𝑺𝑻𝑨𝑹𝑩𝑶𝒀

ｑｕａｒａｎｔａｄｕｅ （畏ユ維）

SMUT🚫

I loro baci erano caratterizzati da una passione incontrollabile e dalla stessa leggerezza di un battito d'ali di farfalla. Il biondo era aggrappato al collo magro di jungkook come se volesse sprofondarci dentro, Jimin restava ancorato al suo corpo come lo era stato con tutti i suoi sogni, con tutta la speranza che aveva riposto in lui. Ogni qualvolta la lingua di jungkook si muoveva in modo frenetico con quella di Jimin, al di fuori della sua finestra si potevano udire i frusci'degli alberi, generati dalle folate di vento.

I due ragazzi cercarono di nascondere i gemiti di piacere, il cuore di pietra di Jungkook era appena diventato burro al tocco gentile di Jimin.

Il ragazzo ossigenato si muoveva irrequieto contro il suo jungkook mentre lui spostava i suoi baci dalla bocca alla curva perfetta del suo collo, "Voglio spogliarti" gli aveva sussurrato Jungkook contro la pelle del suo collo dolce e bollente, Jimin chiuse d'istinto gli occhi quando il più grande portò le dita sul bordo dei suoi pantaloni.

Le mani di Jungkook trovarono il bottone dei pantaloni del suo biondino, lo slacciò con estrema facilità e senza mai spostare le labbra dalle sue. Jimin intrecciò le dita sui suoi capelli morbidi, sussurrò il suo nome d'impulso quando sentii il contatto freddo delle sue mani sulla sua pelle.

"Jimin" Jungkook pronunciò il suo nome

"Sei già così eccitato?" si lasciò trapelare un dolce sorriso, stra colmo di sicurezza e persuasione, sapeva bene l'effetto che aveva su di lui e ogni suo minimo sussulto era una come diventato una conferma.

L'erezione di Jimin stava pompando sul pugno di Jungkook mentre il suo petto si muoveva freneticamente e riusciva a reggersi a stento. Jimin tremava come una foglia e il colorito delle sue guance era diventato scarlatto, le labbra di Jungkook erano dolci e morbide ma i suoi baci erano severi e virili. Così come lo erano le sue larghe e esperte mani. Jimin era affondato sul corpo di Jungkook e adesso non riusciva più a restare a galla.

I suoi gemiti si fecero più forti, così forti che dovette mordere la spalla del suo corvino per evitare di farsi sentire. Si fermò , mostrandogli la sua mano destra umida, godendo di come in pochi attimi aveva percorso il suo corpo. Ma Jimin non gli rispose, non possedeva nemmeno un briciolo di forza per poter rispondere alla sua inutile provocazione.

Mostrandogli così tutta la sua debolezza e quel misero autocontrollo che possedeva, era indescrivibilmente legato a lui,ancora ancorato ad un gioco sadomaso. L'affanno dell'ossigenato si fece più lieve, il suo corpo venne percorso dall'enesima necessità di essere toccato, e jungkook accolse ogni sua richiesta. Adagiò flebilmente il suo corpo sopra quello di jimin, percorse con le mani le sue forme,mentre imprigionò le sue labbra contro le sue.

"Non saprai mai quanto ti ho desiderato", sussurrò il ragazzo dai capelli corvini tra la sua pelle calda, facendo inarcare la schiena a Jimin. Mentre si toglieva l'unico indumento che gli opprimeva la parte inferiore del corpo, una lenta ed esausta vittoria si impadronì del suo corpo.

"C-cazzo." sussurrò sul suo orecchio il moro sentendo la sua eccitazione prepotente contro il palmo del biondo.

"gemi per me kook..." il viso del nominato si trasformò in sconcertato quando costatò cosa effettivamente stesse dicendo il biondino sotto di lui, quasi pregandolo con lo sguardo. Non si soffermò ad immaginare quanto effettivamente jimin potesse assumere un atteggiamento sicuro di se in determinati contesti, fu proprio questo che lo fece venire prima del dovuto, riservandosi nella sua mano.

"f-fammi tuo." Sussurrò loquace il biondo non riuscendo a sostenere lo sguardo del moro sopra di se, incredulo a ciò che effettivamente udì.Esso sorrise soddisfatto mentre la luce dell' abat-jour illuminava lievemente i suoi occhi.

Jungkook si fece strada tra le carni calde di jimin, inserendo lentamente il suo membro. Furono attimi di rumori soffocati,baci lenti e lacrime salate, eppure, in poco tempo,si fece spazio una vogliosa entità di lussuria. Le mani di jimin premettero i glutei sodi di jungkook,spingendolo contro la sua entrata. Dovettero prendere un profondo sospiro, dopo che i gemiti di soddisfazione si fecero spazio tra le loro bocche. Le spinte si fecero prorompenti, ardue per jimin che con le sue piccole mani si avvinghiò tramite le redini del letto. I rumori delle loro bocche bagnate, le scoccate di bacino di jungkook contro la pelle di jimin,ed infine, i loro gemiti soffocati,erano gli unici suoni udibili dalla porta della loro stanza.

Jungkook coprì Jimin con le pesanti coperte, cercando di proteggerlo dal freddo che ancora penetrava nella stanza. Il ragazzo si assicurò che fosse ben avvolto, quasi come se il suo gesto di prendersi cura di lui fosse un atto naturale. Jimin, rassicurato dalle sue carezze, si lasciò coccolare, sperando che quel momento di tranquillità non finisse mai. Si rilassò tra le braccia di Jungkook, chiudendo gli occhi per godersi la sensazione di calore e sicurezza.

"Ti amo cazzo"