Due anni prima...
Era uno dei giorni piú attesi da Brian e i suoi genitori, il giorno della sua laurea. Aveva lavorato sodo per trovarsi dov'era, i suoi erano molto felici, appagati, fieri del proprio figlio per un traguardo cosí grande. Non sarebbe stato il primo o l'ultimo a raggiungerlo ma era fondamentale che lo facesse, che provasse a dare una svolta alla sua vita, che fosse un passo piú vicino al realizzare i suoi sogni. Lo avevano sempre sostenuto in qualsiasi momento, specie quando si demoralizzava per un esame particolarmente difficile; non ha mai mollato, era proprio questo il motivo piú grande di vanto. Brian entró in cucina, piú nervoso del solito, le mani gli tremavano e non riusciva a fermarsi un attimo.
<<Il peggio é passato, stai tranquillo.>> disse Arnold, il padre.
Nella sua testa circolavano troppi pensieri, uno piú diverso dall'altro. Sapeva che tutti i suoi colleghi sarebbero stati con lui, che la serata si sarebbe conclusa con la festa piú indimenticabile di tutte, e che dal giorno dopo tutto sarebbe cambiato. Era proprio quello che lo rendeva nervoso, avrebbe trovato il coraggio di fare ció che aveva sempre desiderato? Ció nonostante era grato per avere sua madre e suo padre accanto, senza di loro non ci sarebbe riuscito.
<<Grazie papá. Grazie anche a te, mamma. Siete stati la mia roccia.>> disse per poi abbracciarli.
<<Siamo fieri di te, sei un ragazzo meraviglioso. Se solo avessi meno tatuaggi poi, saresti perfetto!>> scherzó Therese, la madre.
<<Mi dispiace deluderti, ma ne faró altri.>> rispose facendole l'occhiolino.
Aveva lo stomaco chiuso per cui decise di non mangiare, aveva paura di vomitare tutto per l'ansia. Nella chat di gruppo del suo corso tutti provavano le stesse emozioni quindi decisero di incontrarsi un'oretta prima per sostenersi a vicenda, i suoi genitori lo avrebbero raggiunto in tempo per assistere alla cerimonia. Arrivati al campus iniziarono a parlare per scaricare la tensione, facendo anche giochi stupidi per distrarsi.
<<Allora, siete pronti per stasera? Voglio ubriacarmi parecchio e scoparmi qualche pollastrella se riesco.>> dice Johnny, uno dei suoi amici.
<<Ci puoi contare. Mi uniró a te sull'ubriacarmi, ne ho proprio bisogno.>> rispose Brian pensando a ció che sarebbe successo.
<<Quindi niente scopare? Ti sei rammollito?>> chiese Johnny ridendo.
<<Lo sai che mi sto vedendo con Laura, quindi al massimo staró con lei. L'ho invitata.>>
Laura, sua stessa etá, la conosceva da quando era piccolo. É stata una delle sue piú care amiche di infanzia e sono sempre stati ottimi amici, finché non si sono innamorati l'uno dell'altra. Lei lo amava da sempre, lui ci mise piú del solito per rendersi conto dei suoi sentimenti; che sia stato per l'abitudine di vederla sempre o perché con lei poteva parlare e confidarsi su tutto, finirono per baciarsi un anno prima e da lí inizió la loro storia. Lei era molto provata dalla sua relazione precedente, aveva avuto a che fare con un ragazzo mentalmente instabile, possessivo e violento: il suo nome era Richard. La loro relazione inizió in modo piuttosto normale, lui cercó di impressionarla con regali, cene romantiche, giri nelle sue auto di lusso e viaggi in giro per il mondo. Era il ragazzo perfetto, bello, fisico invidiabile, carismatico e sicuro di sé. Tra le tante ragazze che conosceva aveva scelto proprio lei, la classica persona semplice che normalmente non sarebbe mai piaciuta a tipi del genere. E ci finí proprio perché aveva creduto di non potere avere nessun futuro con Brian, sebbene nessuno dei due si era ancora dichiarato; aveva paura di fare il primo passo, risultare ridicola, ricevere un rifiuto e perderlo, il solo pensiero la torturava. Purtroppo colui che finí per torturarla fu proprio Richard. Dopo circa 6 mesi di relazione perfetta le chiese di sposarlo; lei era riluttante, nonostante le cose andassero a gonfie vele non voleva correre, sentiva troppa pressione addosso. Inoltre non conosceva la sua famiglia e sapeva davvero poco di lui, per cui rifiutó e gli propose invece di andare a convivere prima. Lui non reagí particolarmente bene, dicendole che avrebbero potuto vivere insieme soltanto dopo il matrimonio. Laura non riusciva a capirne il motivo di tanta esagerazione, perché correre? Avevano una vita davanti, sarebbero sicuramente riusciti a conoscersi meglio e lei avrebbe avuto la prova che voleva diventare sua moglie, ma questo a lui non bastava; voleva assicurarsi che lei fosse sua, per sempre.
STAI LEGGENDO
La ragazza dai capelli neri
أدب نسائيNatalie é una ragazza appartenente ad una famiglia ricca, che attraverserá un periodo di profonda riflessione sul suo stile di vita grazie ad un incontro speciale.