Capitolo 12: I'll be alright, I know

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La festa post-laurea andó bene, tutti si divertirono anche troppo. Venne organizzata in una villa enorme appartenente ad uno dei colleghi, c'era alcool a fiumi, musica a tutto volume. Brian e Laura andarono insieme, volevano dimenticarsi per qualche ora quello che era appena accaduto. Non potevano immaginare quello che sarebbe successo di lí a poco. Iniziarono a bere fino ad ubriacarsi perdutamente. Ci furono balli di gruppo, giochi come "Obbligo o veritá", karaoke, scommesse, il sesso si percepiva nell'aria, nessuna rissa.

Ad un certo punto Laura si sentí male, inizió a vomitare senza riuscire a controllarsi; inizialmente tutti pensarono che fosse un effetto di tutto quello che aveva bevuto, ma quando arrivó a vomitare anche sangue capirono che la situazione era grave cosí chiamarono un'ambulanza; per fortuna Brian reggeva l'alcool abbastanza bene, era brillo ma non completamente devastato. La portarono all'ospedale piú vicino, Brian dovette rimanere nella sala d'attesa.

L'unica cosa che riuscí a fare era chiamare i genitori.

<<Brian! Come sta andando la serata?>> disse Arnold.

<<Papá, sono in ospedale. Laura si é sentita male durante la festa.>> disse Brian preoccupato.

<<Oh mio Dio, mi dispiace tantissimo. Non é niente di grave, vero? Vuoi che veniamo lí?>>

<<Non vi scomodate, ti scrivo io appena i medici mi dicono di piú. Spero non sia nulla.>>

<<Va bene, noi ti aspettiamo svegli allora.>>

<<Grazie papá, ti voglio bene. Salutami la mamma.>>

<<Anche noi te ne vogliamo, figliolo.>>

Passarono due ore, due lunghissime ore. Brian si sentiva stanco, aveva la testa che gli girava ma non gli importava, sarebbe rimasto in quella sala d'attesa anche tutta la notte se fosse stato necessario. Ad un tratto venne un medico nella sua direzione e lui scattó subito in piedi.

<<Dottore mi dica che sta bene, per favore.>>

Il dottore gli sorrise.

<<Sta bene. Le abbiamo dovuto fare una lavanda gastrica e ora va molto meglio. Peró c'é dell'altro.>>

Deglutí, pronto ad aspettarsi il peggio.

<<La signorina Laura ha avuto un'aborto spontaneo. Ci dispiace molto. Ora se vuole puó vederla.>>

Aborto, quella notizia lo spiazzó. Non sapeva nemmeno che fosse incinta, quasi non ci credeva. Seguí il medico nella sua stanza e poi vennero lasciati da soli per parlare.

Lei era nel letto, la faccia stanca, gli occhi rossi dal pianto, lui non riusciva a vederla in questo stato senza poter fare nulla per farla stare meglio.

<<Brian, per favore non odiarmi.>>

Lui la bació delicatamente.

<<Ti amo, come potrei odiarti?>> rispose accarezzandole il viso.

<<Non sapevo di essere incinta. Il mio ciclo era leggermente in ritardo ma é sempre stato irregolare, non ci avevo pensato minimamente. Sono stata drogata, qualcuno ha messo qualcosa nel mio bicchiere alla festa, me l'hanno detto prima.>>

Una carrellata di notizie brutte di fila, poteva andare peggio di cosí quella serata? Brian era furioso per lei, non aveva pace da mesi, voleva immediatamente trovare il colpevole.

La ragazza dai capelli neriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora