Capitolo 1.

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Il sole penetrava dalla finestra attraversando la maestosa tenda nera della mia stanza, aprii leggermente gli occhi e appena vidi la luce del giorno, mi girai dalla parte opposta.

Era giugno, la scuola era appena terminata e le vacanze d'estate erano cominciate. Mi salii l'angoscia quando svegliandomi, il mio pensiero andò a quei tre mesi di vacanza che avrei dovuto passare in quella casa.

Villa Malfoy.

Qualsiasi ragazza Serpeverde sarebbe stata entusiasta di passare tre mesi con il sexy ragazzo Serpeverde Draco Malfoy, ma io?

Io non lo sopportavo. Avevo passato più di dieci anni con quel ragazzo scoprendo così, il suo essere viscido e stronzo che nascondeva dietro un viso angelico.

Ero la sorellastra di Draco. Lucius, nostro padre, era stato con una strega durante un viaggio, quando mia madre scoprì che lui aveva già una famiglia e che non voleva affatto vedermi, mi avvolse in una coperta e mi lasciò davanti la porta dei Malfoy.

Narcissa lasciò il marito per circa un anno, poi tornarono insieme per non rovinare la loro famiglia. Lucius inizialmente non badava assolutamente a me, odiava il fatto che mi mischiassi con loro ma Narcissa, donna dal cuore d'oro, mi accolse come una figlia, mi educò nei migliori dei modi, mi aiutò a crescere sana e forte proprio come lei.

A distanza di anni, Lucius non mi guardava con gli stessi occhi con cui guardava suo figlio, a malapena mi rivolgeva cinque parole continue.

Vivere nell'ombra di una famiglia perfetta mi aveva condizionata tanto, anche se Narcissa cercava di far svanire il mio odio per mio padre,non riuscivo a perdonarlo, se vivevi in una villa enorme, avevo tutto quello che desideravo, una stanza immensa e frequentavo Hogwarts, lo dovevo a Narcissa, fosse stato per Lucius avrei vissuto in mezzo alla strada abbandonata a me stessa.

D'altro canto Draco non era così diverso da suo padre, mi incolpava della separazione dei genitori, cercava di farmi odiare completamente da lui, mi sabotava a scuola e mi guardava continuamente con disprezzo. Avevo imparato a non dare più peso a ciò che gli usciva dalla bocca, a mantenere la calma e riuscire a ignorare la voglia di picchiarlo proprio come facevo da bambina.

Non avevo nessun ricordo di me e Draco da bambini mentre giocavamo, l'unica cosa rimasta impressa nella mia mente era la parola che usava per chiamarmi: "bastarda".

Nonostante Narcissa lo rimproverasse, lui continuava imperterrito a chiamarmi con quella parola. Quella parola ancora mi feriva, non m'importava che mi guardasse dalla testa ai piedi con disprezzo, non davo peso al fatto che mi attaccasse le caramelle masticate nei capelli o che mi dicesse quanto fossi brutta. Quelle erano tutte parole che mi facevo scivolare addosso, ma non quella:

Bastarda.

Per anni era stata il mio tormento anche a scuola e lì mi chiamavano "la Malfoy fasulla".

Da Lucius avevo solamente ereditato il colore degli occhi, per il resto non somigliavo minimamente ai Malfoy. Avevo lunghi capelli castani, labbra leggermente carnose, un naso piccolo e sopra di esso una manciata di lentiggini. Non ero altissima, ma neanche bassa, ero magra e formosa.

Narcissa mi ripeteva quanto fossi stata la sua fortuna, aveva sempre desiderato una figlia femmina. Mi confidava tutto, prima che arrivassi io non stava tanto bene, non riceveva affetto dal marito e quello che le dava il figlio non era abbastanza.

Reputavo Narcissa come una mamma, era la persona più cara che possedevo. Draco non nascondeva la gelosia riguardo il rapporto che avevo instaurato con sua madre anzi, alla prima occasione sputava veleno.

Il peggio poi arrivò quando fui smistata in casa Serpeverde, non mi dava tregua e sabotava persino i miei compiti a Pozioni. Era davvero difficile convivere con uno come lui.

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SALVEEEE
Eccomi con una nuova storia, ho moltissime idee e non vedo l'ora di continuarla.
Che ne dite? Vi piace l'inizio?

Stepbrothers; Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora