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Eljif

Mando via Aleksandra e mi butto sul divano.
Non riesco a credere che Alice sia venuta qui, con quale coraggio si è presentata alla mia porta dopo tutto quello che mi ha fatto?
Mi passo le mani in faccia: ha fatto un viaggio in aereo lungo più di 10 ore solo per venire qui da me, forse mi ama davvero.
Mi alzo, prendo una giacca e le chiavi della macchina ed esco di casa.
Dopo essermi seduto in auto, chiamo Emel: se Alice alloggia in un albergo qui, lei sicuramente lo saprà.
Dopo essermi sorbito una ramanzina di mezz'ora, riesco a farmi dire il nome dell'hotel e parto.
Entro nella hall e vado subito alla reception, dove inizialmente non vogliono dirmi il numero della stanza di Ali.
Dopo svariati tentativi, riesco finalmente a convincere il ragazzo dietro al bancone, e mi dirigo verso la camera.
Busso, sento il cuore a mille.
Lei apre la porta e appena mi vede sgrana gli occhi.
Probabilmente stava piangendo, ha gli occhi ancora rossi.
"Elif, che ci fai qui?" Mi chiede, quasi sussurrando.
"Posso entrare?" La guardo negli occhi, cercando di mantenere un contegno e non farle capire quanto in realtà mi sia mancata.
Lei annuisce e mi fa entrare, chiudendo la porta.
"Eli, mi dispiace tanto, io non provo niente per Berk e neanche lui per me, siamo due deficienti, per favore perdonami, e perdona anche lui" Si avvicina a me, mentre gli occhi le si fanno lucidi.
"Shhh" La zittisco e la bacio.
"Ma che stai facendo?" Sussurra sulle mie labbra, sorpresa.
"Mi sei mancata" Sussurro in risposta, continuando a baciarla.
Mi era mancato il suo sapore, il suo profumo, la sua voce, tutto.
La faccio sdraiare sul letto e inizio lentamente a spogliarla.
"Sei sicuro?" Mi guarda, ha paura che possa fermarmi da un momento all'altro, le si legge negli occhi.
"Sicurissimo" La bacio e le tolgo l'ultimo pezzo di stoffa che ci separa, mentre lei toglie i vestiti a me.
"Ti amo Eli" Mi dice, mentre nei suoi occhi vedo il desiderio puro: sta aspettando solo che la faccia mia.
"Anch'io ti amo" Le entro dentro e lei si morde il labbro.
Inizio a muovermi lentamente, godendomi le sue espressioni e i suoi gemiti, mentre cerca di farmi capire che vuole di più.
Decido di accontentarla: aumento la velocità, sprofondando dentro di lei.
"Quanto mi sei mancato amore" Mi dice, in preda al piacere, mentre io continuo a spingermi velocemente dentro e fuori da lei.
"Anche tu mi sei mancata" Le rispondo, arrivando al culmine insieme a lei.
Ci sdraiamo a letto, entrambi col respiro affannoso, e ci sorridiamo.
"Mi dispiace amore mio, non avrei mai voluto farti del male" Mi accarezza una guancia dolcemente.
"Lo so Ali, lo so" Le bacio la mano e la stringo forte a me.
"Forse dovresti parlare anche con Berk" Mi dice, accarezzandomi un braccio.
"Domani vado a parlargli, ora voglio stare con te" Le bacio la testa e le accarezzo la schiena.
Lei sorride e mi bacia a stampo.
"Ma come ti è saltato in mente di venire fin qui?" Rido, guardandola.
"Le persone fanno sempre cose pazze, quando sono innamorate" Mi sorride e mi accarezza una guancia.
"Hercules" Sorrido: lo avremo visto almeno 10 volte insieme, è il suo film Disney preferito.
"Hercules" Mi bacia, continuando ad accarezzarmi la guancia.
È l'amore della mia vita, ora finalmente l'ho capito, e non la lascerò andare una seconda volta.

This love is ours//Eljif ElmasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora