16.

7.7K 275 63
                                    

Sono ancora in bagno. Non so neanche quanto tempo è passato. Probabilmente saranno tutti in mensa. Ho pianto....già, prendetemi per patetica ma sono Alquanto sensibile, specialmente perché non ho qui mia madre che è sempre un appoggio in momenti del genere.

*bussano alla porta*
A: chi è?
E: tesoro sono Esa, mi apri?
A: E....
E: ti prego tesoro, voglio solo sapere come stai
A: sto bene sto bene
E: auro....

Apro la porta e quando mi vedo allo specchio mi faccio quasi paura. Ho gli occhi rossissimi e quel poco di mascara che metto leggermente di mattina (nascosto perfettamente in un posto segretissimo) è completamente colato. Mi sciacquo la faccia con l'acqua fredda e guardo Esa.

E: cosa succede tesoro?
A: niente, davvero, sto bene
E: non ci crederebbe nessuno. Bon e Marco mi hanno detto come ti ha risposto davide
A: ti hanno anche detto di come se n'è andato ad abbracciare Sofi?
E: già....
A: io davvero non capisco perché fa così
E: gli hai detto qualcosa di particolarmente offensivo? Non so, l'hai magari evitato?
A: ma no, andava tutto bene fino a ieri sera in sala ricreativa, poi boh, non so minimamente cosa io gli abbia fatto
E: l'unico consiglio che posso darti è di provare a parlargli. Ora andiamo a pranzo, dopo vai in camerata maschile e provi a parlargli. È l'unico modo per vederci chiaro no?
A: si...andiamo a mangiare dai, mi aiuterà il cibo
E: se proprio lo vogliamo chiamare cibo...hahahah
A: ahahaha

Ridiamo e ci dirigiamo in mensa. Ci becchiamo un'occhiataccia da sorveglianti e insegnanti e ci mettiamo a sedere ognuna al proprio posto.
Cerco di interagire il meno possibile con chiunque, ho bisogno di pensare a cosa dire a Davide dopo pranzo. Del tipo "Hei, cos'è ti è venuto il ciclo? No perché io quando sono mestruata mi comporto proprio come te stamattina". No ok forse è un po' troppo.

Terminato il pranzo ci dividiamo nelle due camerate per riposarci e iniziare a studiare. Prima di studiare mi dirigo in camerata maschile. Ad aprire la porta è Giordano.

Gio: hei bella
A: ciao gio, c'è davide?
Gio: ehm... -su gira come per chiedere il permesso a qualcuno di rispondermi e quando si rigira mi risponde con un fintissimo- no, non è qui
A: Giordano non prendermi per il culo

Lo spingo delicatamente di lato e vado verso il letto di Davide trovandolo steso con un libro in mano.

A: puoi anche far finta di star leggendo per evitarmi, ma non ti sei reso conto che il libro è al contrario

Controlla il libro e si rende conto che ho ragione. Sussurra un "merda" alquanto fleibile e torna ad evitarmi.

A: senti mi dici cosa cazzo ti ho fatto?!
D: puoi per favore non urlare?
A: continuerò ad urlare fino a quando non mi darai delle spiegazioni valide

Si alza incazzato, mi prende per il polso, mi porta fuori dalla camerata e chiude la porta alle sue spalle.

D: allora? Che spiegazioni dovrei darti?
A: sono io che devo dire allora! Perché stamattina mi hai risposto così male? Perché cazzo continui ad evitarmi!?
D: ti ho sentito ieri sera sai...stavo andando a recuperare la giacca e sono passato fuori la vostra camerata
A: questo è origliare!
D: non era mia intenzione, ma ho sentito e ciò che ho sentito mi ha davvero fatto stare male
A: cioè?
D: cioè che c'è questo Nicholas qui fuori che ti piace da impazzire e che non mi pensi e-
A: davide davide davide, perché senti solo quello che vuoi sentire?
D: non sento quello che voglio sentire
A: se avessi sentito tutto sapresti anche la cosa più importante
D: cioè?
A: cioè che-
SD: signorina Girioli, signor Vavalà! In camerata forza!
A: ma porca puttana
D: veloce, cioè che?

Mi avvicino alla porta della camerata e prima di chiuderla gli dico: "Cioè che sono innamorata di te". Richiudo la porta e sorrido alle mie stesse parole. Che bello dirlo ad alta voce.

Davide Vavalà- What I didn't expect♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora