L'agente mi chiede di aspettare e un altro mi fa fare i controlli necessari per passare. Due minuti dopo arriva una donna non in uniforme, ha una giacca color avio abbinata ai pantaloni dello stesso colore, una camicetta nera di sotto e dei tacchi semplici neri. Mi sento piú bassa del solito vicino a lei, con i tacchi é alta quasi quanto Richard. Ha un viso autoritario nonostante l'evidente giovane etá, non avrá piú di trentacinque anni; davanti a lei mi sento in soggezione, spero di riuscire a dire tutto.
<<Salve, detective Taylor Moore. Prego, mi segua.>> dice mentre mi stringe la mano.
Anche la sua presa é salda, decisa. Ha le mani molto morbide. Mi conduce nel suo ufficio, per qualche motivo pensavo saremmo andate in un'altra stanza ma preferisco che sia cosí. L'ufficio sembra un bel posto in cui lavorare, ha una scrivania con un pc e diverse cartelle, dietro vi é un archivio pieno di file.
Prende posto dietro la scrivania e io mi siedo davanti a lei.
<<Come si chiama, signorina?>>
Che stupida, non mi sono neanche presentata.
<<Natalie Smith.>>
Mi fa un po' di paura a guardarla negli occhi. Sembra proprio lo sguardo di chi ha avuto a che fare con tanti idioti come me.
<<Il mio collega mi ha riferito che lei ha intenzione di parlare di un assassinio, vero?>>
<<Beh, piú o meno. Sto cercando di incastrare il mio fidanzato, mi ha di recente detto che lavora in un'organizzazione criminale gestita dal padre.>>
Sul suo volto compare un mezzo sorrido.
<<Ci vuole coraggio per qualcosa del genere.>> la sua risposta fa sorridere anche me, mi da forza.
<<Il problema detective é che pure la mia famiglia é coinvolta. Le spiego, il padre di Robert mio padre hanno stretto un accordo commerciale...>>
<<Robert? Qual é il suo cognome?>> dice interrompendomi.
<<...Johnson.>> faccio per poi deglutire.
Le si illumina lo sguardo.
<<Continua, per favore.>> ora ho la sua massima attenzione.
<<L'azienda di mio padre ha avuto un leggero declino ultimamente, lui stava cercando di risollevarla in tutti i modi possibili. Poi ha conosciuto William, inizialmente gli ha donato tanti soldi, ma ha iniziato a chiedergli alcuni favori, ad esempio che gli cedesse un paio di stabili per i suoi affari. Credo che mio padre sappia di avere a che fare con un mafioso ma non l'ho saputo da lui, bensí da Richard.>>
<<E l'omicidio?>>
<<Ieri ho cercato di registrarlo mentre gli chiedevo se potevo fare parte di questo, sa per raccogliere prove. Poi gliel'ho chiesto se lui ha mai ucciso e mi ha detto di si>>
Quanto vorrei che nessuno ascoltasse quello che sto per farle sentire, é cosí imbarazzante, vorrei nascondermi dalla vergogna.
<<Bene, ascoltiamolo allora.>>
<<Ehm, c'é solo un problema. Per convincerlo a parlare io...io ho dovuto fare sesso con lui.>>
Credevo che l'avrebbe fatta ridere, ma no. É estremamente professionale.
STAI LEGGENDO
La ragazza dai capelli neri
ChickLitNatalie é una ragazza appartenente ad una famiglia ricca, che attraverserá un periodo di profonda riflessione sul suo stile di vita grazie ad un incontro speciale.