{Stay with me...} Parte due.

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Perrie mi ghiacciò con il suo sguardo, con quegli occhi color blu agghiacciante, più che altro. Occhi che io, perfettamente ricordavo. Non avevo mai dimenticato lo sguardo di Perrie, da quando l'avevo conosciuta ad oggi, ricordavo perfettamente anche ogni suo lineamento di viso.

Sentii come un blocco alle parole, un blocco alla gola, dovuto alla sua presenza davanti a me. Mi sentii così piccola davanti a lei, che non ebbi il coraggio di aggiungerle una parola, anche se lei aveva già detto chiaramente quello che inspiegabilmente, o forse, era venuta a conoscenza.

Ero davanti ad un punto di non ritorno.
Dovevo affrontarla io, invece che Zayn.
Dovevo dirle la verità, che amavo suo marito, oppure no? Avevo scelta?

"Perrie..." Con voce strozzata mi uscii il suo nome, come una cogliona intimidita dalla sua presenza. In quel momento, avevo così tanti sensi di colpa nei suoi confronti che avrebbe potuto dirmi le peggiori cose, io non sarei stata comunque in grado di reagire.

Pensavo a milioni di cose da dirle, ma contrariamente a ciò che volevo, le parole mi si bloccarono in gola.

"Perrie? Solo questo dai dirmi? Squallida ragazzina!" Con rabbia, Perrie mi parlò. Mi aggiunse queste parole, ringhiandomi in faccia, come se fossi la persona che più odiasse al mondo.

Va bene, aveva ragione.
Aveva tutte le ragioni del mondo ed io non potevo aggiungerle nulla.

La donna, con fare di odio nei miei confronti, non appena mi aggiunse quelle parole, si avvicinò a me, tirandomi uno schiaffo in pieno viso.

Uno schiaffo che fece voltare di poco il mio viso, facendomi portare una mano sulla guancia, subito dopo, per poi guardarla, ma sempre senza aggiungere nulla...

Credevo di meritarmi anche quello.
Credevo di essere realmente una squallida ragazzina in quel momento. Una ragazzina che aveva rovinato la sua famiglia.

Qualsiasi cosa le avrei aggiunto, non sarebbe servito a farmi sentire una bella persona. Mi sentivo l'esatto opposto in quel momento e, anche se non era il posto adatto, il mio locale, ero come pronta a prendermi tutti gli insulti.

Non lo stavo facendo per Zayn, lo stavo facendo per me stessa. Infondo, avevo sempre immaginato che prima o poi sarebbe accaduto. Era sempre stato un pensiero il mio, un pensiero che mi torturava da anni. Perrie era presente nella vita dell'uomo che amavo. Lei aveva una famiglia con l'uomo di cui mi ero stupidamente innamorata, aveva, secondo il mio senso di colpa, tutte le ragioni del mondo per farmi sentire una schifezza.

"Mi-mi dispiace..." Furono le parole che mi vennero da aggiungerle dopo quello schiaffo ricevuto. Lei, sempre con lo stesso sguardo pieno di rabbia, mi guardò, sorridendo nervosamente dopo le mie parole. "Vediamo, per cosa ti dispiace? Per esserti scopata un uomo sposato? Per esserti scopata un padre di famiglia? Per cosa? Dimmi!" Ancora una volta mi ringhiò in pieno viso, urlando con rabbia nei miei confronti. Avevo il timore che alcuni clienti e dipendenti stessero ascoltando ciò che Perrie mi stava dicendo, per questo mi guardai intorno dopo le sue parole, tenendo sempre la mano sulla guancia.

Il ragazzo che lavorava dietro al bancone, aveva ascoltato tutto, anche se si voltò frettolosamente non appena mi guardai intorno.

Avrei desiderato di sparire in quel momento, di sparire dalla vista di tutti. Non sapevo neanche cosa rispondere a Perrie, ma il senso di colpa continuava a divorarmi viva.

Call me Daddy 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora