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capitolo 20.

Corpi. Musica. Divertimento.

Osservo ogni persona all'interno di questo locale come volessi assorbire i loro movimenti, il loro entusiasmo e spontaneità, come volessi imparare da loro. Sono dieci minuti da quando ho messo piede qui dentro, che continuo a ripetere a me stessa : "Bene, tra un attimo mi butto! Sarà semplice." Di attimi ne sono passati fin troppi, non riesco nemmeno più a contarli, ed io sono ancora quì, in preda alla vergogna, poggiata al bancone della discoteca.

Sento il gomito di Charlotte colpire il mio braccio, come se mi stesse chiamando e una volta che mi giro verso la bionda, la scopro con un sorriso estasiato che si porta alla bocca un piccolissimo bicchiere contenente un liquido trasparente. Con l'altra mano smaltata dello stesso colore nero del suo abito, fa strisciare verso di me un bicchierino identico, incitandomi a berlo.

La mia prima reazione é quella di restiturglielo, facendo no con la testa e respingendolo con le mani.

"Andiamo, non ha mai ucciso nessuno e credimi, ti aiuterà a sentirti più sicura." Mi parla all'orecchio e io, al suono di quelle ultime parole guardo diffidente verso la mia migliore amica e poi verso il bicchiere. Lui stesso sembra incitarmi a bere il suo contenuto. Quindi lascio andare il mio freno, quello che fino a pochi secondi fa trattenevo saldamente, e mi lascio convincere. Porto il bicchiere alle labbra prima di chiudere gli occhi, mentre faccio scivolare giù il liquido troppo velocemente e lo sento bruciare per tutta la gola. Non ha alcun sapore che la mia lingua riesca a riconoscere, semplicemente brucia e avverto immediatamente un giramento di testa che però si placa subito.

Ha lasciato uno strano sapore nella mia bocca, ma questo diventa subito di minore importanza quando i miei occhi sfuggono verso la parte del locale in cui sapevo avrei trovato mio fratello e Louis, seduti sui divanetti insieme a tutta la massa dei loro buoni amici. Emily sta guardando nella mia direzione, parlando nell'orecchio del ragazzo su cui é seduta e ride, nascondendosi dietro al palmo della mano in maniera infantile, un po' tutti lo fanno. Deve essere così strano per loro vedermi quì dentro, nel loro territorio, dove mai avrebbero immaginato di trovarmi. Ma Dio, non hanno di meglio da fare? Mi chiedo se sia così divertente.

"Meg, andiamo a ballare." La bionda si appende al mio braccio, lamentandosi e pregandomi di seguirla. Ha così voglia di divertirsi, ed io glielo sto impedendo. Non sono il tipo di amica che si merita, a dire il vero.

"Owh, penso che- prima avrei bisogno di un altro di questi" Dico, facendole capire a cosa mi riferisco.

"Sì, però" Fa scivolare una banconota sul bancone, facendo segno al barista di riempire altri due bicchieri di- qualsiasi cosa sia. "Questi saranno gli ultimi. Non ti farò ubriacare, non hai mai bevuto prima."

Io annuisco, portando il nuovo bicchiere alla bocca e mentre mando giù il liquido, questa volta più lentamente, i miei occhi incontrano quelli di Louis, seduto dalla parte opposta del locale. Mi guarda per un paio di secondi, sembra sorridermi, ma forse sarà solo la mia impressione. Distoglie lo sguardo, poi controlla nella mia direzione una volta ancora, e ripete queste azioni una decina di volte, come se io non mi accorgessi che mi sta letteralmente
controllando e sgridando con lo sguardo.

Quando sono io a tirare fuori una banconota e mostrarla al barista, mi diverto da impazzire ad osservare la sua espressione farsi dura, il modo in cui le sue labbra si pressano in una linea sottile quando ordino un altro bicchiere e lo porto alle labbra, é la conferma di ciò che pensavo. Divertente.

"Hey, non esagerare." La bionda finge di assumere un'espressione severa, ma il sorriso nascosto agli angoli delle sue labbra la tradisce e un attimo dopo scoppiamo a ridere insieme, quasi stessimo pensando entrambe ad un'unica cosa. Non resiste dall'ordinare un altro bicchiere, giusto per restare al passo con me che inizio a sentire il mio cervello pensare meno chiaramente ed ingranare a fatica, come se ci fosse un'insolita nebbia nella mia testa, ed é assolutamente .. piacevole.