Troppo Diversi // Cedric Diggory

Q U A T T R O

In questo capitolo parlo di come si fa la pozione polisucco, ma quello che leggete a riguardo non è frutto della mia fantasia.

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Fu una bella serata e, addirittura, divertente. Quella sera presero solo l'ingrediente che mancava: le sanguisughe.

Fu più impegnativo di quanto pensasse, non solo perché gli altri compagni di corso gli avevano preso le loro ma, anche, per quello che era successo a Cedric. Sotto suggerimento della McGranitt, erano andati al Lago Nero a prenderle e lui, mentre ritirava la rete che avevate tirato per catturarle, era scivolato ed era finito in acqua. "Forse era meglio se usavamo la magia per catturarle"  aveva detto mentre lanciava un incantesimo per asciugarsi.

...

"Potter è un raccomandato del cazzo. Ecco che cos'è!" esclamò Draco.

Quel pomeriggio si tenne la prima partita di quidditch dell'anno contro Grifondoro. Harry Potter aveva preso il boccino, facendo vincere la sua casa. Tutti si chiedevano come quel ragazzo faceva a prenderlo sempre e solo lui. Da quando era arrivato ad Hogwarts, era l'unico tra tutti gli altri giocatori che riusciva ad afferrarlo. Nessuno, dal suo arrivo, era mai riuscito a prenderlo.

"Deve esserlo per forza. Maledetto Potter!" continuò il ragazzo biondo-platino.

Non capiva mai tutto questo odio. Pensò che fosse impossibile che la causa scatenante fosse stata quando Harry, al primo anno, non aveva voluto diventare amico di Draco. Era impossibile. Si può odiare una persona, ma non nel modo in cui lo faceva lui. Non è normale deridere di lui, insultarlo o comunque attaccar briga ogni volta che si può, solo perché non aveva accettato la sua amicizia. Se lo avesse fatto? Se fossero diventati amici? Se fossero diventati amici e Harry fosse comunque diventato Grifondoro, Draco avrebbe accettato di essere amico suo?

Erano sei anni che questa faccenda andava avanti. Pensò che stesse durando un pochino troppo. Pensò anche che ormai, una persona normale si sarebbe già stancata di perseguitare qualcuno se poi tutti quelli insulti, non facessero effetto sulla vita di quel qualcuno. Aveva notato che con il tempo Harry aveva iniziato ad infischiarsene di quello che Draco gli diceva. Quello che non sapeva era che non gli importava più, perché sapeva che era inutile cercare di farlo smettere. Non si sarebbe fermato.

Perché se la prende solo con lui? Perché non fa così con tuti gli altri?

Lui criticava tutti coloro che non erano Serpeverde, Harry Potter era il suo preferito e questo Emily lo aveva capito, come tutta la scuola.

"Draco, calmati. Non vale la pena farsi venire un attacco di rabbia solo per un Grifondoro" commentò Pansy.

"Non sto avendo nessun attacco di rabbia!"

"Certo" ridacchiò Blaise.

"Blaise!" Draco lo guardò male.

"Okay, okay. Non stai avendo un attacco di rabbia, per Merlino!" alzò gli occhi al cielo.

"Cooomunque" Emily cambiò argomento "Stavo pensando di organizzare una festa, tanto per divertirci"

"Per Salazar! Mi hai letto nella mente!" esclamò Blaise "È dall'ultima che non bevo qualcosa che contenga alcol!" si lamentò.

"L'ultima festa che abbiamo dato è stata un paio di mesi fa a casa mia per il compleanno di Emily. Sono due mesi che non bevi?" disse Draco alzando le sopracciglia, cercando di trattenere una risata.

"Anche io non bevo da quel giorno" affermò Emily Watson "E con tutto quello che dobbiamo studiare, non c'è tempo per farlo"

Anche gli altri presenti affermarono la stessa cosa, facendo spalancare la bocca al suo amico.