Troppi Pensieri Per La Testa

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POV HARRY

Un altro anno ad Hogwarts stava per cominciare. Ero seduto con Ron ed Hermione nel nostro solito vagone, aspettando con ansia l'arrivo a scuola. I miei amici stavano ipotizzando su chi avrebbe occupato la cattedra di Difesa contro le arti oscure quest'anno, mentre io ero immerso nei miei pensieri.

- Spero che arrivi un professore che sia alla pari di Lupin-stava dicendo Hermione.

- Miseriaccia quanto mi mancheranno le sue lezioni! Inoltre spero che la cattedra non sia affidata ad uno simile ad un professore come Allock! Harry ricordi al secondo anno, quando si è cancellato la memoria da solo?- mi domandò Ron aspettandosi di sentire  una risposta.

-Eh? Cosa?- feci, rimvenendo nel sentire il mio nome.

- Harry che cos'hai? È da tutto il viaggio che sei strano!- esclamò Hermione, preoccupata.

- Già amico che ti succede?- Gli fece eco Ron.

- Scusate ragazzi, stavo pensando a quello che è successo lo scorso anno. La sua mancanza mi ha occupato la mente per tutta l'estate- spiegai, riferendomi al padrino di cui ero venuto a conoscenza da poco meno di un anno.

-Harry mi dispiace che Sirius non abbia potuto portarti con lui. Ma vedrai non appena ne avrà l'occasione ti ospiterà e con lui passerai una fantastica estate. Ti potrai finalmente dimenticare dei Dursley- tentò di rallegrarmi il mio amico.

- Sì hai ragione Ron, probabilmente sarà così- risposi, volendo chiudere il discorso per non tornare a ripensarci.

- Tranquillo Harry, per qualsiasi cosa io e Ron ci saremo- mi rassicurò Hermione.

-Grazie mille ragazzi, non so come farei senza di voi- non potevo sentirmi più fortunato ad avere quei due al mio fianco. Avrebbero fatto di tutto per vedermi felice e io lo stesso.

- Moriresti, Harry- scherzò Ron, intanto che iniziamo a indossare le divise.

Non appena il treno fu giunto a destinazione, ognuno prese il proprio baule e ci dirigemmo verso l'uscita pronti ad affrontare un altro anno, che non pensavo avrebbe cambiato la mia vita per sempre.

POV DRACO

Ero davvero incazzato. Mio padre, prima di partire per Hogwarts, mi aveva fatto una delle sue solite prediche sul mio rendimento scolastico, che lo scorso anno era calato di molto. Mi disse che se non fossi migliorato mi avrebbe sbattuto fuori di casa : lo avevo insultato pesantemente cercando di non farmi udire da nessuno, ma purtroppo la fortuna non era stata dalla mia parte: mio padre mi diede uno schiaffo in piena faccia, per poi smaterializzarsi e abbandonarmi lì, ad asciugare una lacrima solitaria che mi era sfuggita prima di salire sul treno.

Blaise stava intrattenendo un discorso con Pansy e me su come aveva trascorso le sue vacanze in America, ma io non ero in vena di chiacchiere: la mia mente era ancora concentrata sull' accaduto di poco prima alla fermata. Ero così sovrappensiero che non mi accorsi nemmeno che ero finito addosso all'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento.

- Mammina non ti ha insegnato a guardare dove vai Potter? A già è morta prima che tu potessi capirla- lo insultai a tono intanto che, lisciandomi la divisa, lanciavo un ultimo sguardo assassino al ragazzo di fronte a me.

Con mia grande sorpresa lo sfregiato non controbatté come faceva sempre, ma si limitò a ricambiare lo sguardo e a raggiungere i suoi amici.
Non riuscii a bloccare la mia voglia di deriderlo; allora lo raggiunsi e lo afferrai per il polso, spingendolo a  voltarsi verso di me.

- Cos'hai oggi Potter? Una volta avresti ribattuto come tuo solito e invece ti limiti a fissarmi e andartene?-

- Malfoy oggi non sono in vena di discussioni, quindi puoi anche lasciarmi in pace, tornatene dal tuo amico e dalla tua fidanzatina- rispose l'altro.

- Ecco ora ti riconosco e comunque Pansy non è la mia ragazza- gli spiegai

-Si come no, ma non vedi con che ti fissa? - irritato, mi indicò la Serpeverde alle mie spalle. Vidi che mi stava osservando, mordendosi il labbro.
- Cos'è sei geloso Potter? - domandai con ghigno in viso
-Io dovrei essere geloso di te? Nemmeno nei tuoi sogni!- detto questo, mi diede le spalle per tornare dagli altri Grifondoro.
Per qualche strano motivo quelle parole mi fecero bloccare. Tuttavia dopo qualche attimo fui riportato alla realtà dalla mano di Blaise sulla mia spalla.
-Draco andiamo?-
-Oh, si certo- mormorai, apprestandomi a seguirlo.
Decisi  di non dare troppa importanza  al senso di angoscia che mi aveva pervaso al sentire l'esclamazione di Potter.
Tuttavia non potevo sapere che il soggetto in questione, una volta che ero rimasto paralizzato, si era voltato verso di me notando la mia reazione.
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Spazio Autrice : ciao questa è la mia prima storia Drarry, spero vi possa piacere.

Se non vi piace questa coppia o questo genere di storia vi prego di non lasciare commenti negativi. Inoltre se avete dei suggerimenti mi farebbe piacere leggerli nei commenti. Ci vediamo al prossimo capitolo! 😘

ETERNI NEMICI... FORSE  || DRARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora