Parlarne con i miei genitori é stata una liberazione, so che in questo modo i nostri rapporti si sono incrinati ma non m'importa, avevo bisogno di fargli sapere come la pensavo. Quello che ho sempre sbagliato nella mia vita é stato tacere, acconsentire a tutto, e lo facevo perché avevo troppa paura di perdere ció a cui tenevo. Ma a cosa tenevo davvero, beni materiali? Continuo a provare paura, paura di fare una vita normale, paura di non riuscire ad adattarmi. Devo essere forte, sono sicura che con le persone giuste al mio fianco sará possibile.Dopo la doccia rivedo i miei genitori, sono ancora in cucina a parlare.
<<Mamma, papá, io vado. Avrete mie notizie presto.>>
Loro annuiscono.
<<Qualsiasi cosa succederá, sappi che ti vogliamo bene. É importante che lo tieni a mente.>> dice mamma.
Avevo proprio bisogno di sentirmelo dire, corro verso di loro e li abbraccio piú forte che posso.
<<Ve ne voglio tanto anche io.>> li saluto per poi andare via.
Chiamo un taxi e raggiungo casa di Brian, sperando di trovarlo. Appena mi ritrovo davanti alla sua borta busso freneticamente, sto tremando dalla testa ai piedi. Mi apre poco dopo, ancora in pigiama. Rivederlo é proprio una ventata d'aria fresca. Scappo subito dentro e chiudo la porta, poi lo trascino nella sua stanza.
<<Natalie, va tutto bene?>>
Inizio a piangere, oramai sono un tutt'uno con le lacrime, non so fare di meglio. Mi getto tra le sue braccia, risentire quel calore familiare mi conforta.
<<Richard é un mostro, un mostro.>> gli dico cercando di mantenere il volume della mia voce super basso.
Lui scioglie l'abbraccio e mi prende la faccia tra le sue mani, delicatamente.
<<Cosa ti ha fatto?>>
Continuo a piangere, non ho il coraggio di parlare.
<<Per favore, dimmelo, mi stai facendo preoccupare.>>
<<Va bene. Mi ha fatto uccidere una persona.>>
Sentirmi pronunciare quelle parole lo turba, si allontana per un attimo da me.
<<Il prossimo cadavere sará lui, te lo giuro.>> le sue parole sono piene di rabbia, ha i pugni chiusi.
<<Dobbiamo andare alla polizia, immediatamente.>>
Inizia a vestirsi, io peró lo fermo un attimo.
<<Ti prego, aspetta. Ho bisogno di staccare con la mente, sento che sto impazzendo. Voglio solo passare una bella giornata con te, non chiedo altro.>> gli dico con la voce che mi trema.
<<E lo faremo. Sará una bella giornata, vedrai. Prima peró devi parlare con la polizia, ti sentirai molto meglio dopo aver confessato. Stai tranquilla, non ti succederá nulla.>>
Subito dopo mi bacia, mi era mancato cosí tanto. Le sue labbra sulle mie sono come una cura, una cura a tutti i mali. Mi stringe forte a lui ed io mi sento protetta, al sicuro.
<<Okay, andiamo.>>
Usciamo quasi subito di casa, raggiungendo Scotland Yard. Dopo tutti i controlli del metal detector chiedo di parlare con la detective, ci fanno aspettare in sala d'attesa. Lei si presenta dopo circa venti minuti, stavo perdendo le speranze. É sorpresa di vederci insieme.
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La ragazza dai capelli neri
Chick-LitNatalie é una ragazza appartenente ad una famiglia ricca, che attraverserá un periodo di profonda riflessione sul suo stile di vita grazie ad un incontro speciale.