florida

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-POV SARA-

Avevo le valige pronte, mamma si sta ancora sistemando per accompagnarmi all'aeroporto. Lei è papà non hanno mai avuto un legame, o comuqnue qualcosa che li faccia sentire bene quando sono insieme, da quando ho iniziato ad avere memoria litigavano sempre, ed era meglio se ognuno di loro prendeva la propria strada.
Io e mamma ci siamo trasferiti qui quando avevo undici anni, stavo iniziando a cambiare, sia mentalmente sia fisicamente, odiavo il mio corpo, e odiavo mia madre, era sempre rigida e si lamentava quasi tutto il giorno, ma le voglio bene, alla fine è stata lei a portarmi in vita e a tenermi quando mio padre non ha voluto perché pensa che io sia di peso, o almeno così diceva mia madre.

"Tesoro andiamo!"
La voce di mia madre si sentì forte e chiaro fino in camera mia
Presi la mia valigia e scesi giù, diedi un ultimo saluto al mio cane Billy e mi dirigiai alla macchina.

"Hai preso tutto?"

"Si mamma non ti preoccupare"

Dopo quel viaggio silenzioso verso l'aeroporto, arrivammo finalmente a destinazione.
Scesi giù a prendere le valige e mia madre fece lo stesso per aiutarmi

"Mi raccomando tesoro, lascia sempre il cellulare acceso così ti posso chiamare, appena scendi chiamami, e stai tranquilla okay?"
Mi accarezzò la guancia dandomi una sensazione di tranquillità e di amore

"Va bene mamma, ti voglio bene"
La abbracciai dandole dei baci su entrambe le guance

"Anch'io piccola mia"
Cercò di tirare indietro le lacrime ma capivo dalla voce che si stava rompendo che vorrebbe piangere tra le mie braccia. Ha sempre odiato la mia separazione da lei, se non ci fossi io mia madre starebbe impazzendo
"Ora vai, se no farai ritardo. Ciao"
Si staccò pulendo l'unica goccia di lacrima riuscita a scappare dai suoi occhi

"Ciao mamma, stammi bene"
La salutai a mia volta
Presi le mie valigie e entrai nel grande aeroporto.

Dopo aver passato tutti i controlli mi sistemai nel mio posto dell'aereo.
Mancavano cinque minuti alla partenza, presi il cellulare prima di doverlo spegnere e messaggi da parte dei miei amici comparvero sulla schermata

'Ally: buon viaggio tesoro, scrivimi appena atterri❤'

'Ashley: ti voglio bene cucciola, fammi sapere quando arrivi'

'Nate: buon viaggio compagnia di birra😁, chiama quando arrivi'

E poi c'era quello di Tayler

'Taeyler❤: ciao amore, stai tranquilla vedrai che andrà tutto bene, chiamami quando atterri, ti amo❤'

Quanto sono fortunata ad avere queste persone nella mia vita?
Avrei voluto tanto abbracciarli uno ad uno se fosse stato possibile.
Avevo davvero tanta voglia di andare con loro alla casa in spiaggia, ma la mia decisione era stata presa, mio padre aveva bisogno di qualcuno accanto essendo da sola in Florida, e gli avevo promesso che sarei venuta da lui qualche volta, e questa era una buona volta, non vorrei che morisse  solo l'idea di vivere senza una persona nella mia vita da poter chiamare 'papà' mi faceva venire il mal di stomaco. Anche se a volte mi dava fastidio il fatto che non mi abbia voluta, ma una parte di me non credeva a quelle parole dette da mia madre, perché so che mio padre mi vuole bene.

L'aereo iniziò a muoversi, stringevo le mani sulla cintura, odio andare sull'aereo, mi ha sempre spaventato.
Quando eravamo finalmente sopra mi tranquillizzai, il mio posto era vicino al finestrino il ciò mi rendeva felice perché avevo una buona vista per il bellissimo panorama che ho davanti. Le nuvole bianche come il latte si estendevano su tutto il cielo, sembrano come zucchero filato, morbido di cui hai tanta voglia di toccare con le mani, il colore del cielo era di un azzurro acceso. Ho sempre preferito viaggiare di notte e non a quest'ora, nel buio potevo vedere le luci, e qualche altro aereo viaggiare accanto a noi.

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