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SD: FORZA SIGNORINE BUONGIORNO! IL SOLE È ALTO E VI STA ASPETTANDO! IN PIEDIIII, SIAMO ALL'ALBA DELL'UKTIMA SETTIMANA! FORZA! -la sorvegliante irrompe in camerata e con la sua eleganza ci sveglia tutte. Quanto mi mancava stare in compagnia delle altre e non da sola in cameretta isolata dal mondo. È l'inizio dell'ultima settimana, questi 2 mesi sembrano veramente volati. Ci alziamo e dopo esserci preparate e tutto il resto appresso scendiamo (in cortile stavolta) per il discorso di inizio ultima settimana. Prendo posto in prima fila, proprio piazzata davanti al preside. Non l'avevo mai fatto, (ora capisco perché, troppa pressione) ma volevo togliermi lo sfizio.

Preside: signorine, signori buongiorno. Siamo all'inizio di quest'ottava settimana, spero siate pronti allo sprint finale. Tra poco potrete riabbracciare i vostri cari, tornare alla vostra vita di sempre. Ma prima come ben sapete avete un ultimo ostacolo da superare. Potrei stare qui a raccontarvi di come gli esami siano una metafora di vita, ma preferisco mettere a fuoco un altro tema: gli esami come punto più alto di un percorso d'istruzione e cultura. Perché vedete nella vita si può imparare da tutto, ma credetemi si impara sicuramente dai libri. Voglio citare una frase di Nelson Mandela: "L'istruzione è l'arma più potente che si possa utilizzare per cambiare il mondo". Cari ragazzi, il mondo fra poco sarà nelle vostre mani!

And: povera Italia... -sussurra andrea il gemello da qualche posto dietro di me e non posso far altro che sorridere leggermente vista la presenza del pelatone proprio difronte a me.

Preside: signor Zigliana, il mondo sarà nelle sue mani -continua il preside guardando Luca in ultima fila.

And: precipitati proprio -continua sempre andre e porto la mano alla bocca per nascondere L'ennesima risata. Un mondo nelle mani di Luca sarà davvero preoccupante.

Preside: con questo spunto in mente affrontate in modo serio, competitivo gli esami che ci saranno nei prossimi giorni. Adesso potete andare laggiù a consultare il programma di esame -termina indicando la lavagna posta verso uno dei lati del cortile.

Tutti ci alziamo e andiamo verso i 4 fogli attaccati alla lavagna.

A: raga so tanti di quegli argomenti che mi sta venendo voglia di sbattere la testa contro il muro ripetutamente senza fermarmi - dico strisciando il dito su uno dei fogli portando il segno di ciò che sto leggendo.
D: ce la possiamo fare, basta mettersi sotto -riflette dado mentre poggia le mani sui miei fianchi e inizia a leggere i vari argomenti.
G: no uagliù so troppe cose, non ce la facciamo. Io vado a parlare col preside. Iniziate a vedere quanti argomenti per materia volete togliere -dice Matera la rappresentante rivolta a tutti.
Gio: ma che parlare col preside? Ma che cavolo dici? Vorremmo togliere 3 di argomenti di matematica, quattro di italiano, ma che stai a ordinà la pizza? -esclama giordano visibilmente sconvolto e irritato dalle affermazioni di giulia.
D: giulia che cazzo vai a parlare col preside, mica sta a tuo servizio
G: si ma almeno potremmo dire di averci provato. Quindi scegliete un argomento per materia da eliminare
Gi: giulia ma se levi un argomento a materia non è che fa sta grande differenza! -dice la Scarano alla rappresentante che si sta scaldando.
G: lo so, ma la plebe ha deciso così -dice indicando tutti noi.
A: giulia vedi di calmarti! -esclamo cercando di attirare l'attenzione di Giulia Matera.
D: e con quale cazzo di superiorità ci chiami plebe oh?! -si altera dado. Gli poggio le mani sulle spalle per calmarlo ma serve a poco.
G: plebe inteso come voi, davide calmati
D: ma che calmati e calmati? Tu ti credi chissà chi e ci imponi cosa fare. Non sei un cazzo di nessuno qui dentro giulia, l'hai capito?!
G: pure tu non sei nessuno davide, ma vaffanculo!

La discussione finisce lì e i due rappresentanti chiedono ai sorveglianti di poter essere ricevuti dal preside. Permesso concesso, quindi gio e giulia vanno a fare la loro richiesta al pelatone. 

Ritornano qualche minuto dopo con una magnifica notizia.

A: allora? Che cosa ha detto? -chiedo alzandomi dalla sedia da cui ero seduta e andando verso gio.
Gio: abbiamo un argomento in più da studiare, dobbiamo portare anche i vulcani
D: ma vaffanculo! -esclama davide alzandosi anche lui.
L: ma porca puttana! -continua luca dando un calcio alla sedia avanti a lui dove poco fa ero seduta.
Gio: io l'avevo detto giulia! L'avevo detto dio santo -dice gio alla ragazz al suo fianco.
Ed: io sono senza parole -sussurra edo tra sé e sé, ma essendo accanto a me lo sento.
A: anche io, davvero

Davide Vavalà- What I didn't expect♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora