Siamo sulla panchina nello spogliatoio, è il terzo giorno qua, i nostri occhi si sono incrociati solo un paio di volte eppure mi stringi come se ci conoscessimo da una vita, mentre io ti sorrido grata tra le lacrime che sono la conseguenza di un senso di inadeguatezza costante.
Entro in camera di Nyv, ha uno sguardo dolce e comprensivo di chi ha saputo leggere i miei occhi quando sono con te e ha capito tutto, proprio tutto, e allora lo ammetto che non c'è niente di male né niente di nuovo: forse mi piaci.
Esco dal bagno e ti trovo sul letto con i cartoni della pizza accanto a te, mentre aspetti che io mi metta comoda per far partire la nostra serie tv e passare un'altra nottata a vivere di storie non nostre, eppure spesso così simili.
Talisa cerca di tirarmi su e mi sorride comprensiva, io piango lacrime amare di chi ha incontrato le tue labbra e ora le sta vedendo incastrarsi con quelle di qualcun altro.
Sono insicura, ho paura dell'esame di sbarramento, tu mi ti siedi accanto e parli un po' di me, e di come mi vedi - così diversa da come mi vedo io -, mi inviti a parlare con me stessa, a guardarmi dentro, a fregarmene se non piaccio a tutti: benvenuta "Cara Me".
Canti "Quando Finisce Un Amore", mentre io ad occhi chiusi cerco di trattenere le lacrime, che non capisco se vogliano scendere perché mi ricordano come è finito il mio, d'amore, oppure se mi rimandano alla fine del tuo, o ancora a quando finirà il nostro. Perché questo è amore, no?
È un mese preciso da quel primo giorno tutti insieme, mangiamo fuori per festeggiare quello che stiamo ottenendo, o forse per sperare ad alta voce che sia solo l'inizio, tu mi guardi e mi dici che forse sono la parte più bella di tutto questo.
È l'ultimo giorno prima delle vacanze di Natale, ti aspetto sulla porta per salutarti consapevole del pezzo di me che ti lascio, e del vuoto che mi porto dietro perché non ti avrò al mio fianco. Mi sorridi, mi dici che l'anno prossimo lo passiamo insieme.
Vigilia di Natale, 23:59. Tu hai un maglione rosso e i miei pantaloni neri, mi mandi una foto mentre sei davanti allo specchio e non posso fare a meno di notare quanto tu sia bella con quel sorriso abbracciato dal rossetto rosso.
Scendo dal treno col cuore in gola, tu mi aspetti davanti al vagone con quella solita finta spensieratezza che ti caratterizza il volto, mi tremano le gambe, mi dici che ti sono mancata.
Anche a me. Anche a te.
Chiasmo, io e te.
Distanti ma sanno trovarsi e completarsi. Due frasi incastrate tra loro che trovano senso come se fossero nate così.
Chiasmo, di nuovo. Ma solo perché so quanto ti piacciono queste cose.Per la prima volta possiamo scegliere il nostro compagno di stanza, io batto il piede a terra e creo un ritmo snervante a causa dell'ansia, mentre mi mordo la lingua tipico di chi vorrebbe dire qualcosa ma non lo fa. Non è da me, eppure eccomi qua.
Mi prendi la mano e mi trascini con te senza chiedere, mi chiedo se perché è così palese che da me non avrai mai nessun rifiuto, o perché ti è venuto spontaneo. In ogni caso il cuore mi trema ancora.
410, tre cifre, due persone, un sogno che illumina la stanza, e la mia ansia chiude le tende per non far entrare troppo sole. Eppure vedo ancora. Eppure scalda ancora. Sarà che il sole sei tu.
Ti avvicini, mi dici che proprio non ce la fai più, che ti piace controllare tutto, ma con me non ce la fai. Mi urli contro che con me accanto non si può stare, e mi sei sembrata un po' me stessa. Me lo dico spesso. Però poi mi accarezzi il viso con una dolcezza che mai e poi mai ho sentito. I tuoi occhi da vicino sono ancora più belli. Le tue labbra morbide come le ricordavo.
Siamo a scuola, di nuovo, stavolta siamo lontane, tipico di quando hai troppi pensieri e non sai gestirli, ti piace allontanarmi sperando che me li porti via con te?
Potessi, lo farei.Francesco mi guarda con quegli occhi pieni di disgusto e per la prima volta dopo mesi vorrei sprofondare e cancellarmi, tu arrivi con un passo sostenuto e il viso arrabbiato. Negli occhi ti leggo che l'amore per te non ha limiti, ma vaglielo a spiegare va.
Canti "Generale", la voce ti esce in un sussurro dolce che sembra racchiudere tutti questi anni in cui i tuoi sogni erano solo sogni. E invece ti avvicini alla felpa verde, che sopra ha scritto "serale", ma che in realtà significa che sei forte, che hai fatto bene a credere in te, che ce la farai, che è solo l'inizio. Le parole a volte non bastano, ma so che sai apprezzare ciò che c'è dietro quelle 6 lettere, e che lo comprendi più di chiunque altro.
L'ansia mi divora, ancora, stavolta però vedo tutto nero per davvero, sento un peso sul petto che mi trafigge e non mi lascia respirare, mi siedo nel corridoio dell'hotel sperando che nessuno mi veda in questo stato. Arrivi tu, vedo ancora solo buio, eppure ti sento. Mi abbracci, credi in me, menomale che ci sei.
Ti vedo per la prima volta dopo mesi e mesi, tu hai vinto, io sono la stessa di sempre ma con qualche timore in meno e un po' d'amore in più. Non il tuo, però va bene lo stesso, dai.
Chega suona forte nel Palazzetto più grande di Roma ed io sono dietro le quinte con la tua famiglia, c'è anche lui ma forse non importa. Quanto stai bene su quel palco.
Rimango da te a dormire: pizza e netflix come un anno fa. Siamo diverse, il tuo cuore è di qualcun altro, eppure sento ancora di poterlo sfiorare. Solo un po'. Solo a volte. Arrivano i titoli di coda, è finita l'ultima stagione, la pizza, Amici, il tuo tour, noi, l'inverno e pure l'anno della tua rinascita e del mio coraggio. Tu hai un pigiama rosso di quelli buffi che ti rendono goffa, quasi per ricordarmi che questo 31 Dicembre che odio tanto - perché la malinconia mi si attacca alle ossa -, oggi mi piace.
Oggi, come un anno fa. Eravamo diverse, ma ti giri ancora a guardarmi con delicatezza, ti brillano gli occhi.
Sei sempre più bella.Sono giorni che scrivi questo aggiornamento, attimi che mi venivano in mente e che scrivevo di getto. Ve li dono.
Buon rientro a scuola, fatemi sapere come va e cosa pensate dell'aggiornamento❤️
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Instantes que foram importantes
Fanfictionquesta è una raccolta di one shots beltrozzi, alcune basate su testi di canzoni, di cui troverete il titolo come nome del capitolo