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Esco dall'aula della sorvegliante dopo aver messo le mie cose nell'armadietto torno in camerata. Alcune stanno parlando tra di loro, mentre altre si stanno organizzando per portare le proprie cose alla sorvegliante.

A: hei allora? Di che parlate? -dico buttandomi sul letto accanto a Esa.
E: sorella, cerchiamo di capire dove sono i ragazzi
A: aaaa, state tranquille, arriveranno, almeno credo
Li: scommetto che sei fidanzata
A: magari linda, magari
Lu: allora perché non ti rode il fatto che non ci siano ragazzi?
A: beh semplicemente perché ai provini ce n'erano tantissimi, non credo proprio sarà un collegio solo al femminile
Lu: metti che fanno due collegi differenti?
A: luna, non avrebbe senso, nel '92 ragazzi e ragazze stavano nello stesso collegio, arriveranno dai, male che vada qualcuna si fa la barba col mascara e compensiamo a questa mancanza
M: tu mi piaci sorella
A: anche tu mosca, anche tu

*2 ore dopo*

Abbiamo appena terminato due dei test d'ingresso. Il primo era basato sul vedere la nostra capacità nell'integrarci e essere "leader" di un gruppo, il secondo invece era di cultura della lingua italiana. Mentre ci avviamo in aula magna dal preside per sapere come sono andati i test parlo con le ragazze dei test che abbiamo fatto.

U: io ho paura di non superarlo...
A: dai U, sta tranquilla, sei brava, sarai entrata sicuramente
Y: io credo di essere andata almeno sulla sufficienza dai, certo non ho parlato molto nel dibattito, ma cultura italiana ho risposto a tutto, quantomeno speriamo bene
A: si anche io, però comunque ho espresso la mia opinione nel dibattito quindi boh, speriamo bene
M: io ho visto le parole e sono iniziata ad andare fuori
E: io dibattito 0, prova scritta poco e nulla, veramente mi sto cagando in mano
A: ma almeno hai risposto ai quesiti mishel?
M: si ad alcuni mi ha aiutata Giulia
G: che ho fatto?
A: non tu sce, Giulia Matera
G: aaaa mi pareva alquanto strano. Non so voi ma io nello scritto ho usato la tecnica della penna. Punzecchiavo Sofia in continuazione, ma almeno rispetto a Luna non mi hanno beccata
Lu: si, ma Maggi poteva evitare di strapparmi il foglio, sarà andato una merda
R: invece io penso positivo, certo sono andata una merda ma credo ci sarà qualcuna peggio di me no?
A: certo, giusto ragionamento ahah- termino sedendomi in seconda fila.

Quando il preside entra siamo tutte in piedi, ci sediamo e inizia il suo discorso.

P: bene signorine, ho corretto con i vostri professori i vostri compiti e mi hanno riferito del dibattito avvenuto in classe

Continua il suo discorso e alla fine le divise le prendono Ylenia, Giulia Matera, Sofia e Moska.

P: c'è ancora una signorina però che, come la signorina Cerio, si è distinta in modo eccellente nella prova scritta e ha partecipato molto attivamente al dibattito avvenuto quest'oggi in classe. Sto parlando della signorina Girioli. Venga signorina, la divisa è sua

Lì per lì non me ne rendo conto, solo quando Giulia alla mia destra mi tocca il braccio mi alzo e vado a prendere la mia divisa ringraziando i prof e il preside.

Sfortunatamente le altre non hanno preso la divisa, ma sono sicura che avranno altre opportunità. Andiamo a cena e sinceramente pensiamo già tutte al peggio.

SD: signorine, questa sera per il gentil palato abbiamo cous cous con ceci
A: forse siamo salve -sussurro a sofia alla mia destra
SD: e prugne
A: come non detto, ho parlato troppo in fretta
G: MA LE PRUGNE FANNO ANDARE IN BAGNO!

S: io andrò avanti a pane e acqua di questo passo
U: e io con te
M: io qua dentro non duro manco 2 giorni
A: mamma raga, io provo a scartare le prugne ma niente

Dopo la magnifica cena andiamo tutte in camerata e indossiamo i pigiami. Giulia anche se è nella stanza singola resta un po' con noi, ma il clima che c'è nell'aria non è assai piacevole. A rompere il silenzio siamo ovviamente io, Giulia e il suo accento pugliese, ormai siamo coppia fissa.

A: oooo ma crè sta musciarij?!
G: traduzione?
A: che è tutta questa lentezzaaaa
G: esatto, raga su con la vita dai, BAMBOLEIROOOO BAMBOLEIRO- Inizia a cantare Giulia ballando e scuotendo le spalle con me.

Inutile dire che ormai sono tutte andate, quindi seguo giulia nella sua stanza per parlare un po'.

G: allor? Che te ne pare?
A: mi piace, però dobbiamo svegliarci un po', si e il primo giorno ma ci vuole un po' più di allegria
G: esatto, qua stanno tutte mosce perché non ci sono ragazzi, mamma mia

Sentiamo bussare alla porta e il sangue smette di circolare. Per la paura che sia la sorvegliante corro nel bagno che si trova in camera in modo da non essere trovata.

G: chi è?
E: sono esa, c'è posto? -dice quest'ultima sussurrando e facendo spuntare la testa dalla porta
G: mamma mia che paura! Trasi, prima che ci scopra la sorvegliante!
E: ma aurora?
A: eccomi!
E: allora? Che si dice?

Passiamo un'oretta circa a parlare e verso le 10 io e Esa torniamo a letto dopo una bella cazziata della sorvegliante. Iniziamo bene.

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Prossimo calitolo: arrivo dei ragazzi! So che tutte aspettate questo momento e personalmente anche io non vedo l'ora. Cerco di pubblicare verso le 11, quindi restate connesse. Ditemi se vi sta piacendo, sto cercando anche di inventare senza dovermi per forza attenere a tutto ciò che succede all'interno del collegio. Esagerare non fa mai male.

Davide Vavalà- What I didn't expect♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora