Mi sento esausta, dopo questo tutto sará finito. Mi sveglio in tempo, mentre mi sto preparando ho in mente soltanto pensieri negativi; la mia famiglia non sará piú la stessa dopo oggi, mi si spezza il cuore. Mai avrei immaginato che la vita ci avrebbe condotto a questo, é un qualcosa che non puoi prevedere ma soltanto combattere. Ed io ho cercato di fare il mio meglio, ho resistito. Forse non é stato abbastanza, forse avrei dovuto accorgermene prima invece di pensare soltanto a me stessa. Lo ammetto, ho tante colpe; sono stata egoista, viziata, ho giudicato troppo gli altri e cosa ho imparato? Ho diffuso solo un'immagine sbagliata della mia persona, perché questo ho sempre rappresentato. Dovremmo cercare di essere tutti persone migliori, imparare dai nostri sbagli e soprattutto accettare che qualcosa andrá sempre male nella nostra vita, ma quel qualcosa non é tutto. Gli ostacoli fanno parte di noi, degli eventi che ci circondano, di quello che dobbiamo affrontare; si possono superare tutte le paure se ci impegniamo, se davvero ci crediamo. Non vado fiera di tutto quello che ho detto nella mia vita, sono stata spocchiosa e me ne vergogno, nessuna scusa sará mai abbastanza per giustificarmi. Scendo giú in cucina, i miei genitori stanno facendo colazione. Probabilmente sará l'ultima volta che siamo tutti insieme in questa casa, per chissá quanto.
Li guardo, e mi rivedo in loro; sono tutto quello che ho avuto di piú vicino, coloro che mi hanno sempre amata incondizionatamente. Spero che un giorno tutto ritorni come prima.
<<Buongiorno.>> li saluto con un velo di tristezza.
Mamma mi abbraccia, vorrei piangere tra le sue braccia ma cerco di darmi un contegno, non voglio appesantirli ulteriormente.
<<Dormito bene?>> mi chiede accarezzandomi il viso.
<<Piú o meno.>> accenno un sorriso per non farla preoccupare, avrá giá tanti pensieri per la testa.
Vado ad abbracciare anche papá, lui sembra quello meno spaventato; sapevo che fosse un uomo forte, lo sta dimostrando anche oggi nonostante quello che lo aspetta.
Mangiamo, poi ci dirigiamo verso la Crown Court. Brian mi sta aspettando lí, troviamo anche la detective e altri ufficiali, oggi la corte é molto piú affollata della volta scorsa, mio padre é conosciuto ovunque a Londra e la notizia si é sparsa parecchio in giro.
Saluto Brian con un bacio, sono felice di vederlo; lui é la mia unica fonte di sicurezza in tutte queste incertezze. Lui mi tiene vicina a sé, mi sorride.
<<Sei pronta?>> mi chiede, guardarlo mi rassicura.
<<Non lo saró mai per questo.>> rispondo sospirando.
Arriva il giudice, solita trafila. Gli avvocati iniziano a parlare, vengono esposte le prove e finalmente arriva il momento atteso, il giudice rivela il suo verdetto.
<<Tom Smith, date le circostanze e le prove fornite lei é accusato di collaborazione con organizzazione criminale e riciclaggio di denaro. Come si dichiara in merito?>>
Mi manca per un attimo il respiro.
<<Colpevole, vostro onore.>>
<<La pena che riceverá per i reati commessi sará l'incarcerazione per due anni, la sua collaborazione ha influito nella riduzione della sentenza, e avrá inizio da oggi. Il caso é chiuso.>>
Sentire quelle parole é stato come ricevere un pugno nello stomaco. Due anni, due lunghi anni. Mia madre sta piangendo, papá chiude gli occhi accettando passivamente. Corro verso di lui mentre le guardie stanno per portarlo via, voglio abbracciarlo un'ultima volta.
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La ragazza dai capelli neri
ChickLitNatalie é una ragazza appartenente ad una famiglia ricca, che attraverserá un periodo di profonda riflessione sul suo stile di vita grazie ad un incontro speciale.