33- a cold night

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L'acqua calda della doccia fluiva sulla mia pallida pelle. Mi sentivo avvolta dal liquido, il quale lentamente mi donava torpore. Le goccioline del vapore acqueo formato, scendevano dolcemente fino al piatto della doccia.

Mi guardai le mani e ci giocai studiandole, come se non avessi mai visto un paio di mani in vita mia. Sapevo che qualcosa stava cambiando in me e non era bello. Non stavo maturando come una ragazza della mia età dovrebbe fare, stavo solamente mutando.

Mancavano pochi mesi a Giugno e non ero preparata psicologicamente a fare una cosa del genere. Certe volte pensavo di voler tornare indietro a come ero prima di diventare Mangiamorte, anche se questo avrebbe comportato non frequentare Draco. Si, ero sempre stata un'ipocrita e i miei pensieri, spesso e ben volentieri, si contrastavano.

La me di un tempo non sarebbe stata sotto la doccia a fissare il vuoto con uno sguardo melancolico, se avesse vinto la partita di Quidditch. E invece ero là, a sperare di annegare nell'acqua bollente, invece di festeggiare con la mia casata. Sapevo già che ad un certo punto, mi sarei comunque presentata alla festa, però mi stavo godendo il momento appieno.

Dopo alcuni minuti, mi alzai lentamente e mi avvolsi in un asciugamano. Sentivo di essere senza energie. Bellatrix e Piton ci avevano dato due mesi di pausa. Evidentemente non eravamo utili in quel momento e Draco se ne stava approfittando per riprendersi la sua adolescenza.

Sessanta giorni di svago, di cui quindici erano già volati. Due settimane nella completa normalità, ed io ero più depressa che mai.

Uscii dal bagno e indossai gli indumenti che avevo trovato a portata di mano. Tamponai i capelli corvini un po' e poi usai la mia spazzola magica che mi asciugava i capelli con una sola passata. Era un lusso che mia madre mi aveva regalato l'anno prima, dopo aver passato i G.U.F.O.

Mi strascicai fino alla porta e qualcuno l'aprì, facendomi sbattere contro di essa. Lo sguardo sorpreso di Draco incontrò il mio.

"Ehi, ti ho fatto male? Comunque devi assolutamente venire! C'è un sacco di gente che vuole congratularsi con te."

"Non ho voglia Draco." mi stavo ancora ricoverando dalla botta che si stava formando sulla mia spalla.

"Sicura?" alzai lo sguardo

"Devo proprio?" Il biondo aveva già capito che qualcosa non andava, ma non era mai stato una delle migliori spalle su cui piangere. Era preoccupato, ma non lo dava a vedere. Ci furono attimi di silenzio, fino a quando Draco si ricompose un pochino e parlò.

"No non devi, adesso vieni con me." era un pochino brillo e si vedeva dai suoi movimenti.

Mi lasciò solo il tempo di afferrare una giacca e mi portò verso l'uscita, attraversando la marea di gente che stava ballando.

Il pavimento era appiccicoso e ingenti quantità di alcol donavano un'odore neauseante alla stanza. Tutti i Serpeverde erano affluiti lì e stavano ballando a delle canzoni dei Weird Sisters. La band era una delle preferite della casata e aveva anche suonato al Ballo del Ceppo.

Draco, intanto, salutava e batteva il cinque a qualche suo conoscente che non conoscevo. Vedevo solo la sua nuca platino e la sua figura farsi spazio tra la gente.

Quando fummo fuori, l'aria fresca notturna mi risvegliò dallo stato comatoso in cui ero. Draco si girò improvvisamente e prese il mio viso tra le sue mani.

"Hai stracciato Potter! Sono fiero di te piccola Beres." e mi spostò dolcemente le ciocche frontali dei miei capelli dietro le orecchie. I suoi occhi davano l'impressione che fosse intenerito dalla mia presenza.

"Dove mi porti?" chiesi curiosa.

"In un posto non molto lontano.....o forse sì. Dipende da come interpreti la distanza. Ma shhhhh non dobbiamo farci trovare" l'alcool lo faceva apparire come un folle. Personalmente, lo trovavo divertente.

"Mi fido di te. Portami" Il biondo mi afferrò la mano di nuovo e iniziammo a camminare. Costeggiammo la Foresta Nera fino ad arrivare ai confini di Hogwarts. Era passato molto tempo, ma con la personalità sbronza di Draco, sembrava che fossero passati solo pochi minuti.

Arrivammo ad un piccolo lago, si vedeva la fine di esso ed era circondato da boscaglia. Questo piccolo specchio di acqua era completamente ghiacciato. Ero estasiata nel vedere un posto del genere. Sembrava proprio che non fosse mai stato toccato da anima viva ed era silenzioso.

"Ti piace?" le braccia di Draco mi cinsero la vita e appoggiò il suo mento sopra la mia spalla, contemplando il lago.

"Mi ricorda un po' te" sussurrai.

"Perchè è tutto bianco?"

"Non lo so, sembra freddo ed accogliente.....Ci porti tutte le tue conquiste amorose?"

"Solo quelle che intendo sposare." non sapevo mai se il romanticismo eccessivo di Draco mi piacesse o no. Però era al quanto esilarante.

Draco cominciò a correre verso il lago. Lo seguii urlando un "Draco no! Ti farai male così!" lui stava solo ridendo fiondandosi verso la sua meta.

Scivolò un pochino quando iniziò a slittare verso il centro del lago. Io, al contrario, ero molto distante, infatti stavo ancora tastando la durezza del ghiaccio.

"Hai paura di pattinare sul ghiaccio e non di volare a 300 metri di altezza?Ridicola! "urlò mentre performava mezze piroette. Feci slittare i miei piedi cautamente fino a raggiungerlo.

Il biondo mi fece sussultare appena mi prese i fianchi.

"Balliamo?" mi offrì la sua mano. Non avevo la minima idea di cosa gli stesse passando per la testa, ma non sarei vissuta tanto a lungo e la sua personalità rendeva tutto più surreale.

Il suo profumo misto al gin che aveva bevuto m'intorpidiva i sensi. Continuavo a pensare a quanto potevo e volevo farci l'abitudine. Era un po' il mio sogno.....essere sua. E lui essere mio.

Mentre ero appoggiata al suo petto per non cadere e stavamo slittando sincronizzati sulla lastra di ghiaccio, lo guardai.

"Me lo prometti che scapperemo in un luogo lontano?"

"Te lo prometto piccola Beres. Nel Sud della Francia. E berremmo champagne e fragole ogni giorno. Cambieremo vita e saremo degli sconosciuti."

"Non ti voglio perdere Draco." una flebile risata fece tremolare il suo petto. Si fermò, mi prese il mento con la mano che precedentemente teneva la mia mano. Mi baciò appassionatamente fino a farmi perdere il fiato.

"Non mi perderai mai Beres, anche se ti dimenticassi di me"

death eaters Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora