11.Sophia Loren

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Brook.

"Pensi che siano morti?"
"Ma che stai dicendo?"
"Perché si abbracciano?"
"Secondo me sono morti..."
"Smettila Matthew!"

Spalancai gli occhi "Ahi!" Un ceffone mi arrivò in pieno viso svegliandomi completamente. Vidi Matthew con la mano a mezz'aria e gli occhi sbarrati.

"Oh, scusami Brook, pensavo fossi morto!" Lo fulminai con lo sguardo.

"Ma che cosa succede?" Una voce assonnata accanto a me mi fece realizzare. Solo quando si spostò mi resi conto che il mio braccio era stato avvolto sopra al suo corpo fino a quel momento.

"Matthew ha pensato che foste morti e ha tirato uno schiaffo a Brook" Le raccontò Jasmine.

Ritrassi il braccio velocemente. Clare mi guardò con le guance arrossate e il mio amico là sotto si svegliò di nuovo.

Presi una coperta e mi ci avvolsi prima di salire sulla carrozzina "Ok non c'è bisogno che stiate tutti qui, e tu..." Indicai Matthew "Sei in punizione"

"Ma..."

"Mi hai tirato un ceffone!"

"Ma io pensavo che..."

"Ok, basta così" Clare si risvegliò da uno stato di trance in cui sembrò essere caduta "Andate subito a prepararvi"

I ragazzi non obiettarono ed entrarono nelle loro camera a testa bassa.

"Sei diventata più autoritaria di me" Le dissi.

"E tu hai una mano rossa stampata in faccia" Rise.

A quanto pare entrambi avevamo volutamente deciso di non commentare cosa era appena successo pochi minuti fa.

"Mi ha dato un ceffone fortissimo!"

Il dolce sentire la sua voce assonnata di prima mattina era stato più eccitante dello svegliarsi avvinghiati. Non ricordavo come eravamo finiti in quel modo ma era la prima notte, dopo mesi, che non avevo avuto crampi.

Quella constatazione mi spaventó e come al solito mi incazzai. Non sarebbe dovuto capitare, era ormai ovvio che Clare mi facesse uno strano effetto e non era giusto. Niente crampi, niente incubi, niente di niente, solo un sonno pesante e un corpo da abbracciare. Non potevo permettere di farmi piacere una ragazza, ne tanto meno Clare.

"Devo andare" Mi catapultai in casa e non mi guardai nemmeno indietro perché non volevo vedere la sua faccia.

Trovai Matt spaparanzato sul divano, con solo i boxer indosso, e di Arya nessuna traccia.

Non ebbi tempo per pensare, il mio cervello richiedeva un pesante allenamento. Ero incazzato, volevo solo allenarmi e sfogarmi fino allo sfinimento.

Clare.

Le mie cose del mese arrivarono ed io mi sentii tremendamente dolorante. Solitamente non provavo dolore ma negli ultimi mesi i crampi erano sempre più forti. Avrei dovuto prenotare una visita dal ginecologo, forse era arrivato il momento di ricominciare a prendere la pillola. Dopo essermi lasciata con Simone, immaginai non ce ne fosse più bisogno e così fu. Non amavo l'idea del sesso occasionale. La prima volta che feci l'amore fu con Simone, eravamo molto innamorati ed anche molto piccoli. Lui fu il mio primo amore e dopo di lui ebbi solo storie di breve durata. Quando ci lasciammo stetti molto male, anche perché stavano affrontando i miei problemi di salute e tanti altri pesanti fardelli che era meglio non ricordare. Eppure, buttando un occhio nel passato, avrei sicuramente rifatto le stesse cose allo stesso modo.

Ogni cosa insegna.

Mi guardai allo specchio sistemandomi la maglietta. Le mestruazioni mi rendevano insicura. Non avevo mai avuto problemi a guardarmi allo specchio, amavo io mio corpo. Non ero mai stata magrissima ma nemmeno grassa e mai me ne ero fatta un problema, nemmeno da adolescente. Il mio stereotipo di donna ideale era sempre stato quello di Sophia Loren, forse anche grazie a mia nonna. Lei mi ripeteva sempre che non bisognava essere magre per essere belle ed intelligenti. E come darle torto! Soprattutto per gli adolescenti seguire diete di ultima generazione e avere stereotipi impossibili da imitare può essere estremamente dannoso.

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