15. Testa di ruggine

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Clare

Trascorsi due giorni in solitaria. Pannocchia era rimasto a casa dei ragazzi e fui felice che almeno lui era rilassato. Arya aveva provato a contattarmi ma non volevo raccontare cos'era accaduto. In primis, la rabbia non mi era passata. In secondo luogo mi ero resa conto che negli ultimi mesi avevo annullato me stessa per gli altri. In un certo senso avrei dovuto ringraziare Brook per avermi fatto aprire gli occhi, allo stesso modo le sue parole erano state all'orlo dell'imperdonabile.

Passai due giorni di relax e di cura verso me stessa. Avevo provato le nuove maschere per il viso, mi ero comprata qualche capo nuovo e avevo leggermente spuntato i capelli. Avevo anche fatto una seduta con il mio psicoterapeuta omettendo l'episodio della sera precedente.

Il terzo giorno decisi che era ora di tornare a lavoro. Più mi avvicinavo al residence e più l'ansia cresceva. Feci dei respiri profondi e mi concentrai esclusivamente sul lavoro da svolgere.

Quando arrivai al residence iniziarono le prime discrepanze. L'appartamento dei bambini era in condizioni disastrose, loro stavano ancora dormendo e in casa non c'era nessuno che coprisse il turno. Mi appoggiai al tavolo respirando lentamente e provando a tornare ragionevole. Se Mark era ancora sotto osservazione e i volontari non erano di turno, mancava una sola persona alla lista che avrebbe dovuto coprirmi.

Andai in camera dei bambini svegliando uno per uno. Quello era il momento della giornata che preferivo in assoluto. A parte per Rob e Dylan, i primi dieci minuti della giornata erano dedicati alle coccole mattutine. Amavo coccolare quei corpicini ancora caldi di sonno e ascoltare i loro sogni o incubi, era un momento intimo. Nell'ultimo periodo anche i gemelli avevano preso la confidenza di raccontarmi qualcosa. Di solito si limitavano a dirmi se avessero dormito bene o male ma era già molto per due caratteri come loro.

"Mi sei mancata" Mi disse Lorely aggrappandosi forte al mio petto. Abbracciai tutti e tre i piccoli respirando il loro profumo che era mancato tanto anche a me.

"Anche voi, tantissimo" Sorrisi "Ma ditemi un po', Pannocchia è stato bravo?"

"Bravissimo!" Esclamò Matthew "Ha dormito con me"

"Bravo ometto" Gli scompigliai i capelli.

Pannocchia, anche lui ancora assonnato, venne a salutarmi non prima di essersi stiracchiato ogni singolo muscolo.

"Mi sei mancato tanto anche tu" Lo strinsi forte facendogli leccare tutto il mio viso.

"Perché non sei venuta?" Chiese Rob appoggiato alla porta. Aveva le braccia conserte, sembrava quasi offeso.

"Non sono stata molto bene" Ma lui non sembrò convinto "E tu come stai?"

"Bene" Alzò le spalle "Ma starò meglio in vacanza"

"In vacanza?" Aggrottai la fronte.

"Non te l'hanno detto? Partiamo in vacanza..."

Non avrei potuto dirgli che mi ero isolata dal resto del mondo quindi cercai di salvarmi in estremis.

"Ah, già!" Esclamai facendo la finta tonta.

Lui sembrò nuovamente confuso ma non disse niente, si chiuse in bagno e lo occupò per i successivi venti minuti. Nel frattempo che i bambini fecero colazione radunai tutta la biancheria sporca e provai a dare una rassettata alla casa. Diedi il latte ad Anne, la infilai nel marsupio e in venti minuti riuscii a far arrivare tutti a scuola senza nemmeno un minuto di ritardo. Lasciai Anne al nido e tornai al residence con l'intento di sistemare il disordine che si era accumulato negli ultimi giorni.

Il telefono mi segnaló l'arrivo di un messaggio.

Arya:
Riunione in sala comune.
Mi manchi.

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