capitolo 24

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EIJIROU'S POV

Alle 6:30 il suono insistente della sveglia mi costrinse a destarmi di colpo dal sonno.

Aprii gli occhi e, accompagnando il tutto con un mugolio infastidito, mi staccai dal corpo caldo di Katsuki per sporgermi sul comodino e spegnere la sveglia.

Una volta spenta ritornai sotto le coperte ancora calde e mi spalmai letteralmente sopra il biondo.
In tutto ciò Katsuki si era ormai svegliato a causa di tutti i miei movimenti e del suono della sveglia, ma nonostante questo brusco risveglio non si era mosso sperando di ritornare nella bolla magica che si era creata ieri sera.

Per questo quando riappoggiai la testa sul suo petto e intrecciai le gambe con le sue, lui mi cinse la vita con un braccio e mi strinse di più a sé affondando il viso tra i miei capelli ancora privi di gel.
Katsuki:<Buongiorno>
Mugoló vicino al mio orecchio e Dio la sua voce da appena sveglio era qualcosa di così stupendo, quel suono roco arrivò dritto nel mio orecchio e un brivido percorse la mia schiena.

Sollevai la testa dal suo petto caldo con un po' di dispiacere e feci incontrare i nostri occhi sorridendogli dolcemente.
Eijirou:<Buongiorno>
Dissi allegramente nonostante il sonno che non mi aveva ancora abbandonato del tutto.

Era appena iniziato Ottobre, le giornate ormai si stavano accorciando  e in quel momento il sole stava appena sorgendo, i pochi raggi che riuscivano a entrare attraverso le tende davano un non so chè di magico alla stanza.

Il mio sguardo era incollato al viso assonnato del biondo che nonostante fosse prima mattina mi sembrava così bello e calm-
Katsuki:<smettila di fissarmi con quell'espressione idiota di prima mattina capelli di merda>
come non detto...

Come per ripicca mi allungai verso il suo viso baciandolo voracemente, infilando la lingua tra le sue labbra senza attendere un consenso e ignorando i suoi mugolii tra infastiditi ed eccitati.

Appena lo sentii abbandonarsi ai miei tocchi mi alzai posizionandomi a cavalcioni sul suo ventre, ma proprio quando i respiri iniziavano a farsi più affannati e le nostre intimità entrarono in contatto, il suono della seconda sveglia fece scoppiare quella bolla che si era creata.

Sbuffando mi staccai da lui e insieme iniziammo a prepararci in molta fretta visto che si erano già fatte le 7:00 e dovevamo essere a fare colazioni insieme agli altri nella sala comune entro le 7:10.

Si eravamo decisamente in ritardo, ma fortunatamente, tra gli insulti di Katsuki perché perdevo troppo tempo a mettermi il gel e le mie lamentele perché avevo rotto un altro spazzolino, riuscimmo ad arrivare a colazione alle 7:13.

La colazione, così come il pranzo e la cena, si teneva in un orario rigidamente stabilito insieme a tutto gli altri che si trovavano nella casa, anche se non sempre tutti erano presenti.
Si svolgeva in una sala non poi così grande considerando le altre camere presenti nella villa, ma comunque abbastanza spaziosa.

Si trovava al piano terra ed era forse la sala più elegante di tutta la villa, probabilmente era stata costruita per ospitare cerimonie o balli.

Il pavimento era di marmo bianco ricoperto quasi interamente da un tappeto rosso, le pareti bianche erano decorate da ghirigori in oro e quadri rappresentati per lo più paesaggi e infine,al centro della sala, c'era un lunghissimo tavolo in legno con però i piedi minuziosamente scolpiti e decorati.

Quando io e Katsuki entrammo nella sala, tutti gli occhi delle persone già seduti ci furono addosso.
Odiavo sentirmi osservato, l'ho sempre odiato.

Andammo a spenderci negli ultimi due posti liberi rimasti che gentilmente Denki, Sero,Mina e Jiro ci avevano tenuto.

Notai subito l'aria un po' tesa nella sala, non ne capivo il motivo, insomma quella mattina dovevamo solo allenarci giusto?

C'era silenzio...troppo silenzio e l'aria era tesa...
Decisi di chiedere spiegazioni a Denki.
Denki: < Toshinori sta mattina ha ricevuto una lettera... è da parte di Enji Todoroki e dice che abbiamo una settimana di tempo per prepararci alla battaglia, Kirishima ormai ci hanno trovati e abbiamo poco tempo, forse troppo poco ma presto dovremo scendere in battaglia >

Persi un battito...
Una settimana?UNA SOLA SETTIMANA?

A mala pena sapevo tenere la pistola in mano, come avremmo fatto ad allenarci sufficientemente in una sola settimana?!

Il mio corpo iniziò a tremare e il respiro venne sempre più a mancare.
Bakugo se ne accorse e subito si girò verso di me afferrandomi le mani e guardandomi negli occhi.

Bakugo:< merda, Kirishima respira, cerca di calmarti, ce la faremo, vinceremo noi>
Cercò di rassicurarmi guardandomi negli occhi e parlandomi con il suo solito tono duro e sicuro di sé.

Sembrava fosse davvero estremamente convinto di quello che stava dicendo, come se fosse un dato di fatto che avremmo vinto.

Kirishima:<non possiamo saperlo... l-loro,i l-loro s-soldati sono tutti p-più forti e preparati di n-noi... Bakugo e se... e se tu morissi? O morisse qualcuno di noi?>

Le lacrime ormai uscivano incontrollate dai miei occhi.
La sola idea di potere perdere un mio amico o peggio... la persona che amo mi terrorizzava.

Bakugo mi afferrò il viso tra le mani costringendomi a guardarlo.
Bakugo:<ohi capelli di merda ascoltami, ho detto che vinceremo ok?! nessuno di noi morirà perché siamo forti, TU sei forte, ce la faremo>

All'improvviso il re Toshinori, o meglio l'ex re, si alzò in piedi attirando l'attenzione di tutti noi.
Toshinori:< Credo che ormai tutti sapete della lettera a me mandata da Enji Todoroki, so che siete spaventati ma era inevitabile che questo giorno sarebbe arrivato. L'unica cosa che posso dirvi è che in questa casa ci sono alcuni tra i migliori combattenti e se vi allenerete duramente seguendo i loro consigli la battaglia la vinceremo noi e ora direi di iniziare subito con il primo allenamento>

Appena finito questo discorso Toshinori si alzò e se ne andò nella sua stanza lasciandoci soli insieme agli altri insegnanti.
Alcuni di loro li conoscevo già bene, altri non li avevo mai visti, come ad esempio un ragazzo sui vent'anni, i capelli biondo cenere e gli occhi gialli contornati da una linea di eyeliner.

Era anche lui uno di questi "fortissimi combattenti"? Eppure sembrava così giovane e innocuo.

A risvegliarmi  da questi miei pensieri fu Denki che mi mise una mano sulla spalla.
Denki: <forza bro andiamo fuori, l'allenamento sta per iniziare>
Mi accennò un sorriso che ovviamente ricambiai e afferrando la mano di Bakugo uscimmo dalla stanza tutti insieme.
Gli altri, Sero,Mina e Jirou, se ne erano stati in silenzio tutto il tempo e ci seguirono altrettanto in silenzio.

Si vedeva sui loro volti la preoccupazione e la paura ma cercavano di nasconderlo.
In particolare Jirou cercava di non fare trasparire la sua paura, camminava a testa alta con passo sicuro, ma bastava guardarla negli occhi per capire che non era così forte nemmeno lei per non avere paura.

E fu così che il primo allenamento di una serie straziante iniziò.


ANGOLO AUTRICE:
sì sì lo so non aggiorno da mesi e probabilmente la maggior parte di voi avrà dimenticato o abbandonato sta storia, ma la ho iniziata e la voglio finire.
Quindi perdonate i tempi lunghi ma giuro che la finirò.

Ho deciso di velocizzare un po' il tutto mettendo appunto la cosa della scadenza di una settimana perché mi stavo dilungando troppo con altre cose.

Comunque ora entreremo diciamo nella parte più "viva" della storia.
Non ho mai descritto combattimenti o cose del genere quindi scusate se faranno un po' schifo.

Detto questo vado già a scrivere l'altro capitolo visto che oggi sono ispirata.

Ah e volevo dire che avevo un po' accantonato sta storia perché sinceramente non mi piace come l'ho scritta e non ne sono convinta.

Infatti sto scrivendo altre tre storie ma sta volta non le pubblicherò fino a quando non le avrò finite del tutto così ho già i capitoli pronti e non vi faccio aspettare troppo.
Credo vi piaceranno, o almeno, a me piacciono molto di più di questa ma poi boh si vedrà.

Spero che il prossimo aggiornamento riuscirò a farlo il prima possibile.
Grazie a chi sta ancora seguendo sta storia <3




ANGELS AND DEMONS (kiribaku/bakushima)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora