Capitolo 1

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*Izzie's POV*

‹‹Da non credere, abbiamo girato quattro città per trovare un "SevenEleven" che fa il gelato con lo zucchero filato›› dico sorridendo.

‹‹Ne è valsa la pena...›› risponde Casey ‹‹Indovina...?›› prosegue ‹‹Ho rifatto sesso››, la gelosia mi assale ma non lo do a vedere, sorrido cercando di nascondere il mio disappunto.

‹‹Con Evan?›› le rispondo.

‹‹No, con me stessa, conta lo stesso giusto?››

‹‹Piantala!!!›› questa volta rido e Casey ride con me, ma poco dopo torna seria.

‹‹Si, con Evan... Lo amo tantissimo›› aggiunge dopo una pausa.

‹‹Si, lo so›› sento il cuore andare in frantumi, mentre la delusione si impossessa di me, ma lei continua.

‹‹E' solo che a volte ci sono cose che sembrano così... Così giuste... Mi capisci?››

Resto in silenzio. Certo che capisco, se solo anche lei potesse capire quanto per me sia giusto trovarci qui in questo momento. Non ho mai provato niente di simile per nessuno prima d'ora, e mai avrei pensato di poterlo provare per una ragazza. Questa cosa mi fa davvero paura, ho sempre temuto il giudizio degli altri. Vorrei poterne parlare con la mia migliore amica, ma come posso farlo trattandosi di lei? A volte penso che anche lei provi qualcosa per me e quest'ultima frase ne è la conferma, ma cosa succederebbe se mi spingessi un po' più in là? Si tirerebbe indietro? Ho bisogno di capire. Distolgo lo sguardo da Casey e inizio a fissare un punto indefinito fuori dal finestrino. Raccolgo tutto il mio coraggio e allungo timidamente la mia mano verso la sua. Sento i battiti del mio cuore farsi via via più veloci, un po' per la paura, un po' per l'eccitazione. È il mio momento. Allungo il mignolo verso la mano della mia migliore amica e con mio enorme stupore la sento fare altrettanto. Risponde lentamente al mio tocco incerto e delicato, fino ad intrecciare completamente le sue dita con le mie, mentre entrambe evitiamo accuratamente di guardarci. Sembra che il cuore voglia uscirmi dal petto e le mie guance sono in fiamme. Non è la prima volta che le nostre mani entrano in contatto, eppure quello che provo ora è totalmente diverso. Mi sento euforica, e terribilmente imbarazzata, ma al sicuro. E sì, tutto questo mi sembra così giusto che il resto del mondo non conta più e vorrei poter rimanere così per sempre.

Un rumore improvviso, però, mi fa sobbalzare. La vibrazione del telefono di Casey. Lei prende il cellulare, rifiuta la chiamata e stringe un po' più forte la mia mano. Io però faccio in tempo a sbirciare il nome sul display "Evan Tuba" e mi libero della sua stretta, tornando bruscamente alla realtà. Quella realtà in cui Casey ha un fidanzato.

In un attimo l'atmosfera cambia totalmente e il silenzio si fa pesante.

‹‹Forse dovresti portarmi a casa›› dico fredda. Noto il suo sguardo incupirsi, ma non obietta. Anche lei è a disagio. Allaccia la cintura mentre io faccio lo stesso, mette in moto l'auto e guida distratta per una decina di minuti, durante i quali entrambe restiamo in silenzio, prima di accostare di fronte al vialetto di casa mia.

‹‹Sicura che non vuoi restare da me anche questa notte?›› mi dice, sempre attenta ad evitare il mio sguardo.

‹‹No, meglio di no›› rispondo secca scendendo dalla macchina.

‹‹D'accordo, allora buona notte›› la tristezza nel suo tono di voce mi fa venire voglia di abbracciarla, ma mi sforzo di ignorarla.

‹‹Notte›› chiudo la portiera e mi incammino verso la porta.

‹‹Izzie...›› la sento chiamarmi. Chiudo gli occhi per un istante lottando contro me stessa per non voltarmi. Sospiro e fingendo di non aver sentito, entro in casa.

Appoggio la schiena alla porta, scivolando fino al pavimento, dove mi siedo abbracciandomi le ginocchia. Ripenso a tutte le emozioni della serata e istintivamente sento il bisogno di sfogarle, scoppiando a piangere. Dopo parecchi minuti sento la macchina di Casey rimettersi in moto e ripartire verso casa. Probabilmente prima di tornare ha richiamato Evan.

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