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SPAZIO AUTRICE STRAIMPORTANTE

Mentre ritorniamo tutti in classe per la lezione di arte mi avvicino a davide e lo abbraccio ma sento come se sentisse il bisogno di staccarsi.

A: successo qualcosa?
D: nono -dice con noncuranza e anche alquanto offeso, poi mi oltrepassa e se ne va. Gio nota la scena infatti subito mi si avvicina e mi mette un braccio attorno alle spalle.
Gio: tutto ok?
A: boh, non ne ho idea, prima tutto apposto poi è diventato freddo, non so manco il perché sinceramente
Gio: gli passerà
A: speriamo

Arrivati in classe il prof inizia a spiegarci la video arte: come e dove nasce, dove si evolve e ci nostra vari esempi. Lo scopo della lezione è però realizzare un video arte, un videoclip che rappresenti lo slogan degli anni '90: "Ci vuole un fisico bestiale".

Ci dividiamo in due squadre e la mia comprende tutta la fila sinistra dei banchi praticamente. A capo c'è il magnifico Magnesio e il nome della nostra squadra è "I patacca". Iniziamo a girare per il collegio e cercare ispirazione per il nostro magnifico video.

D: ragaaa la porta della sala dei sorveglianti è aperta

Sento odore di cagata e stavolta mi sa che la colpa è proprio di Vavalà....quasi stento a crederci. Ovviamente io e Gio ci esteaneamo da questa cosa per non rischiare di non prendere la giacca rossa. Siamo pallosi? Forse un po', ma poco importa, quando avremo le giacche faremo più casino. Pian piano escono tutti dalla stanza e ci dirigiamo in giardino con un sacco di cose proibite: bracciali, fasce, ghirlande, coca e patatine. Arrivati in giardino non nego di aver rubato qualche patatina offertami da edo. Giriamo il famigerato videoclip e devo dire che ne vado alquanto fiera. Ci siamo immedesimati in persone che non hanno un fisico bestiale e abbiamo per l'appunto scritto alla lavagna il nostro logo: "Non ci vuole un fisico bestiale".
Dopo aver preso anche un bel voto la sgridata dalla sorvegliante per le cose rubate la prendiamo lo stesso. Lì per lì ci convinciamo che la cazziata sia finita lì, ma il peggio arriva quando a tavola a pranzo l'altra squadra riceve patatine fritte e noi no. No ok col cazzo che mi sto.

A: comunque siete dei grandissimi infami eh, ceh avete mangiato le nostre stesse cose, che cazzo fate i preziosi adesso
G: ja ma per favore, voi siete colpevoli, noi no -dice giulia matera con aria di superiorità.
A: vedi di abbassare la cresta e farlo bene l'avvocato, perché mi sa che stai iniziando a peccare -le rispondo alquanto alterata. Sta iniziando davvero a starmi sul cazzo detto sinceramente. Continua a lamentarsi del come a me non vada bene mai niente che sono la perfettina della situazione e tutte ste stronzate qui, quindi mi alzo dalla mia sedia e esco dalla mensa sotto gli sguardi incazzati dei sorveglianti e quelli curiosi e sconvolti dei miei compagni. Entro in camerata e mi metto sul letto. Mica il mio problema erano le patatine, oggi le ho mangiate anche io, ma prima parlano di gruppo dal primo giorno e poi invece fanno gli infami. Non ci si comporta così. Mi aspettavo che Davide mi raggiungesse, di solito fa così, invece oggi non mi sta minimamente considerando. Ad entrare in camerata e ad affiancarmi (chiedendomi addirittura il permesso) è edoardo.

Ed: tutto bene? Ti vedo un po' giù da stamattina e con la sfuriata a tavola credo di aver confermato la mia ipotesi
A: boh non so, fino a poco fa era tutto tra virgolette apposto, mo boh, non saprei
Ed: troppi pensieri?
A: troppi pensieri sicuramente, di solito mi sfogavo con la mia migliore amica fuori di qui. Ora si ho sofi, ma lei sta giù per Marco, non mi va di appesantirla
Ed: vabbè lo sai che se vuoi sono qui eh
A: sisi, grazie ed
Ed: sai che odio quando mi chiami ed daiii
A: va bene la smetto....ed
Ed: piccola bastarda

Inizia a farmi il solletico e non smetto di ridere. Dopo poco lo fermo e lo faccio andare prima che si prenda la seconda cazziata della giornata da parte della sorvegliante.

POV'S DAVIDE
Crede io sia scontroso perché ho come lei il ciclo ma non è così, trust me. Oggi mi sono ingelosito a morte quando l'ho vista con Edoardo, però effettivamente mi sono comportato un po' da bambino, avrei potuto parlarle e spiegarle. Peccato io prenda questa decisione nel momento sbagliato. Nonostante in bagno ci sia già edoardo chiedo di andare anche io. Stranamente la sorvegliante (probabilmente distratta e non del tutto attenta a cosa le stessi chiedendo) mi Da il permesso e esco dalla mensa. Arrivato davanti alla camerata femminile mi affaccio per vedere se è qui, ma a quanto pare è in compagnia. È sul suo letto mentre Edoardo le fa il solletico. Mi ritraggo subito per cercare di non tirare un pugno al muro e ritorno in mensa anche più incazzato di prima. A distanza di qualche secondo rientra anche quell'insopportabile ricciolino che mi rompe da quando è entrato. Lo guardo in cagnesco senza contendermi e ritorno a giocare col cibo che ho nel piatto. Non ho fame, solo rabbia ormai, e la rabbia ti distrugge.

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Allora, dovete scusarmi ma sono stati un po' dei giorni no, quindi chiedo perdono. Stasera ho aggiornato proprio perché già vi immaginavo con i forconi sotto casa mia e ho preferito la vita alla morte. Ho deciso di instaurare dei giorni in cui posterò perche al momento ho difficoltà a postare 2 o 3 capitoli tutti i giorni. Probabilmente ne posterò uno ogni giorno per essere equa, ovviamente se riesco a postarne di più al giorno ben venga. Detto questo love u all.

Davide Vavalà- What I didn't expect♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora