Capitolo 10

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*Casey's POV*

Sono passate due settimane da quando siamo rientrate dal weekend delle gare. Elsa ha insistito perché Izzie restasse da noi per tutto il tempo della convalescenza e l'ha sistemata nella stanza di Sam. Gliene sono davvero grata perché sarebbe stato impossibile per lei in queste condizioni prendersi cura dei suoi fratelli e dover pensare a sua madre.

Nonostante questo le cose tra di noi si sono un po' raffreddate, sento come se si stesse allontanando da tutto e da tutti. Finalmente ha tolto le stampelle, ma la sua caviglia non sta migliorando come dovrebbe. All'ultima visita di controllo le hanno detto che la guarigione potrebbe essere più lunga del previsto. Non poter correre la sta devastando e credo che anche continuare a vedere me ed Evan stare insieme non le faccia bene. Per questo sto cercando di tenerlo il più possibile lontano da casa, soprattutto ad orario pasti, quanto Izzie non può semplicemente restare chiusa in camera sua, cosa che fa per il resto del tempo. Non abbiamo più parlato dei nostri sentimenti. Penso che mi stia proprio evitando. Questa sera saremo a casa da sole, Elsa e papà andranno a cena da Sam e Zahid. Evan mi ha chiesto di poter venire da me a vedere un film ma ho rifiutato dicendo che ci saremmo potuti vedere nel pomeriggio. Voglio approfittare dell'assenza dei miei per parlare con Izzie, cercare di sistemare un po' le cose e tirarla su di morale.

*driiin*

"Oh no, è arrivato Evan.. Lo sapevo, sono in ritardo.. Devo intercettarlo prima che.."

‹‹Ciao Evan, Casey è di sopra››

"Ecco, appunto. Proprio quello che volevo evitare, che quei due si parlassero"

‹‹Grazie Izzie, la aspetto qui se non è un problema››

‹‹No, certo, fai pure. Vado a dirle che sei arrivato››

Sento Izzie rispondere e indosso velocemente una T-shirt, apro la porta per scendere e me la trovo davanti

‹‹È arrivato Evan›› mi dice fredda.

‹‹Ho sentito, ora scendo grazie››

‹‹Prego›› mi dice distrattamente dirigendosi verso la sua camera.

‹‹Izzie›› la chiamo.

‹‹Si?››

‹‹Stiamo insieme questa sera ok?›› ma questa volta non mi risponde. Mi fa spallucce chiudendosi la porta alle spalle, come se non le interessasse.

Sono in macchina con Evan, non so dove mi stia portando, mi ha detto che è una sorpresa. Da quando sono tornata dalla gara è sempre più carino e premuroso, ed io sempre più distante. Non riesco a smettere di pensare ad Izzie, a come mi sono sentita quando mi ha detto di provare qualcosa per me, e ad un modo per aiutarla a stare meglio. Sono così concentrata su di lei che sto trascurando tutto il resto, non solo il mio ragazzo, ma anche l'atletica, la scuola, Charice. Izzie occupa così tanto spazio nella mia vita che la sua assenza sta lasciando un vuoto immenso.

Finalmente arriviamo, Evan parcheggia la macchina e io mi guardo intorno stupita.

‹‹Mi hai portata al Luna Park?!›› chiedo estasiata.

‹‹Ti ho portata al Luna Park! Ti ho vista giù in questo periodo e ho pensato che ti avrebbe fatto bene un po' di svago. Poi so che ami il brivido››

‹‹Grazie amore›› gli rispondo, lasciando un leggero bacio sulle sue labbra. In realtà mi sento terribilmente in colpa. È davvero un ragazzo fantastico eppure io non riesco a non pensare a quanto vorrei essere qui con Izzie.

Nonostante questo il pomeriggio trascorre veloce, tra giri sulle giostre, frittelle e zucchero filato. In alcuni momenti mi sembra addirittura di essere tornata ai tempi in cui ero convinta di quello che provavo per Evan, senza tutta questa confusione. In un attimo è ora di rientrare. Non so perché ma inizio ad agitarmi. L'idea di stare finalmente un po' da sola con Izzie mi rende felice e inquieta allo stesso tempo.

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