{Nice to meet u}

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numero non conosciuto:
"Un prezioso diamante, solo per augurarti buon compleanno."

~Messaggio eliminato~

"Cara?Cara?Cara?CARA!" chiamai ripetute volte la donna, prima di urlare il suo nome.
"Ma dove sei finita?" continuai imperterrita ad urlare. Avevo terminato il mio bagno di un'ora o poco più. Ero appena uscita dal bagno quando poco dopo mi ero avviata  in camera mia con il corpo coperto solo dal mio asciugamano. Avevo lasciato dietro di me la scia di acqua che cadeva dal mio corpo ancora bagnato. Cara avrebbe ripulito per me.

"Sono al lavoro, ti prego, datti una sistemata, la mia Signora ha detto di farti trovare nel suo locale!" Sentii bisbigliare dietro la porta della camera, prima di intravedere la sagoma di Cara.
Quella donna oggi era del tutto assente.
Preferivo però farmi i fatti miei.

"Cara? Hai risposto ai miei messaggi di auguri?" Le parlai, fingendo di non aver sentito nulla. "Sì! Signorina Venere ho risposto a tutti come mi aveva chiesto. Messaggi interminabili di auguri. Anche il direttore di Vogue le ha mandato gli auguri!" Mi esclamò sorridendo, entrando in camera, fingendo di sistemare i pacchi regalo nella mia camera.
Mentre Cara mi parlava avevo iniziato ad asciugare il mio corpo, facendo in seguito scivolare via l'asciugamano, sorridendo però alle parole della donna. Il direttore dell'azienda di Vogue era un cliente abituale del "Daddy's bar", e molte volte aveva mostrato il suo interesse per me, sbavando ogni volta che mi vedeva semplicemente camminare nel locale.
Non ero minimamente interessata a lui, mi lusingavano però le carinerie degli uomini importanti nel mondo degli affari.

"Lo hai risposto carinamente?" le chiesi poco dopo, mentre infilavo il mio vestitino poco coprente di un bellissimo rosa cipria. "Oh sì!" esclamò la donna, avvicinandosi subito a me per tirare su la lampo del vestitino dietro la schiena. "Le sta divinamente!" aggiunse poco dopo, guardando il vestitino che aderiva sul mio corpo. "Grazie mille, Cara!" Sorrisi un po' imbarazzata, mostrandomi sempre però fiera di me. "Infine, solo un numero-" la donna cercò di aggiungermi prima che venne interrotta dal campanello della porta.
"Deve essere Louis!" Esclamai subito, non dando più importanza a quello che Cara mi stava aggiungendo.

Louis di mattina presto a casa mia?
Beh, Lou, il fidanzato del mio migliore amico, altro non era che anche il mio curatore d'immagine.
Lasciavo il trucco e i capelli nelle sue mani e magicamente mi trasformava in una modella pronta per la passerella.

"Corro a vedere!" esclamò la donna, recandosi nel salone ove vi era la porta d'ingresso.

"Louis! Ben arrivato!" la voce di Cara gli diede il benvenuto, mentre io dopo quelle parole, lasciai perdere lo specchio dove mi stavo ammirando e corsi da loro due in salone.

"LouLou!" esclamai come una bambina, andando verso di lui per poi stringerlo in un abbraccio. "Ciao piccolina mia!" mi rispose subito lui dolcemente, abbracciandomi. Si voltò anche verso Cara per salutarla con un sorriso.

"Mi sei mancato tantissimo!" continuai a stringerlo a me, quasi soffocandolo.
Lui sorrise alle mie parole e mi strinse forte sul suo petto.

Vorrei ora tralasciare le smancerie che mi prendevano ogni volta che vedevo il fidanzato del mio migliore amico.

Si era decisamente capito che amavo entrambi.

Iniziai a perdermi nei preparativi e nelle chiacchiere, togliendomi però dalla testa di far vedere il mio anello a Louis. Quell'anello che, ancora ero convinta, fosse un regalo di Harry.

Call me Daddy 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora