Capitolo 11

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*Casey's POV*

Non saprei dire da quanto tempo aspettassi questo momento. Forse, inconsciamente, fin dal giorno in cui io e Izzie siamo finite in punizione insieme, fin da quando ho capito che era diversa da ogni altra persona che avessi conosciuto.

Quello che so è che qui, in questo istante, mentre le mie labbra accarezzano le sue e le nostre lingue danzano all'unisono come se non avessero fatto altro per tutta la vita, ho compreso davvero quel sentimento che ero convinta esistesse soltanto nelle storie di fantasia.

‹‹Tre›› dice Izzie in un sussurro appena ci stacchiamo.

Io la fisso in silenzio.

Nei suoi occhi nocciola riesco a leggere felicità e desiderio, lo stesso che sicuramente lei può leggere nei miei.

‹‹Wow..›› non riesco a dire altro.

‹‹Lo so›› risponde Izzie, sorridendo imbarazzata, sporgendosi di nuovo in avanti alla ricerca delle mie labbra. La fermo a metà strada poggiandole una mano sul petto. Lei mi guarda con un misto di sorpresa, delusione e paura.

‹‹Non posso Iz. Non finché starò ancora con Evan, scusami. Ora è tardi, ma ti prometto che gli parlerò domani, ok?››

‹‹Ok..››

‹‹Hei, dico davvero..›› cerco di tranquillizzarla.

‹‹Ti va di dormire con me stanotte?››

‹‹Certo che mi va Casey..››

‹‹Ancora con questa Casey?! Che fine ha fatto Newton?›› ridiamo.

Prendo Izzie per mano e la porto in camera mia. Mi butto sul letto e la vedo in piedi che mi fissa.

‹‹Che c'è?›› le chiedo un po' preoccupata.

‹‹Pensi davvero di dormire vestita e senza nemmeno lavarti i denti?›› mi dice cercando di rimanere seria con scarsi risultati. Io scoppio a ridere e le lancio un cuscino. Mi alzo e sono quasi alla porta del bagno quando mi avvicino al suo orecchio.

‹‹Dovrò iniziare a chiamarti mamma?›› rido di nuovo, lasciandole un bacio sulla guancia.

In cambio ottengo uno scappellotto.

***

Mi sveglio stiracchiandomi e ancora prima di aprire gli occhi allungo il braccio verso l'altra metà del letto in cerca di Izzie, ma non la trovo. Eppure avrei giurato che avesse dormito tutta notte abbracciata a me. Mi alzo di scatto, e la vedo uscire dal bagno strofinandosi con un asciugamano i capelli ancora umidi.

‹‹Buongiorno dormigliona›› mi dice.

‹‹Buongiorno a te. Mi hai fatto prendere un colpo, pensavo fosse stato solo un sogno››

‹‹Invece direi proprio che non lo è stato›› dice, sedendosi vicino a me e dandomi un bacio sulla guancia.

‹‹Però Newton ora devo proprio tornare a casa. Mia madre arriverà a momenti a prendermi››

‹‹Oh, ok, certo. Ci vediamo più tardi?››

‹‹Forse sarebbe meglio se usassi la tua giornata per parlare con il tuo ragazzo non credi? Noi ci vediamo domani a scuola››

‹‹Hai ragione. Penso sia arrivato il momento››

‹‹Inizio a scendere, così ringrazio i tuoi genitori. Ci vediamo›› dice, e dopo avermi abbracciata a lungo si alza dal letto e sparisce dietro la porta.

Sono così felice di quello che è successo ieri tra di noi, ma Izzie ha ragione ora mi aspetta la parte più difficile, ovvero dirlo ad Evan. Non si merita le mie bugie.

Decido di chiamare Sharice per aggiornarla. Risponde al primo squillo.

‹‹Amica!››

‹‹Hei Shari!››

‹‹Allora come è andata?›› avevo già avuto modo di informarla sulle mie intenzioni di stare un po' con Izzie, ma la serata era andata oltre le aspettative di entrambe.

‹‹Allora abbiamo parlato, guardato un film e..›› mi blocco.

‹‹E..?››

‹‹Ci siamo baciate››

‹‹Oh mio Diooooo! Finalmente! Te l'avevo detto. E come è stato?››

‹‹Mille volte meglio di come lo avevo immaginato Shar›› ammetto, mentre sento le guance andarmi in fiamme.

‹‹E che mi dici di Evan?››

‹‹Evan? Evan è fantastico. È il ragazzo più dolce e premuroso che esista, cerca sempre di farmi sentire importante e di rendermi felice. Ieri mi ha portata al Luna Park perché mi vedeva strana e ci siamo divertiti molto. Sto davvero bene con lui››

‹‹Ma?›› mi chiede Sharice dall'altro capo del telefono, e non posso evitare di sorridere pensando a quanto bene mi conosce.

‹‹Ma baciare Izzie è stato.. Wow! Non mi sarei mai immaginata di poter provare delle emozioni così forti nella mia vita. È stato qualcosa di indescrivibile, meraviglioso. E non mi sono mai sentita tanto giusta e in pace come in quel momento in cui le nostre labbra si sono toccate››

‹‹Amica, mi dispiace dirtelo ma tu sei proprio cotta. E io sono davvero felice per te. Ma sai che voglio bene ad Evan, e so che gliene vuoi anche tu. Devi dirgli la verità prima che la scopra da qualcun altro››

‹‹Si lo so, hai ragione. Andrò da lui appena dopo pranzo››

‹‹Va bene, brava. Poi fammi sapere come va››

‹‹Certo! E tu come stai?›› le chiedo.

E mentre ascolto la sua risposta mi cade l'occhio sulla poltrona dove noto, abbandonato, il giubbotto di Izzie.

Sorrido, felice di avere una scusa per rivederla prima di domani, poterle dire di persona di aver lasciato Evan, e perché no rubarle un altro bacio.

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