Sono troppo sveglia per poter dormire quindi scrivo (^o^)
T/N POV
Ero seduta con Soichiro in braccio, stavo provando a farlo parlare. Da quando eravamo tornati dal dottore tre giorni fa non avevo smesso un secondo di ripetergli la fatilica parola: "mamma". La febbre gli era passata quasi del tutto ed era tornato pinpante come non mai girando e gattonado per casa con la forza di un'uragano arrabbiato. Fuori aveva iniziato a nevicare creando un'atmosfera più natalizia. Mi sdaraiai sul pavimento portando Soichiro sopra la mia faccia alzandolo e abbassandola con le braccia. Tutte le volte che lo avvicinavo a me, gli facevo una faccia buffa che lo faceva scoppiare a ridere. Poco distante da noi c'era la mia amata stufa che mi riscaldava nelle notti tempestose e che non mi aveva mai lasciato al gelo. Spesso mi sedevo davanti al caminetto con Soichiro tra le gambe e ci fermavano ad osservare le fiamme muoversi. La stufa stava emettendo dei leggeri scoppiettii che rendevano l'atmosfera giocosa della stanza ancora più piacevole. Africa era accasciata davanti alla stufa e stava facendo le fusa. Era perfetto. Era tutto perfetto, lasciai un bacio al mio bambino per poi appoggiarlo con delicatezza vicino alla gatta alla quale aveva subito iniziato a fare i dispetti per giocarci insieme. Posai lo sgurdo sulle fantastiche calze che indossavo erano delle calze blu con delle stampe di babbo natale sopra. Avevo un'innata passione per le calze di quel tipo tanto che ne avevo quasi una collezione. Il verde della stanza era quasi un contrasto con il bianco che si trovava all'estero dell'abitazione, come sempre non ero potuta resistere alle piante e la casa ne era cosparsa stessa sorte era toccata con i libri che invadevano quasi tutte le stanze. Lesciai cadere lo sgurdo sulle foto che avevo attaccato in soggiorno e sorrisi nel vederle tutte glitterate e pasticciate, si notava che Misa c'entrava qualcosa con le cornici multicolor che avevano. Amavo l'inverno, sentire la palle gelare, vedere la condensa uscire dalla bocca, i vestiti pesanti che si era costretti ad indossare per non morire di freddo, le decorazioni e le luci che invadevano le strade e le case, il caminetto accesso che bruciava, il PIUMONE!! Appoggiai la schiena al appoggia piedi del divano distendendo le gambe sul tappeto colorato. Soichiro era poco distante a me e stava giocando con la pelliccia della gatta. Facendola miagolare, quando le faceva male. Il piccolo si era appoggiato con le mani per terra e poco a poco si stava alzando sulle gambe, lo osservai imbambolata per un po' non capendo bene quello che stava succedendo. O DEO STA PER CAMMINARE! I SUOI PRIMI PASSI! Mi ero alzata di colpo guardando quelle due bozze rosse osservare le sue gambe minute che si erano ormai alzate. Provai a fare un paio di passi nella direzione del bimbo ma caddi a terra come una stupida guardandolo con stupore. Ma avvertirmi prima di fare ste cose? Non ero pronta psicologicicamente per questo! Cercai di rialzarmi afferrando una telecamera iniziando a fare un filmato della scena del mio bambino che a passi lenti stava venendo verso di me muovendo le braccia in modo buffo.
T/N:"Soichiro non morire, cammina piano"
Soichiro:"Da"
T/N:"Piano"
Soichiro stava andando avanti a piccoli passi, sentivo il cuore galoppare al mille all'ora nella mia cassa toracica. Stava camminando! Era in piedi stava palesemente muovendo le sue piccole gambe verso di me! Appoggiai sul divano la video camera aprendo successivamente le braccia per incoraggiare il mio piccolo a raggiungermi e anche per fermarlo in caso di caduta. Lo afferrai in tempo dato che aveva perso leggermente l'equilibrio rischiando di cadere. Senza aspettare altro lo sellevai sopra la mia testa iniziado a fare delle giravolte, tendolo ben saldo per il busto. Era stato incredibile, bhe essendo figlio di suo padre non c'era molto di cui stupirsi ma non potevo non sentire una forte eccitazione che mi stava trapassando il corpo. Mio figlio aveva mosso i suoi primi passi! Lo appoggiai sul palquet lasciandolo a giocare con le sue manine, era bellissimo. Sentii il campanello suonare e imprecai mentalmente, era possibile che anche in un momento importante come questo c'erano delle persone che venivano a disturbare. Corsi ad aprire la porta con un mezzo sorriso incollato sul viso, inutile dire che casa era mal messa.
....:"Ciao T/N...."
T/N:"Ciao"
Mamma1:"T/N! SCUSA SIAMO VENUTI A DISTURBARTI MA VOLEVAMO RENDERCI UTILI!"
Mamma2:"Non urlare, il bambino"
Mamma1:"Cavolo!"
T/N:"Broccolo! A ecco scusa.... È una mia abitudine"
Erano le due mamme che avevo incontrato al settimo complemese di Soichiro quando ero andata a fare un giro al parco, le due donne erano invasive e rumorose ma non mi dispiacevano come persone, avevano tutta l'aria di essere delle brave donne. L'uomo che mi aveva parlato all'inizio lo avevo conosciuto la stesso giorno al parco e da quello che avevo capito era stato mollato dalla moglie.
T/N:"Bhe entrate pure"
Mamma1:"Grazie stellina"
Ridacchiai a quel nomignolo, le due donne entrarono in casa come se nulla fosse avviandosi verso il soggiorno. Io ero rimasta davanti alla porta con quell'uomo davanti che mi guardava.
....:"Hai la maglietta sporca di succo...."
T/N:"È già"
Lui sorride per poi entrare in casa trascindaomi in cucina/soggiorno dove ci aspettavano le altre. Le avevamo ritrovate a giocare con Soichiro che stava ridendo.
Mamma1:"Comunque io sono Juri, lei è Mae e lui è
Akira. C'è una telecamera che sta registrato"
T/N:"Oh si ecco... Soichiro, stava muovendo i piedini"
Juri:"O MIO DEO MI DISPIACE SIAMO ARRIVATE IN UN MOMENTO FANTASTICO TE LO AVREMMO ROVINATO"
Mea:"Ma tu gridi sempre?"
Akira:"Bhe allora fermo la registrazione"
T/N:"Grazie"
Juri era andata in cucina a preparare qualcosa mente io e gli altri due ci eravamo seduti sul divano a parlare del più e del meno. Era piacevole averli in casa si insomma alla fine non avevo altro che gli amici nella mia vita. Ero quasi dipendente da loro e everli vicini mi faceva sentire bene. (Covid non vedi nessuno T/N super depressa.)
Juri ci avava da poco raggiunti e si era seduta vicino a me iniziando a guardare con aria ammiccante me e Akira.
Juri:"T/N da quanto tempo sei sola?"
T/N:"Quasi due anni. Un anno e sette mesi"
Mea:"Soichiro quanto ha ora?"
T/N:"11 mesi"
Juri:"E tu Akira da quanto tempo ti ha lasciato?"
Akira:"Tre anni"
Juri:"Ma è perfetto! Dovete assolutamente uscire insieme!"
Mea:"JURI!"
Sentii le guance pruciare leggermente, era un bel uomo ma non avevo mai pensato a lui come un qualcosa di più di un conoscete/amico. Non sono pronta per una relazione... Forse non sarò mai più pronta per una relazione. Mi rabbuiai leggermente tenendo il capo chino lasciando che il vociare euforico di Juri mi sovrastasse. Stava organizzando l'appuntamento di me e Akira senza nemmeno sapere se effettivamente eravamo d'accordo.
T/N:"Scusa Juri... Io non posso farlo..."
Sentii gli occhi della ragazza puntati su di me mentre uno strano silenzio si era fatto spazio nella camera.
T/N:"Non che Akira non sia bello o simpatico, anzi mi piace però... Non sono pronta... Sono rotta e non credo sia possibile aggiustarmi."
Juri:"Scusami non era mia intenzione metterti in questo stato di tristezza"
Akira:"A me invece non dispiace come idea...dato che non te la senti aspetterò ma quando sarai pronta dimmelo... Ora sarà meglio che vada a casa non voglio metterti in soggezione più del dovuto. Credo che uscire ti farebbe bene quindi potremmo fare una cosa di gruppo portando anche i nostri rispettivi figli. Buona giornata grazie per l'ospitalità"
Annui leggermente col capo per poi alzare il viso e puntare i miei occhi nei suoi verde chiaro. Il suo odore di dopobarba mi invase le narici lasciandomi sulla pelle una piacevole sensazione. Era bello ma non potevo fare a meno di pensare a Light, lo so che il fatto che lui fosse stato mio marito non doveva essere un freno per andare avanti ma.... Io ero ancora innamorata di lui.Heyy:3
Akira⬆️
Spero non ci siano troppi orrori ortografici se ne trovate qualcuno indicatemeli grazie mille!
COMUNQUE SIAMO QUASI ALLA FINE! Lo so non ve lo aspettavate eppure si è così...
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La tempesta nei tuoi occhi Kira x Reader
FanficEd eccoci giunti alla conclusione del racconto con l'ultimo capitolo, questo libro lo dedico a tutte quelle persone che come me sono stete male nel sapere della morte del famigerato Light Yagami. La protagonista dovrà quindi affrontare il lutto leg...