A svegliarmi è il suono dell'allarme che avevo impostato ad un volume tanto alto da sentirlo tutto il vicinato. Sullo schermo del telefono leggo "04.45" e scatto in piedi. Non credevo questo giorno potesse mai arrivare; avevo l'adrenalina a mille! Mi dirigo in cucina per preparare la colazione, ma trovo già mamma in piedi di fianco al bancone... la prossima volta che avremmo mangiato insieme sarebbe stata dopo un anno intero. Mi mancherà, tanto, e penso anche lei proverà lo stesso; è stata una scelta dura, ma lo volevo più di ogni altra cosa. Stiamo a lungo abbracciate e lasciamo scendere qualche lacrima, poi, è tempo di prepararsi.
Mi vesto comodamente dato che il viaggio durerà moltissime ore: da Firenze a Los Angeles ci sono diversi voli da prendere e no...non è proprio una passeggiata. La scuola che abbiamo scelto dista poco dalla casa in cui staremo... fortunatamente ci ospitano i cugini di Francesca, la mia migliore amica, altrimenti saremmo dovute andare in casa di sconosciuti.
Sistemo le ultime cose e carichiamo le valigie in macchina; mi fermo a guardare il cielo...le prime luci dell'alba si iniziano a vedere ed è giunta l'ora di partire. Mi siedo davanti per poter stare accanto a mamma e, prima di dirigerci all'aeroporto, passiamo a prendere Francesca, sperando che almeno questa volta non sia in ritardo. Eccola, la vedo avvicinarsi al cancello di casa con i capelli ancora scompigliati.
F: "Buongiorno Mati! Pronta?"
M: "Super carica!"
Ah scusate, non mi sono ancora presentata... comunque mi chiamo Matilde.
Mentre la macchina sfreccia verso l'aeroporto non facciamo altro che parlare: mamma vuole essere sicura che abbia preso tutto e mi ricorda di chiamarla ogni giorno. È sempre stata molto premurosa nei miei confronti e per questo la ringrazio; capisco il suo stato d'animo, ma non può tenermi sotto una campana di vetro per tutta la mia vita... cerco di rassicurarla e le ricordo che non andrò su Marte.
Nel frattempo Francesca sta controllando per la decima volta l'orario dell'aereo; è una persona molto attenta e responsabile che cerca sempre di tenere tutto sotto controllo... più o meno come me.
Eccoci arrivate. Le porte d'ingresso si aprono e mi sembra già di entrare in un altro mondo; ci guardiamo intorno per cercare i tabelloni.
Mamma: "dobbiamo andare in quella corsia per lasciare i bagagli. Quando andremo verso la fila che porta al metal detector ci saluteremo."
Imbarchiamo i bagagli e ci dirigiamo verso il metal detector.
Mamma: "è giunto il momento ragazze. Fate ammodo e state attente che il mondo oggi è pericoloso. Ricordatevi di chiamare."
La abbraccio un'ultima volta e finalmente io e Francesca ci ritroviamo sole. Ci guardiamo con uno sguardo incantato, meravigliato e pieno di stupore; poi scoppiamo a ridere. Siamo fatte così: è quella pazza gioia che non puoi controllare, quella che ti fa stare bene.
Ci avviciniamo al gate e... oddio quante persone! La fila scorre più velocemente del previsto: la hostess ci controlla i documenti e, incredibile ma vero, possiamo imbarcarci. Ci sediamo sulle poltroncine a noi assegnate e avverto mamma della partenza. Metto il telefono in modalità aereo e, armate di cuffiette, iniziamo ad ascoltare la playlist degli artic monkeys che avevo fatto qualche giorno prima. L'adrenalina inizia a placarsi e la stanchezza prende il suo posto.
Spazio scrittrice:
Ciao a tutti! Questa sarà la mia prima storia... Scusate per eventuali errori, sono alle prime armi. Se vi sta piacendo lasciate tante stelline ✨, se avete qualcosa da consigliarmi non esitate a commentare! Alla prossima💘❤️
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Snap Out Of It ✞︎𝑉𝑖𝑛𝑛𝑖𝑒 𝐻𝑎𝑐𝑘𝑒𝑟✞︎
FanfictionSiamo a Firenze... due amiche inseparabili e amanti di nuove esperienze, decidono di fare il quarto anno di liceo all'estero. Avevano già programmato tutto per dedicarsi al massimo allo studio, ma qualcosa non andò proprio secondo i piani.