{I hate you!} Parte due.

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"Harry?" Urlai.
Urlai in un modo così squillante che feci voltare verso di me, non solo tutti i clienti seduti ai tavolini, ma, lo stesso Zayn portò subito l'attenzione verso di me.

Non mi curai di quegli sguardi, non mi curai di raccogliere le mie cose sul divanetto, quasi corsi verso quella macchina.

"Cosa è successo?" Urlai con lo stesso tono, rivolgendomi a Zayn. Dimenticando, in quel momento, chi era per me quell'uomo. Ero solo preoccupata nel vedere Harry. Harry, che, come se fosse la cosa più normale di questo mondo, dormiva nella macchina di Zayn.

"Cerca di calmarti e di non urlare!" Esclamò in risposta lui, avvicinandosi sin da subito a me. A me, che ero corsa vicino alla sua macchina, andando verso il lato della portiera, dove c'era Hazz.

"Come posso calmarmi? Lo sto chiamando da stamattina, e lui?
Cosa ci fa con te?" Urlai sempre verso Zayn, indietreggiando di qualche passo per non farlo avvicinare a me. Lui fece gesto con le mani di stare calma, e, per un attimo portò il suo sguardo verso i miei occhi. Distolsi sin da subito lo sguardo, aprendo in modo brusco la portiera della macchina. "Harry? Harry? Hazz?" Iniziai a chiamare il mio migliore amico ripetute volte, mettendo una mano sulla sua spalla per scuoterlo e per farlo svegliare, ma, Harry non si svegliò. "Harry!" Urlai ancora di più per farmi sentire, prima di avvertire una stretta al mio polso, che, con forza mi allontanò da Harry. Ero solo preoccupata in quel momento, non sapevo cosa fare. "Lasciami subito!" Esclamai sempre urlando verso Zayn. Zayn che, dopo le mie parole non lasciò per nulla la presa. "Ti ho detto di stare calma!" Quasi urlò ora lui verso di me, cercando, forse, di farmi essere più ragionevole. "Harry è solo ubriaco..." Continuò lui, calmando il tono. "Co-cosa vuol dire è solo ubriaco?" Stupidamente chiesi io, calmando in quel mondo anch'io il tono, e, calando lo sguardo verso la sua mano che ancora stringeva il mio polso. "Vuol dire che è ubriaco!" Rispose lui in modo ovvio. Capii subito dopo la sua risposta che, con quei miei atteggiamenti, non avrei concluso nulla. Tentai interiormente di calmarmi, per quanto potesse essere possibile e, tirai un sospiro rumoroso, chiudendo gli occhi, ma, nel riaprirli, il mio sguardo incrociò quello di Zayn.
Una calma apparente che fece incrociare i nostri sguardi per qualche istante, istanti che mi tolsero il respiro, istanti prima di farmi ritornare alla realtà. "Se ti sei calmata, posso spiegarti tutto..." Parlò d'un tratto Zayn, togliendo, solo in quel momento, la presa dal mio polso. Non gli aggiunsi risposta, riportai, subito dopo, il mio sguardo preoccupato su Harry.

Cosa lo aveva spinto...?
Cosa era successo...?

"Quando ieri sera sei andata via da me..." Parlò con tono basso Zayn, facendomi di nuovo sentire il cuore che batteva all'impazzata, ma non lo guardai, non riportai lo sguardo su di lui. Guardavo Harry, anche se tutto di me, stava pensando a Zayn. "Sono andato via anch'io da quella festa..." Continuò, facendo qualche passo verso di me. Involontariamente indietreggiai, non permettendo minimamente che sparisse la distanza tra noi due. Lui si fermò sul posto, sospirando ora lui rumorosamente. "Sono sceso dallo Yacht e sono andato verso il parcheggio dove avevo lasciato la mia macchina..." Sempre senza fermarsi continuò a parlarmi. "Lì, ho trovato il tuo amico rannicchiato vicino alla sua macchina, con una bottiglia di champagne tra le mani e..." Si prese solo in quel momento una pausa dal parlare, poiché solo in quel momento spostai la mia attenzione da Harry per riportarla su di lui. Il tutto mi stava confondendo. "...Ed era in lacrime!" Zayn mi continuò. In quell'istante che sentii quelle parole dalla sua bocca, quasi mi prese un colpo. Continuavo a non capirci nulla.
Guardai verso lui, per poi voltarmi di nuovo verso Harry.

Ero diventata un pezzo di ghiaccio, non capivo. Era tutto strano, io non sapevo nulla di cosa fosse accaduto ad Harry. Non sapevo neanche se credere alle parole di Zayn. Pensavo che se fosse successo qualcosa, Harry me lo avrebbe detto, ma perché era in quello stato, io ancora non lo capivo.

Call me Daddy 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora