V E N T I N O V E [2]

389 23 4
                                    

DRACO'S POV

In questi mesi ho cercato diversi metodi per distrarmi e non pensare a tutto quello che ho subito fino a poco tempo fa.

La settimana scorsa ho trovato un vecchio e piccolo quaderno nero in pelle sotto il mio letto. Non ho la minima idea di come ci sia finito e non so nemmeno se è veramente mio o se appartiene a qualcun altro, ma dato che l'ho trovato in camera mia, ho deciso di tenerlo.

Ho iniziato a scriverci dentro di tutto, dai miei pensieri a descrivere nei minimi dettagli che cosa faccio durante il giorno.





Finalmente sto riacquistando la pace interiore che fino ad anni fa avevo perso a causa dell'uomo che in teoria dovrei chiamare padre. Non voglio stare qua a scrivere tutto quello che ho subito a causa sua, perché, caro quadernetto, se sei stato sotto il mio letto tutti questi anni, penso che tu lo sappia già.

Devo ringraziare il mio ragazzo, Harry Potter, che mi ha sempre aiutato nonostante io lo abbia trattato male troppe volte da quando ci conosciamo.


Avresti dovuto vedere la felicità nel mio viso quando il Signore Oscuro è stato sconfitto quasi due anni fa. È stato come se un grande masso che portavo sulle spalle da tutta la vita fosse sparito, facendomi sentire leggero e libero come una piuma.

Nonostante questo, c'è stato un evento che mi ha distrutto e ancora oggi mi chiedo come io stia riuscendo ad andare avanti.







"Forza, Draco" mi dico cercando di non piangere "Ce la puoi fare" devo sfogarmi in qualche modo. Devo essere felice al cento per cento.

Sento una mano accarezzarmi la schiena "Ce la puoi fare, ne sono sicuro" mi bacia delicatamente su una guancia. Gli sorrido "Non mi alzo da questo letto finché non avrei finito. Voglio che tu sappia che sarò sempre al tuo fianco, anche in occasioni come queste" continua Harry cercando di rassicurarmi.

Ma veramente ho avuto il coraggio di trattarlo di merda ai tempi di Hogwarts?








Caro quadernetto, poco più di un anno prima che la battaglia iniziasse, mio padre catturò sia me che Emily Watson, la mia migliore amica, a causa delle scelte che abbiamo preso. Ci hanno torturato, ma la persona che ha sofferto maggiormente è stata lei.

Tre giorni dopo la nostra cattura, sono stato portato via dai sottrerai della mia stessa casa e portato fuori. Non ho saputo mai i dettagli di quello che le è successo da quando io me ne sono andato, ma so per certo che è in quel luogo che è stata uccisa. Non so come. Era già debole di suo, quindi non mi stupisco della fine che ha fatto.

Mi manca il respiro solo a pensarci.


L'intento di mio padre era quello di uccidere anche me, ma è successo tutt'altro.


La decisione difficile che ho dovuto prendere è stata scegliere da quale parte stare, nonostante, a causa di tutto quello che ho vissuto, è stato sempre ben chiaro che cosa avrei scelto un giorno.



"Non ce la faccio" sospiro amaramente mentre appoggio la schiena contro sponda del mio letto.

"Dimmelo a voce" mi dice dolcemente il ragazzo di fianco "Poi, quando sarai pronto, lo trascriverai"

Giro la testa verso di lui e gli sorrido debolmente "Non ti merito" riporto lo sguardo sul quadernetto "Non so, te l'ho già detto tante volte..."

"E quindi?" domanda divertito "Se farlo altre cento volte ti aiuterà, io sarò felice di ascoltarti"

"No" dico improvvisamente mentre afferro la penna "Ora sono pronto" concludo con fermezza.



Ho passato un anno rinchiuso in casa mia, perché non potevo ritornare a Hogwarts, non solo perché mi era stato vietato, ma anche perché non ci sarei andato neanche di mia spontanea volontà. Ormai sapevano tutti che ero un Mangiamorte, non sarei stato il benvenuto.

Merlino benedica Harry Potter per avermi aspettato per tutto questo tempo, lo amo.


"Ti amo anche io" mi bacia delicatamente sulle labbra.

Io mi mordo il labbro inferiore.

Non mi merito questo ragazzo, ripeto.





Erano tutti così occupati mentre si lanciavano incantesimi, durante la battaglia, che non si sono accorti realmente di me.

Penso che se non avessi trovato il coraggio di schierarmi contro lui, ora non sarei qui. Non sarei qui accanto alla persona che amo e non starei di certo riacquistando la felicità.

...

Cara Emily,
non so per quale motivo io ti abbia scritto questa lettera, perché non la leggerai mai, dato che non ci sei più.
magari, in qualche modo, in realtà lo farai. magari sotto forma di spirito, chi lo sa.
sono ridicolo e sono anche sicuro che penserai che questo non sia un mio comportamento tipico, però ci tenevo a dirti che ti voglio bene e che, dovunque tu sia in questo momento, tu stia bene.
-draco x.

Appoggio la lettera accanto ai fiori sulla sua tomba e con un sasso grande la copro in modo che non voli via.

Sento lo sguardo di Diggory su di me. Lo voglio ignorare e andarmene prima che io scoppi in lacrime, ma non posso. Lei non lo avrebbe gradito.

Mi metto in piedi mentre guardo il ragazzo, in pessime condizioni, ancora in ginocchio davanti alla lapide e sospiro.

"Mi dispiace" azzardo.

Lui si gira e mi guarda abbattuto "Anche a me" sto per parlare di nuovo, quando vedo che si alza e mi raggiunge "Senti, Malfoy" inizia "Non mi piaci, ma so che lei ti voleva bene e l'importante è questo"

"Che intendi dire, Diggory?"

"Voglio dire che cercherò di conoscerti meglio e magari mi piacerai di più" fa una pausa "sono sicuro che lei vorrebbe questo, ti va?" abbozza un sorriso alla fine.

Faccio un cenno con la testa e quando mi volto per andarmene gli dico "Ci si vede" forzo anche io un sorriso.

Troppo Diversi // Cedric DiggoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora