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Rientrati in aula ognuno si siede ai propri posti e veniamo a conoscenza che i prof hanno un'altra assemblea, quindi avremo un'altra ora di autogestione...speriamo solo dia più frutti della precedente.

A: siete una bella coppietta tu e la cerio eh -dico con un bel po' di sarcasmo al ragazzo seduto accanto a me.
D: beh, guarda da che pulpito viene la predica
A: ha ha ha, che simpatico che sei
D: ah io? Ok ok -dice facendo il finto offeso e poi scoppiando a ridere assieme a me.
D: no ok, non sappiamo proprio tenerci il broncio
A: no direi proprio di no
D: stasera dobbiamo provare a ballare assieme però, siamo i migliori nelle nostre coppie
A: non è una brutta idea sai
D: ti risulta io abbia brutte idee?
A: si in realtà si
D: come scusa? -dice e io inizio a ridere.
Gi: mi dispiace dover rovinare questo entusiasmo ma -ci dice giulia mettendosi tra Giordano e Bonnie nel banco avanti al nostro e indicandoci- ho delle domande da farvi
D: spara
Gi: però oh, è una cosa seria, non ridete
A: va bene, vai parla
Gi: allora -prende dei fogli da dietro la schiena e li mette sul nostri banco, mentre gio e Bonnie ai suoi lati osservano curiosamente la scena- per il matrimonio le tovaglie in sala le preferite bianche o cipria? Perché don gino e Ylenia dicono bianche, ma io dico cipria

Mi metto una mano in faccia e la guardo storta, mentre davide fa anche finta di rifletterci su.

Gio: io direi bianche -si intromette gio guardandomi e cercando il mio appoggio.
B: beh si, devo dare ragione a sto gino-
Gi: DON gino, è un prete
B: vabbè sto don Gino qua, ylenia e gio. Molto meglio bianche -si aggiunge bonnie.
D: si bianche assolutamente, cipria non mi piace per niente
Gi: sposa? Lei è la più importante, il suo giudizio può ribaltare la situazione. Che ne pensa? Cipria o bianco?
A: penso che state uscendo fuori di testa
Gio: daiiii, un colore devi sceglie, mica l'intero menù de na pizzeria
A: fai bianco, mi spiace ma è classico e io sono per la tradizione
Gi: mannacc, il color cipria non avrà mai il suo degno successo, ma io lo sosterrò sempre -dice giulia appuntando sui fogli il colore da noi scelto e allontanandosi riflettendo sul perché il color cipria è così sottovalutato. Scuoto la testa e ritorno a parlare con il mio ragazzo e i nostri due compagni davanti.

*il giorno dopo*
Mi sveglio e noto che è davvero presto. La sorvegliante non è ancora arrivata e sono tutte nel mondo dei sogni. Ieri sera abbiamo fatto abbastanza tardi a causa del cineforum organizzato dalla professoressa Barbiero, la sostituta di Raina. Senza perdermi nei miei stessi pensieri mi alzo dal letto, saranno le 5 e mezza. Vado in bagno, mi lavo, mi vesto, mi aggiusto i capelli che a prima mattina anche se corti sono un cespuglio incolto e poi ritorno in camera e faccio il letto. Quando sto per sedermi alla scrivania e aspettare l'arrivo della sorvegliante con la sua campanella una voce mi distrae e mi fa alquanto saltare. Porto una mano al petto e mi giro verso il letto della ragazza in questione: Ylenia.

A: mamm ro Carmn, mi hai fatto prendere un colpo! -esclamo sussurrando.
Y: scusa, vieni qui -mi fa segno di sedermi accanto a lei a letto e faccio come mi dice.
A: eccomi qui
Y: come mai già sveglia?
A: oh, in realtà non lo so, mi sono semplicemente svegliata di soprassalto e non ho ripreso sonno. Spero che almeno questa cosa mi porti ad essere la prima della settimana
Y: ci tieni eh
A: si, sta diventando veramente una cosa morbosa ma di principio. Non può essere sempre sofi
Y: effettivamente snerva, poi magari lei vuole anche passare un po' di tempo con noi la notte invece di stare da sola in camera sua
A: beh in realtà non avevo considerato la storia della camera singola....quasi quasi torno a letto
Y: ma va là, ormai hai fatto
A: vabbè fa niente. Te invece? Perché già sveglia?
Y: ti ho sentita andare avanti e indietro, pensavo fosse successo qualcosa
A: dio ti ho svegliata, perdonami
Y: ma che, va tranquilla, tanto tra 5 minuti sarebbe stata la sorvegliante a svegliarmi malamente con la sua campanella, quindi
A: e torto non hai haha. Vabbe dai ti lascio in pace
Y: oh no tranqui, non mi vado mica a preparare, resto a letto finché posso

Restiamo per un po' a parlare e quando arriva la sorvegliante mi metto in piedi davanti al mio letto.

SD: signorina Girioli, già in piedi?
A: si
SD: come qualche settimana fa
A: eh già
SD: vuole essere la prima questa settimana eh?
A: in effetti perché no?
SD: va bene va bene

Sveglia tutte le altre e poi scendiamo tutti a fare colazione. La prima lezione è quella di Maggi, la quale sarà incentrata sulle lezioni. Dopo la parte pallosa, cioè quella teorica, il prof ci distribuisce dei volantini con sopra le nostre foto. Dovremo inventare il nostro partito e crearne il logo, scriverne il nome e disegnarne lo slogan. Figata figata figata.

Prof: signorina Girioli, vuole venire a presentare il suo partito?
A: con piacere -mi alzo e vado verso la cattedra. Il prof prende in mano il mio volantino e lo mostra alla classe e io inizio a presentarlo.
A: allora, senza considerare la faccia orrenda che ho in questa foto-
Prof: signorina girioliii
A: si ok la smetto. Allora, il mio partito ha come nome l'acronimo "T.P.W.K" ispirato alla canzone di uno dei miei artisti preferiti. Letteralmente significa "Treat people with kindness" quindi "tratta la gente con gentilezza". Il mio partito va contro ogni tipo di discriminazione e violenza e....niente, quest'è
Prof: davvero interessante signorina, vada a posto
A: grazie

Recupero il mio volantino e ritorno a posto. Dopo di me vanno in molti e infine Magnesio.

Prof: signor Andreini, come si chiama il suo partito?
Al: figa -dice magnesio con fierezza.

Tutta la classe scoppia a ridere e inevitabilmente anche il prof accenna un sorriso e scuote la testa. Dopo aver spiegato che il nome del partito è l'acronimo di "Forza Italia Grande Amore" e dopo aver presentato il suo slogan a prendere parola è il prof.

Prof: signor Andreini, mi spiace dirle che lei non potrebbe presentare il suo partito
Al: perché? Non inizi a boicottarmi
Prof: andreini non la sto boicottando, ma ci sono delle regole da rispettare e la giunta non accetterebbe il suo partito
Al: e perché mai non mi ha detto prima di queste regole?
Prof: andreini non si possono utilizzare parole scurrili spiega il prof alludendo al nome del partito di Magnesio.
Al: lei è razzista
Prof: ma perché? -dice il prof ridendo leggermente.
Al: lei sta discriminando il mio slogan perché l'ho scritto nella mia lingua personale e non in italiano
Prof: guardi che non mi riferisco allo slogan Andreini, ma al nome del partito
Al: ma le ho detto che è un acronimo -insiste il ragazzo- se lei allude ad altro perché è perverito
Prof: no signor Andreini è palesemente un riferimento a-
Al: nessun riferimento, lei è un pervertito!

A questa esclamazione di alessandro cala il silenzio. Il prof perde completamente le staffe e fa uscire dalla classe Ale. Si sta mettendo veramente male.

Davide Vavalà- What I didn't expect♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora