Trascino i piedi per il pavimento freddo della scuola, mi stringo nel mio lungo maglione nella speranza di farmi più piccola di quello che già sono, ma il mio corpo viene spinto innumerevoli volte da qualcuno che probabilmente ha molta più fretta di me.
Per tutto il giorno ho cercato disperatamente dentro di me quella scintilla che mi facesse scoppiare. Una volta per tutte vorrei dimostrare che Margareth é capace non solo ad incassare, ma anche a colpire, ma come posso dimostrarlo agli altri se devo prima farlo con me stessa? Nessuno può imparare a tenere testa ad un altro se ha passato una vita intera a chiudersi in se stesso.
Possibile che per questa vita non ci siano istruzioni? Avrei bisogno di una guida per essere meno Margareth di Margareth.
Mi é difficile anche parlare e non credo sia normale trovare difficile qualcosa che per gli altri é così automatico e naturale. E' come se mancassi di personalità, come se il mio corpo fosse presente in un posto senza mai esserci davvero.
Mi colpiscono costantemente. Ne sento le conseguenze, avverto il dolore, ma non reagisco.
Oggi ho voluto provarci, provare a tirare fuori qualcosa che ormai sono sicura di non possedere, il coraggio. Inizio davvero a pensare che ci sia qualcosa che non va in me.
Sono state cinque ore di costanti frecciatine, provocazioni, insulti. Verginella, Emarginata, Puritana. Nulla di nuovo, ma sopportare cinque odiose vocine che mi ronzano attorno come mosche fastidiose mi hanno portata al limite di sopportazione. L'unica cosa che mi riesce bene é scaricare tutto attraverso le lacrime. Uno sfogo sano.
Non per gli insulti, non é per gli altri che piango, é per me stessa.
Essere come sono é la cosa peggiore.
La mia voce é incatenata, imprigionata dentro al mio corpo, ha paura di uscire, ed io ho paura di difendere me stessa.. forse perché in fondo non c'é nulla da difendere. Nulla per cui battersi.
A volte sento di non conoscermi affatto.
Probabilmente, se fossi un'altra persona e vedessi una verginella, emarginata, puritana come me sopportare tutto questo, direi "Perché non fa qualcosa? Perché non alza la testa e si difende?"
Io stessa non capisco cosa ci sia che non va, perché sono bloccata in questo modo. E' questo fa così male.
Le lacrime stanno già scendendo quando cammino per il parcheggio alla ricerca della macchina nera di mio fratello.
Mi aciugo il viso.
Trattengo il fiume che sta per scorrere fuori dai miei occhi quando vedo Thomas entrare in macchina e Louis alzare un braccio per farsi riconoscere tra la folla.
Louis.
Lui é il migliore amico di mio fratello. Nonché il fratello di Lottie.
Louis é l'ombra di mio fratello, dove va Thomas c'é anche lui. Ho perso il conto ormai di quante volte lo trovo comodamente sdraiato sul divano di casa mia, o girare per i corridoi, o in cucina, o seduto a tavola con noi.
Parliamo solo quando c'é un motivo valido, di cose futili del tipo : mi passi il telecomando? Non penso nemmeno che ricordi il suono della mia voce. Mentre io conosco benissimo ogni sfumatura della sua. Dolce, rilassante. Mi piace ascoltarlo. Nessuna traccia di cattiveria, ed é questo che più mi piace. Lui non mi ha mai presa in giro o fatto commenti su di me, quindi lo ritengo una persona carina. Si comporta come se non vedesse quando sfigata io sia in realtà.
Le mie piccole dita aprono la portiera e dopo essermi assicurata di avere il viso asciutto, mi siedo sul sedile posteriore.
"Ciao Meg, passato una bella giornata?" Mio fratello mi lancia un'occhiata dallo specchietto retrovisore.
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INSTRUCTIONS FOR USE || L.T ||
Fanfiction❝ Ti insegnerò tutto io. Da come zittire quegli stronzi a come sedurre un uomo. Sarà il nostro piccolo segreto. Nessuno dovrà saperlo, nemmeno Lottie e Thomas, una cosa tra me e te, nessun'altro. Ci stai? ❞ Copertina di @anvchorstyles Tutti i dirit...