35- multiple lives

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INTANTO AL MANOR DELLA FAMIGLIA MALFOY.

"Pensavo che lo avremmo concordato in seguito mio Signore" le ciocche platino di Narcissa Malfoy contornavano il suo viso ormai corrotto dagli anni.

"É sicuro? Se il piano renderà bene.... non credo che i ragazzi debbano fare una fine del genere." Emeline continuò girandosi gli anelli alle mani.

Nagini intanto, strisciava silenziosa nella Sala da thè della casa, studiando ogni movimento delle due donne.

"Sono stato piuttosto chiaro. Il loro destino in cambio del mio. La mia vittoria deve essere assicurata e due anime giovani come le loro andranno più che bene. Berenice ha potenziale. Draco é uno scarto."

"Sono solamente dei ragazzi Signore"

"Devo ricordarti, Narcissa, come tuo marito ha completamente distrutto la mia ascesa? La vostra famiglia é inutile e potrei uccidervi tutti, ma dopotutto sono il vostro Signore e voi mi siete stati fedeli per tanti anni. Draco é l'unico che può riportarvi allo status che proteggevate con tanta attenzione, anche nel caso morisse."

"Il potere che vuole creare, mio Signore, non credo sia incanalabile in delle menti così giovani. Bellatrix si era offerta tempo addietro di sostituire i ragazzi. Non sono in grad-" Emeline stava ancora giocando con le sue mani e sussultò al baccano che fece Lord Voldemort.

"Non fatemi perdere tempo voi due. Abbiamo saldato un patto e questo é il vostro servizio a me.

Specialmente tu Emeline, non avresti dovuto minimamente affezionarti alla ragazza. É sempre stato uno strumento e l'avevi proposto tu. Sei così debole e si vede dai tuoi occhi."

Il silenzio rendeva l'aria più pesante e nonostante fosse una bella giornata primaverile, la tensione sembrava rendere tutto più grigio.

"Sparite dalla mia vista ora e mandate Bellatrix."


Menkar, dalle porte chiuse della Sala, sentì tutto. Era muta, ma di certo non era sorda e ne stupida. Sapeva tutto quello che stava succedendo fin dal primo momento in cui entrò in quella maledetta villa.

Era letteralmente l'inferno, ma non aveva nessun posto in cui andare. Narcissa la trattava abbastanza decentemente e lei intanto, assorbiva come una spugna, tutte le informazioni possibili del piano di Lord Voldemort.

L'utilitá? Un'idea ce l'aveva, ma era pericolosa. Avrebbe trovato il modo di riportare il Mondo Magico, in una realtà piena di pace e spensieratezza.


INTANTO, HARRY POTTER....

Il caro Harry Potter non aveva idea della missione che stava per compiere. Silente gli aveva dato qualche effimera istruzione a Torre Astronomia prima di partire. Il viaggio sarebbe stato lungo e la meta era lontana.

E come ogni anno, il timore gli offuscava la mente e gli bruciava la cicatrice. Ma lui lo sapeva. Quell'anno non l'avrebbe scampata di certo. Si sentiva sempre l'aria calma prima di una tempesta, stranamente tiepida e umida. Ed era questa l'atmosfera del sesto anno, calda e umida.

Avrebbe voluto pedinare Malfoy ancora per un po', ma forse la missione era più importante degli affari segreti di un superbo serpeverde. Di Berenice, lo sapeva. L'aveva capito prima di Hermione e Ron e l'aveva persa...come aveva perso molte persone gli anni precedenti.

Ormai aveva 17 anni e non si poteva tornare più indietro.

Mentre osservava la sua bacchetta di legno scuro, pensò agli unici due obiettivi rilevanti: salvare a qualunque costo SIlente e uccidere Voldemort.


INTANTO I DUE MANGIAMORTE AD HOGWARTS

"Prima di iniziare di nuovo con le nostre mansioni e perfezionare tutto, ti voglio portare in un ultimo posto. Ti va bene Beres?" disse il biondo poggiando un fiore sull'orecchio destro della ragazza.

Probabilmente era un anemone bianco. Ne crescevano molti in Scozia durante quel periodo dell'anno.

Il giardino della scuola non era mai stato così soffice, e Berenice si stese rilassando la sua figura al sole. Draco era estasiato dal complesso. Sembrava che fossero solo loro due in quel giardino.

Berenice era cambiata molto durante l'anno. Era diventata più silenziosa e più riflessiva. D'altro canto, Draco si era solamente indebolito. Era innamorato pazzo di quella ragazza. Era più confuso, insicuro, triste ed entusiasta di aver trovato il suo angelo.

"Si Draco, tutto quello che vuoi" lei sorrise e i suoi denti bianchi s'illuminarono tra le labbra rosee. Il biondo le baciò. Un bacio veloce e casto, niente di che.

"Ci manca solamente posizionare l'Armadio in un luogo nel quale è facile uscire ed orientarsi verso l'uscita per gli altri." affermò la mora.

"Dobbiamo pianificare la nostra scomparsa estiva." aggiunse poi il ragazzo, ancora guardando la ragazza.

"Giusto giusto. Fai tu?"

"Naturalmente piccola Beres."





anemone bianco: E' spesso associato al dolor. Una leggenda narra che l'anemone sia nato dalla lacrima di Afrodite mentre piangeva la morte di Adone.

"Non stancherò le tue labbra saziandole:le renderà più avide l'eccesso,io le farò arrossire e impallidirein modi sempre nuovi; dieci bacisaranno un bacio, un solo bacio venti.E' breve quanto un'ora il giorno estivose speso in questi giochi, i più incantevoli."

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