{Baby, i love you} Parte uno.

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Una fortissima emicrania.
Mi svegliai, aprii gli occhi e mi assalì un fortissimo mal di testa.

"Ma dove sono e che ore sono?" Mugolai mezza assonnata. I miei ultimi ricordi risalivano alla sera precedente, poco prima che tutti noi iniziassimo a bere; da lì in poi, il buio più totale.

Non ricordavo nulla.
Cosa era successo?
Come avevo trascorso tutto il resto della serata?
Soprattutto, come ci ero ritornata a casa?
Sì, avevo almeno capito dove mi trovavo. Ero nel mio letto, nel letto di casa mia.
Come ci ero finita però, restava un grandissimo mistero.

Le finestre della mia camera erano chiuse, non vi entrava un filo di luce.
Non saprei dire se fosse un segno che Cara non era arrivata, oppure mi ero svegliata nel cuore della notte.

Ero totalmente disorientata.
Tolsi via con una mano il lenzuolo che copriva il mio corpo e notai che ero vestita, ancora, come la sera precedente.

"Quanto sei caduta in basso, ragazza mia..." Mugolai sempre tra me e me, portandomi una mano sulla fronte. Decisi che quello era il momento, se pur faticosamente, di alzarmi dal letto. Mi misi seduta, seduta sul letto, cercando di capire cosa fosse successo e soprattutto come mi ritrovavo a casa.

"Giuro che non berrò neanche più un goccio di Champagne in tutta la mia vita!" Esclamai tra me e me, guardandomi intorno. Cercavo, in quel momento, invano, il mio cellulare. Figurarsi se potessi sapere dove stava. Ma, chi mi aveva riaccompagnata a casa, aveva curato anche di posare la mia pochette sul comodino accanto al mio letto. Allungai la mano per riprenderla, portando la pochette verso di me. Mi sdraiai nuovamente, curandomi di riprendere prima il mio cellulare. Una volta estratto dalla borsa, lo portai verso il mio sguardo, notando, sia l'orario che un messaggio ricevuto solo poche ore prima del mio risveglio.

Erano le undici del mattino, era tardissimo. Non mi ero per nulla svegliata nel cuore della notte, ero solo confusa e disorientata. Una volta sbloccato il mio cellulare, esso, in automatico entrò sull'ultima chat lasciata aperta; la chat con Zayn risalente alla sera precedente.

Da quando avevo inviato l'ultimo messaggio a Zayn, non avevo più usato il cellulare e, dopo il mio ultimo messaggio inviatogli, notai che neanche ci fu una risposta. Zayn, dopo il mio ultimo messaggio, smise di rispondermi.

In realtà non era preciso dire di non aver avuto una risposta. Sulla chat vi era la notifica di un "messaggio eliminato", quindi, mi aveva risposto oppure no? Cioè, già di mio non ci capivo nulla quella mattina, poi ci si metteva anche lui e il mio cervello poteva andarsene volentieri a fare un giro a quel paese.

Sospirai da sola rumorosamente.
Cercai con tutta me stessa di non amareggiarmi, non mi soffermai più di tanto. Digitando sulle notifiche, premetti, uscendo dalla chat di Zayn, su quel messaggio ricevuto poche ore prima.

By Frank:

Weef mon riescp ad amdare al Daddu's bre. Deui amfarbi tu, sono anora ubriaco e dono com Jen. Ti coglio beme *emoji con una decina di cuori e una cacca*

"Che cazzo hai scritto, Frank?" Parlai da sola, leggendo in modo del tutto confusionario quel messaggio ricevuto da Frank. Iniziai a decifrarlo. Aveva scritto che era ubriaco e non ci voleva lui a dirmelo, lo avevo già capito. Aveva scritto che era con Jen, anche questo era chiaro. Poi? Che altro aveva scritto? Dovevo andare ad intuizione e prima di alzarmi dal letto, gli digitai una risposta.

To Frank:

Da domani, scappo in Madagascar!! xxx

Gli digitai questa risposta e gliela inviai.
Sicuramente, sia Frank che Jen, erano a quell'ora, anche se tarda mattinata, tra le braccia di Morfeo, così, come sicuramente anche Harry. Hazz, mi ricordavo qualcosa di lui. Ricordavo che aveva bevuto troppo, quindi, prima delle quattro del pomeriggio, non avrei avuto sue notizie. Prima di alzarmi dal letto, decisi di inviare però un messaggio anche ad Hazz. Uscii dalla chat di Frank, entrando su quella di Harry. Solo in quel momento notai che Hazz aveva cambiato la sua immagine profilo di Whatsapp. L'ultima che aveva, risalente a molti giorni prima, era una in cui baciava Louis dolcemente. Ora l'aveva cambiata. Aveva una foto di me e di lui, sorridenti al Luna Park. Sorrisi un po' nel guardare quella foto, non sapevo neanche l'esistenza di essa, anche se, nello stesso momento, senza volerlo, ripensai a Lou...

Call me Daddy 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora