Expelliarmus

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Bellatrix si trovava davanti a me, con quel ghigno in faccia di chi aveva brutte intenzioni, io non avevo dormito tutta la notte, mi sentivo ancora a pezzi per la situazione di Draco ed ero molto arrabbiata. Lei non sapeva assolutamente che stava svegliando il cane che dormiva.

"Ancora tu? Cosa vuoi?" Le dissi facendo il giro del divano. Giocava con la sua bacchetta.

"Che mocciosa. Voglio che tu mi segua senza fare storie!"- mise il broncio. Cercò di avvicinarsi, probabilmente si aspettava che scappassi via ma rimasi lì immobile.

"Non vengo da nessuna parte con te." Risposi. Si mise a ridere.

"Bene.. vorrà dire che userò la forza." Si mise in pozione di duello, io rimasi impassibile anzi trovai il coraggio di risponderle .

"Fai un altro passo e ti uccido" avvisai. Tornò in forma eretta e mi guardò furiosa.

"Che caratterino, capisco perché hai attirato l'attenzione di Draco. Ma con me non funziona,mocciosa." Non sopportavo quella donna, era una servitrice di Voldemort e il fatto che voleva tirarsi giù Draco mi mandava in bestia.

Strinsi i pugni dalla rabbia, sentivo che potevo esplodere da un momento all'altro, mi sentivo accaldata. Bellatrix si trovava davanti a me con un sorriso che non mi aiutava proprio a calmarmi.

"Provare per credere." Le dissi. La guardai con rabbia, frustrazione e stanchezza. Non dormivo da ore, avevo pensato tutta la notte. Mi sentivo gli occhi stanchi, volevo assolutamente dormire ma Bellatrix faceva aumentare solamente la rabbia in me, la stanchezza passò in secondo piano.

"Ma chi ti credi di essere? Quanto vorrei ridurti a pezzettini piccola mocciosa, ma tranquilla, lui lo farà in modo lento e doloroso." Sputò, era infastidita.

Pensai a quello che disse, lui?

"Lui chi? Di chi stai parlando?" Le urlai, non potevo più sopportare quella situazione, odiavo non avere il controllo della mia vita, e sentire la parola "appartiene" mi faceva diventare una bestia. Bellatrix rimase sorpresa dalla mia domanda. Rimase ferma, buttò la testa indietro e cominciò a ridere.

"Parla brutta psicopatica. Expelliarmus" la sua bacchetta volò via dalle sue mani, smise di ridere e mi guardò scioccata. I suoi occhi sembravano stessero uscendo dalle orbite.

"Devi stare lontana da me." Sputai infuriata.

"Oh il mio nipotino non te l'ha detto?" Ridacchiò. Dissi basta e portando la bacchetta alla sua altezza urlai. "Expelliarmus."

Fece un volo in aria, roteò su se stessa per poi finire col sedere per terra. Mi guardò frastornata, quasi mi faceva tenerezza.

"Vattene via o ti uccido." Le dissi, lei corse a prendere la sua bacchetta e si smaterializzò.

Caddi per terra stremata, comincia a piangere. Non capivo chi fosse questo 'lui', non capivo perché a me. Non capivo nulla. Hogwarts non era stata una benedizione per me, anzi. Avevo sempre avuto degli anni difficili li dentro. Sembrava che tutti mi odiassero tranne Hermione e Draco. Non avevo altri amici, non avevo un rapporto con gli insegnanti, anzi a dire la verità solo Silente mi sorrideva quando mi incontrava per i corridoi, per il resto nulla.

Quando vidi l'alba dalla grande finestra della stanza comune raccolsi tutte le mie forze e mi alzai lentamente, appoggiandomi al muro cominciai a salire gli scalini per il dormitorio. Aprì la porta,una volta arrivata, senza far rumore mi spogliai  e mi misi sotto le coperte, la testa mi faceva male, sentivo freddo e le lacrime non smettevano di scendere. Poi mi addormentai.

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Darkness or.. ; Draco Malfoy. IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora