2. St. Francis Downtown

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Clare.

"Benvenuta signorina Molina, è un piacere averla con noi"

Una signora bionda un po' bassina e molto cordiale mi strinse la mano. Subito di lei una serie di infermieri la imitarono, accogliendomi come se fossi il presidente degli Stati Uniti. Tutta quella accoglienza non mi dispiacque ma mi fece sentire in imbarazzo.

"Signorina Molina, sono molto lieto di averla nel nostro team" Un signore con la barba grigia e brizzolata mi strinse la mano per ultimo e mi indicò di seguirlo "Io sono il dottor Grayson, Mark Grayson, e sono il primario ortopedico dell'ospedale"

"Lei si occupa di tutti i ragazzi?" Gli chiesi cercando di non pensare all'odore di alcool appena entrata nel corridoio principale.

"Esattamente. Io coordino i miei colleghi e ogni decisione viene presa assieme" Si fermò davanti a una porta con su scritto: Luke Sanchez - Fisioterapista.
"Questo è lo studio del nostro fisioterapista, si fa chiamare soltanto Luke. È il più in gamba di tutto il Carolina"

"Non entriamo?" La voce di Arya dietro di me mi fece sussultare. Ma quando era arrivata?

"Arya, che bello rivederti!" Il dottor Grayson accolse Arya in un abbraccio.

"Te lo avevo detto che ci saremmo rivisti" La mia amica ridacchiò ricambiando l'abbraccio "Luke è in palestra?"

Perché conosceva sempre tutti?

"O in palestra o in piscina" Il dottore tornò a concentrarsi su di me e ricominciammo a camminare nel corridoio lunghissimo.

Lessi su una porta il nome del dottor Hamilton, il neurologo che seguiva i ragazzi del centro d'accoglienza. Non sapevo lavorasse anche in ospedale.

Il dottor Grayson mi portò a visitare persino i bagni del personale ospedaliero. Tutto fottutamente tecnologico e di ultima generazione. Sperai non mi scappasse mai la pipì perché non avrei saputo come tirare lo sciacquone.

"Te l'avevo detto che non era un semplice ospedale con camici e siringhe, è un figata" Mi sussurró Arya all'orecchio.

Non ebbe tutti i torti.

Mi venne consegnata una chiavetta elettronica per entrare ed uscire dal reparto, separato dal resto dell'ospedale.

"In questa porta c'è l'entrata agli spogliatoi della piscina" Disse Mark, indicandomi una porta dai vetri oscurati "Da quí si accede agli spogliatoi che conducono direttamente alla piscina interna"

"Ce n'è anche una esterna?" Chiesi.

"Certo" Il dottore indicò una serie di appartamenti in un unico stabile, con il mattonato identico a quello dell'ospedale "Quello è il residence dove vivono i bambini del reparto ortopedia. Avrà letto le loro schede, sono tutti ragazzi fantastici ma con tante difficoltà..."

"Vivono tutti insieme?" Avevo una marea di domande da fargli ma quella fu l'unica che mi venne in mente in quel momento.

A rispondermi fu Arya "Sì, in un appartamento magnifico! Brook vive nell'appartamento a fianco e si occupa di loro da quando sono piccoli! Da quest'anno toccherà a te occupartene" Si guardò attorno "A proposito, dov'è Brook?"

"Chi è Brook?" Chiesi.

"Lo conoscerai, è stato il mio primo... Paziente" Il dottore si perse leggermente con lo sguardo, mi sembrò di vedere un pizzico di malinconia.

Guardai Arya che, dietro le spalle del dottor Grayson, mise le mani a forma di scodella.

Non la stavo capendo.

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