Capitolo 16

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*Casey's POV*

È quasi sera quando mi rendo conto che oggi Izzie non mi ha scritto, ma non ci faccio particolarmente caso. Sento la porta di ingresso chiudersi, probabilmente è rientrata Elsa. Poco dopo sento bussare alla porta ed infatti è lei.

‹‹Tesoro come va oggi?›› mi chiede.

‹‹Come ieri, come l'altro ieri e come le ultime settimane›› rispondo senza togliere lo sguardo dal soffitto.

‹‹Casey ascolta, io e tuo padre ne abbiamo parlato e siamo d'accordo sul fatto che questa situazione non può più andare avanti. Abbiamo chiesto a Julia di consigliarci un terapista. Ovviamente non potrà essere lei per via dei trascorsi con Sam, ma saprà indicarci qualcuno››

‹‹Che cosa??? E perché mai, non sono mica matta. Non ho nessuna intenzione di andare in terapia››

‹‹Mi spiace Casey ma non te lo sto chiedendo. Non puoi più vivere nella tua stanza tagliando fuori il resto del mondo, senza mangiare né altro››

‹‹Ma..›› vengo subito interrotta.

‹‹Ma niente. Questo è quanto. E a proposito di tagliare fuori il resto del mondo ho visto Izzie prima e mi ha dato questa per te›› Elsa mi porge una busta bianca sigillata. ‹‹Faresti meglio a chiamarla›› io annuisco.

‹‹Prima o poi la chiamerò, non farà differenza qualche giorno in più›› mia madre mi guarda con un'espressione molto strana.

‹‹Te l'ho già detto Casey, non sono tutti a tua disposizione. Ti consiglio di leggerla quanto prima››

‹‹Va bene, va bene, ora la leggo›› prendo la busta ma mi squilla il telefono. Guardo mia madre con il terrore negli occhi.

‹‹Il numero di Beth››

‹‹Rispondi, ti lascio tranquilla››

‹‹Elsa resta per favore›› le dico, premendo la cornetta verde e avvicinando il cellulare all'orecchio.

‹‹Casey!!!›› Urla Beth tra i singhiozzi. Il sangue mi si gela letteralmente nelle vene e la testa inizia a girarmi. Una sensazione di vuoto si fa larga nel mio stomaco e inizio a tremare.

‹‹Evan è sveglio!!!››

Tutto a un tratto mi sembra di essere tornata a respirare. È sveglio. Evan è sveglio, è salvo e starà bene.

‹‹Evan si è svegliato›› urlo felice ad Elsa nonostante si trovi a pochi metri da me.

‹‹Si è svegliato!! È sveglio›› salto su dal letto e inizio a correre urlando per tutta la casa, mentre indosso dei vestiti puliti, prendo le chiavi della macchina ed esco di corsa diretta all'ospedale. La lettera di Izzie abbandonata sul letto mezza aperta.

*Izzie's POV*

Esco dall'aeroporto e cerco zio Ben. Lo vedo venirmi incontro salutandomi con la mano mentre mi sorride, mi abbraccia velocemente e mi prende la valigia.

‹‹Izzie quanto tempo! Come stai? Hai fatto buon viaggio?››

‹‹Ciao zio Ben, tutto bene grazie, il viaggio tutto ok›› mento. Ho l'umore sotto i piedi, il viaggio è stato interminabile e il pensiero di non sentire né vedere più Casey mi fa stare male come non pensavo di poter stare. Sono sicura che non la sentirò più, l'ho eliminata dai social e l'ho bloccata su whatsapp. Ho bisogno di concentrarmi sulla mia nuova vita qui, sulla mia guarigione e sul mio futuro, e purtroppo continuare a pensare a Casey ora sarebbe solo una distrazione visto che lei continua a comportarsi come se non esistessi. Sono stanca.

Stanca di affezionarmi a persone che spariscono, stanca di inseguire chi non mi dimostra mai nulla in cambio. Stanca di farmi carico dei problemi degli altri e di cercare di stare vicino a chi non me lo permette.

I miei pensieri vengono interrotti dalla macchina di zio Ben che si ferma nel vialetto. Non vedo l'ora di farmi una doccia, mangiare e infilarmi a letto. E mentre saluto zia Rosy e salgo al piano di sopra non riesco a fare a meno di chiedermi se abbia fatto la scelta giusta.

*Elsa's POV*

Sono appena rientrata dall'incontro con Izzie e decido di salire in camera di Casey per darle la lettera e cercare di convincerla a scriverle prima che sia troppo tardi. L'ho vista molto convinta della scelta che ha fatto, e mi sembrava intenzionata a partire il prima possibile, forse già questa sera stessa. So che non dovrei intromettermi ma mi sono presa a cuore la situazione di lei e mia figlia. Alla fine è una ragazza in gamba, anche se molto sfortunata e credevo che con Casey potesse avere finalmente la possibilità di riscattarsi. Ho notato subito che c'era qualcosa di speciale tra di loro, ancora prima che se ne rendessero conto, eppure sembra che proprio non riescano a trovare pace. Non giudico la scelta di Izzie di andarsene, in questo periodo Casey è stata totalmente chiusa in sé stessa e per quanto io abbia cercato di farle notare che stesse sbagliando non c'è stato verso.

Di nuovo provo a parlare con mia figlia, ma sembra proprio non capire. Le dico di chiamare Izzie.

‹‹Prima o poi la chiamerò, non farà differenza qualche giorno in più›› se solo sapesse quanta differenza potrebbe fare un giorno in più o in meno.

Ma non sta a me dirle delle intenzioni di Izzie, sono sicura che gliele abbia scritte nella lettera. La consegno a Casey ma mentre la sta aprendo le squilla il telefono.

Sembra che Evan si sia svegliato, e prima che possa dire qualcosa la vedo correre via lasciando la lettera aperta per metà.

L'ora di cena è ormai passata da un pezzo quando sento la porta chiudersi e vedo Casey raggiungermi in cucina.

‹‹Ei sono tornata››

‹‹Ciao tesoro. Evan? Come sta?››

‹‹La strada per la ripresa sarà ancora lunga però starà bene. Era contento di vedermi nonostante tutto. Abbiamo avuto modo di scambiare poche parole perché deve riposare, ma siamo riusciti a chiarire e io mi sento molto sollevata. Ho una fame.. C'è qualcosa per cena?›› la guardo e istintivamente sorrido. Finalmente ecco di nuovo mia figlia.

‹‹Certo vieni a sederti›› parliamo del più e del meno mentre Casey cena, finché mi decido a chiederle se sia tutto ok.

‹‹Tutto bene. Ho mandato un messaggio a Izzie ma non mi ha risposto. In realta non risulta nemmeno consegnato. Avrà il telefono scarico›› sento una stretta allo stomaco.

‹‹Forse dovresti salire e leggere la lettera di oggi›› le dico.

La vedo sollevare gli occhi preoccupata.

‹‹Ok›› si limita a dirmi, per poi sparire su per le scale.

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