Capitolo 1: hey you, don't talk to me.

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Ho sempre odiato I pomeriggi d'autunno, quelli in cui devi stare rinchiusa a casa per colpa della pioggia che ti impedisce di fare ogni cosa. Vorrei il sole adesso, vorrei la mia amica Chelsey affianco a me che sorride e mi racconta della sua giornata trascorsa a fare shopping.

Sono Natalie, ho 19 anni e la mia vita é perfetta.

Beh, quasi perfetta.

Non ho mai avuto molti problemi, sono fortunata ad essere nata in una famiglia ricca che mi ha consentito di frequentare le scuole migliori, ho tanti amici e tutto ció che voglio.

Eppure, spesso tutto questo non mi basta. Non riesco a capire come mai molti miei coetanei riescono ad essere felici con molto meno, e di sicuro non mi bevo la storiella del "i soldi non fanno la felicitá" perché tutti sappiamo benissimo che é una menzogna. Avanti, chi non sarebbe felice in una villa di lusso? Chi non gioirebbe sapendo di poter viaggiare quanto vuole, comprare ció che vuole? Non ci credo neanche per un secondo che le persone sono contente cosí, che si accontentano soltanto, questa per me é giá una sconfitta a livello personale. Del resto, anche l'ipocrisia della gente non apprezzo, specie quella in cui le persone di un certo rango vengono sempre criticate per non fare abbastanza, ma se loro non devono dimostrare niente a nessuno perché mai dovrei farlo io? Se loro non vogliono fare del bene al prossimo, perché tocca a me? Per la cronaca, a me piacerebbe lasciare il mio segno nel mondo, un ricordo, una traccia. E se I soldi sono il mio unico mezzo per raggiungere il mio obiettivo, allora cosí sia.

In ogni caso, sento una forte pressione su di me. Nella mia famiglia per generazioni si é mantenuto un certo standard, seguite delle regole, data una certa impressione al pubblico; il nostro cognome doveva rappresentare un qualcosa di potente, rispettato, perfetto. Una famiglia unita che si ama, tanti amici, soldi, lusso sfrenato, qualcosa da invidiare per il resto del mondo. Mi hanno sempre detto che prima o poi toccherá a me gestire le redini dell'azienda di famiglia, e per continuare a dare quella buona immagine avrei dovuto avere un uomo al mio fianco, perché una donna da sola non puó essere vista di buon occhio. Non ho mai dubitato delle parole dei miei genitori, ma al contempo non sono mai riuscita ad innamorarmi di nessuno.

Mi guardo allo specchio pettinando I miei lunghi capelli neri, e sorrido; ho sempre apprezzato il mio aspetto, devo dire che ho un fisico niente male, molti ragazzi che hanno avuto il permesso di entrarci in confidenza sono rimasti sempre soddisfatti. Nonostante abbia avuto tante occasioni nessuno mi é rimasto impresso, lasciandomi quasi un'ossessione addosso. Non riesco a smettere di cercare un ragazzo, mi sono capitati solo incontri di un paio d'ore. Voglio dire, cosa avró mai di sbagliato? Perché tutti riescono a trovare la persona giusta e io sono ancora alla ricerca? I miei genitori stanno insistendo per farmi sposare e vorrebbero un ragazzo di buona famiglia; a dire il vero c'é qualcuno che mi viene dietro, ma non mi piace molto. Il ragazzo si chiama Richard, 30 anni, ha I capelli castani e ricci, alto, occhi azzurri; ha molte pretendenti, peró é determinato a conquistarmi. É una persona dolcissima, piena di gentilezza e sinceritá peró qualcosa in lui non mi ha preso del tutto.

Sin da quando ero piccola ho sempre amato le storie d'amore fiabesche, quelle in cui tutto é perfetto e non ci sono problemi. Quelle storie in cui scocca la scintilla tra I due protagonisti e sanno sin dal primo momento che saranno destinati ad amarsi per sempre. Crescendo ovviamente non ho potuto fare a meno di conoscere la triste realtá, di capire che niente é facile in ambito sentimentale e che i soldi purtroppo possono comprare tutto ma non quella scintilla.

Non ho mai smesso peró di aspettarla perché una parte di me é convinta che esiste, e che prima o poi sará il mio turno. Sospiro per un attimo e scelgo I vestiti migliori da indossare, per poi prendere il mio ombrello preferito ed uscire nonostante il cattivo tempo, del resto qui a Londra piove sempre. Ho proprio voglia di un caffé.

La ragazza dai capelli neriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora