Capitolo 6: 'cause we all need a reason, a reason just to stay

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Ho passato la notte insonne tra le lacrime, le urla soffocate dal cuscino, mi sono addirittura presa a schiaffi e strappata i capelli da sola. Per la prima volta ho avuto degli attacchi di panico e sono stata malissimo, senza poter parlare con nessuno. Come avrei potuto spiegarlo? Ho bisogno di Chelsey, mi serve un'amica con la quale confidarmi o usciró pazza. Ho guardato l'alba sorgere dalla finestra pensando a tutto quello che mi era appena successo, non riuscivo a spiegarmi il perché. Il mio stomaco é chiuso, mi viene da vomitare cosí corro in bagno, ma era un falso allarme. Perché sto permettendo agli altri di farmi sentire cosí male? Perché devo avere bisogno per forza di qualcuno affianco a me per ritenermi davvero felice?

Decido di farmi una doccia, magari il suono dell'acqua mi calmerá un po'. Resto in bagno per circa un'ora, mi vesto e preparo senza fretta, poi scendo in cucina dove trovo un'altra sorpresa inaspettata e certamente poco gradita: Richard che sta parlando con i miei genitori.

<<Ah, eccola la dormigliona! Alla buon'ora!>> esclama mia madre con un sorriso enorme.

<<Buongiorno! Ciao amore.>> dico dando un bacio a Richard.

Lui mi tiene vicina a sé e mi chiede se sono pronta. Non lo sono, ma non posso fare a meno di annuire.

<<Tom, Margareth, abbiamo un annuncio da farvi. Ieri sera ho chiesto a Natalie di sposarmi e lei ha detto di si.>>

Rieccole, le pugnalate. Le sento ancora piú forti questa volta, i miei occhi si riempiono di lacrime ma non posso assolutamente permettermi di piangere, non dopo che ho passato un'ora a truccarmi per nascondere le occhiaie e gli occhi stanchi. Mio padre ha lo sguardo fiero, si alza in piedi e stringe la mano a Richard.

<<I miei piú sentiti auguri ragazzi, complimenti. Natalie mi aveva accennato alla relazione con te, ed io sono entusiasta di avere un uomo cosí al fianco di mia figlia. Non potrebbe davvero avere di meglio, quindi trattala bene. Vi aiuteremo ad organizzare il matrimonio, dev'essere tutto perfetto.>> la sua voce é espressiva, il suo sguardo é felice, come se avesse finalmente raggiunto un altro obiettivo.

<<A proposito, avete giá scelto una data per il matrimonio?>> chiede mia madre.

Richard sta per parlare, ma lo interrompo subito.

<<Il 15 di agosto, tra quasi un anno.>> faccio io guardandolo negli occhi.

Richard rimane interdetto, é evidente che non se lo aspettava, ma non permetteró anche a lui di decidere tutto della mia vita. Del resto é la MIA vita e la protagonista sono io, non gli altri.

<<Come mai cosí lontano? Riuscirete ad aspettare?>> continua lei con sguardo tenero.

<<Certo mamma, ci vuole tanto tempo per organizzare qualcosa di grande. Inoltre, voglio assicurarmi che la nostra relazione possa sopravvivere a tanti problemi e difficoltá, siccome stiamo insieme da poco voglio conoscerlo meglio.>> concludo io con fermezza.

Noto che le sue mani si chiudono a pugno, la cosa non mi piace. Dopo aver salutato i miei genitori io e lui usciamo. Inizio a camminare nervosa, ma lui é piú veloce di me e riesce a tenere il passo raggiungendomi, per poi fermarmi.

<<Si puó sapere cosa ti prende? Un anno? Io non voglio aspettare cosí tanto, ti voglio sposare subito. Per me possiamo farlo anche tra un mese, giusto il tempo necessario per preparare qualcosa.>> la sua voce ora trema, non riesco a decifrare la sua espressione. Non so se sta per piangere o incazzarsi di brutto.

La ragazza dai capelli neriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora