Capitolo 19: I know you'll find your own way...

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...when I'm not with you, tonight.

La serata finisce in fretta, tutto finalmente inizia ad avere senso. Sono sempre stata convinta di vivere una vita perfetta ma mi sbagliavo. Torno a casa, per fortuna i miei genitori sono ancora svegli.

Ricevo una telefonata, é Taylor.

<<Buonasera detective, stavo aspettando proprio lei.>> la saluto nervosa.

<<Ciao Natalie. Sei a casa?>>

<<Sono appena tornata, sí.>>

<<Okay, ascoltami bene. Abbiamo appena finito l'interrogatorio con Richard, stanno arrivando delle volanti della polizia a casa tua. Faranno la guardia a casa vostra fino a domani, non possiamo correre il rischio che riceviate visite a sorpresa. Se William Johnson viene a scoprire che ci sei tu dietro, la vostra famiglia corre un grave rischio. Non lasciate la casa finché non vi avvisiamo noi che é sicuro farlo. Siamo intesi?>> sembra molto seria, mi viene una paura assurda.

<<Assolutamente sí. Lo comunico subito ai miei. Com'é andata con Richard?>> nonostante la paura, sono molto curiosa.

<<Sorprendentemente bene. Non ha opposto resistenza, ci ha detto tutto quello che volevamo sapere. Domani é il giorno in cui inizia la nostra operazione, verificheremo se tutti i dettagli forniti da lui sono veritieri. Suo padre dovrebbe trovarsi lí, quindi se tutto va come dovrebbe andare sará arrestato anche lui.>>

Sentire queste parole é come passare del ghiaccio sulla fronte calda in una giornata d'estate.

<<Quindi lui...lui ora é giá in prigione?>> l'idea di lui chiuso in una stanza mi solleva e rattrista ugualmente.

<<É in arresto preventivo, fino al processo. Lí poi decideranno quale condanna attribuirgli. Mi raccomando, ricorda a tuo padre di chiamare il suo avvocato.>>

Parlare con lei mi fa sempre venire i brividi, mi sento molto in soggezione anche se siamo solo al telefono.

<<Lo faró. Ce l'abbiamo fatta, detective.>> ammetto sorridendo.

<<É soprattutto merito tuo. Devi essere fiera di te stessa.>> mi dice, anche lei sembra fiera del lavoro svolto.

<<Allora attendo sue notizie per il processo, giusto?>>

<<Esatto. Ci sentiamo presto. E chiamami se succese qualsiasi cosa.>>

<<Certo. Grazie detective, buona serata.>>

<<Grazie a te.>>

Perché non riesco a sentire la soddisfazione che dovrei provare? Mi sento come se avessi rovinato tutto nonostante Richard non ha fatto altro che complicarmi la vita, costringermi a compiere azioni orribili, controllarmi in ogni attimo; é una persona tossica, non dovrei essere dispiaciuta per lui. Non era una relazione sana e non lo sarebbe mai stata. Eppure quello sguardo l'ultima volta che l'ho visto mi ha trasmesso qualcosa; forse mi ama davvero, a modo suo. Spero solo che capisca di avere sbagliato, e che qualsiasi punizione riceverá non sará mai abbastanza per tutte le vite stroncate. Era cominciata cosí bene tra me e lui, in un certo senso mi fa male pensare a come sia finita; non l'ho mai potuto amare come lui voleva, semplicemente perché non era la persona giusta per me. Non sará mai piú quello giusto per nessuno, vivrá una vita rinchiuso a rimuginare su ció che ha fatto. É un destino triste, forse in questi casi sarebbe meglio la pena di morte.

La ragazza dai capelli neriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora