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Quando gli altri risalgono in camerata, raggiungendo me e ale, ridono e scherzano come se nulla fosse. Io e il mio amico accanto a me ci guardiamo con aria quasi sconvolta e non sopportando quell'aria di leggerezza che si sta respirando qui dentro vado in camerata femminile ed entro in bagno sciacquandomi un po' il viso con dell'acqua ghiacciata. Mi serviva.

S: tutto ok? -dice Sofi affacciandosi e entrando lentamente affiancandomi difronte agli specchi.
A: abbastanza....perché hai seguito quella mandria di idioti?
S: non so, forse per sentirmi parte di un gruppo
A: questo non è più un gruppo, è un branco, siete tutti a rischio e non ve ne frega minimamente sof
S: già...
A: ora andiamo dai, il preside deve fate il discorso di fine settimana
S: mamma, pure questa è passata
A: già

Usciamo dal bagno e raggiungiamo che sono già in fila dietro i sorveglianti. Scendiamo in cortile e come il primo giorno ci mettiamo a sedere sulle sedie. Mi metto tra Giordano e Davide, mentre dietro ho Moska.

Più il discorso del preside va avanti e più siamo seriamente a rischio. In piedi ci sono Marco, Simone e Giulia Scarano che sono praticamente sotto osservazione. Il vero problema si presenta quando a dover alzarsi è Moska.

Preside: signorina Morabito, sono stato informato del suo comportamento della scorsa settimana. Lei ha altamente mancato di rispetto al signor sorvegliante, non è così?

Ricordo benissimo quel sonoro "Vaffanculo" che Moska ha dedicato a mensa al sorvegliante la scorsa settimana, ma lei giusto per complicare ancora di più la sua situazione fa finta di non ricordare. Solo dopo qualche minuto prende parola.

M: ah si, gli ho detto "Vaffanculo!"
P: signorina Morabito!
M: ma stavo male! Cosa pretendeva!
Gio: moska non gli urlare che è il preside, peggiori solo le cose -le sussurra Gio dalla fila avanti alla sua.

Lei non gli dà minimamente ascolto e continua a urlare e parlare, straparlare, ostacolando il discorso del preside.

P: signorina Morabito, lei è espulsa dal collegio!

Mi accascio sulle mie stesse gambe e mi copro il viso con le mani. Lo sapevo che sarebbe finita così. Ha esagerato, hanno esagerato, ma lei era la mente, lo sappiamo tutti. Il sorvegliante la porta via e a distanza di qualche minuto, quando finalmente scende, ce la fanno salutare. Io sono aggrappata a davide e gio mentre piango quasi disperatamente. Gio ha gli occhi lucidi e davide ha cacciato qualche lacrima.

D: dio, io non piangevo dal 2017! -esclama ridendo leggermente mentre si asciuga gli occhi col dorso della mano destra.

Siamo tutti distrutti. È una scena che nessuno si sarebbe aspettato, sta piangendo persino Crivellini. Quando finalmente si libera di tutti gli altri mi abbraccia. Scoppio in lacrime inevitabilmente e la stringo forte.

M: oh, tu non t'ammollire eh, devi prende sto diploma anche per me ok?

Annuisco e al nostro abbraccio si aggiunge anche Esa che è più distrutta di tutti.

A: la dannata trinità
M: portate avanti questo collegio belle
E: non ce la faccio raga

Esa continua a piangere e quando Moska abbandona definitivamente la struttura del collegio la stringo a me cercando di farla calmare.

Prima di andare a lezione il preside pelatone ci annuncia della sua momentanea assenza per circa una settimana. Al suo posto ci sarà la Pentolicchio, la pentola che fa per te.
Quella stronza sta per riportare al collegio le sane e vecchie regole di un tempo...o meglio le idee di merda che solo lei poteva applicare agli anni '90.

La lezione di Maggio passa in fretta tra poca attenzione, cazziatoni, lettere da parte di Rahul a Ylenia (a quando pare non l'ha dimenticata come mi disse) e poesie (come direbbe il mio amato luchino) dedicate alle vacche. In più Rahul convinto di far fesso il bidello aveva preso il doppio della paghetta, ma visto che Enzo, come si dice a napoli "E c c ten", si è ripreso i soldi in più del moro....forse anche un po' di più delle 10.000 lire iniziali.

Giornata di merda: mood on✔

Davide Vavalà- What I didn't expect♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora