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Aspetto che mi apra, trepidante.
Ho prenotato un volo all'ultimo minuto solo per venire da lui, rivedere il suo viso e cercare di farmi perdonare.
Probabilmente sono pazza, ma le persone fanno sempre cose pazze quando sono innamorate, no?
La porta si apre e mi ritrovo davanti Elif a torso nudo, con addosso solo un paio di pantaloncini.
Mio Dio, diventa sempre più bello e istintivamente lo squadro dalla testa ai piedi, mordendomi il labbro inferiore.
"Che ci fai qui?" Mi chiede, freddo.
"Sono qui per chiederti ancora scusa Eli, mi manchi" Sento i miei occhi farsi lucidi e lo guardo.
"Come hai fatto a trovarmi?" Continua a farmi domande.
"Emel mi ha dato l'indirizzo e mi ha detto che ti avrei trovato da solo, perché lei, tuo fratello e i tuoi sono dai tuoi zii" Deglutisco, non riesco a concentrarmi avendolo mezzo nudo davanti.
"Elif, ma dove sei?" Sento una voce femminile provenire da dentro casa.
Poco dopo gli si affianca una ragazza bionda, con indosso solo l'intimo.
Mi sento morire: è andato avanti, ha un'altra ora.
"Puoi andare, come vedi non sono solo" Il suo sguardo mi dà il colpo di grazia: credevo mi amasse ancora, ma nei suoi occhi non c'è più neanche un briciolo d'amore nei miei confronti.
"Mi dispiace averti disturbato" Deglutisco guardandoli vicini e me ne vado.
Prenoto una stanza in albergo all'ultimo, non potendo tornare subito a Napoli, e ci corro, poi mi chiudo lì dentro e scoppio in un pianto disperato.

This love is ours//Eljif ElmasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora