4- starless night

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Quando arrivammo sul punto più alto di Torre Astronomia, mi giustificai introducendo Piton. Le dissi che le nostre famiglie si erano messe d'accordo per farci addestrare da lui in Difesa contro le Arti Oscure e quindi ,siccome non andavamo d'accordo, egli e Silente avevano deciso che dovevamo essere sempre uno accanto all'altro.
Lei mi rispose con un sorriso malizioso e una spallata amichevole.

Eravamo appena entrate in Sala Comune dove Pansy Parkinson stava parlando con delle sue tirapiedi e alcuni Serpeverde, di cui non sapevo l'esistenza. Stavano parlando con Draco Malfoy delle loro vacanze.
Appena la maggior parte della stanza si accorse della mia presenza, caddero sguardi disgustati sulla mia figura, i quali ignorai. Incrociai per un attimo lo sguardo con Draco. Avrei potuto descriverlo con una parola: inesistente.
In 15 minuti si sarebbe alzato il coprifuoco. Mi recai direttamente nella mia nuova stanza, seguita poi da Astrid.
La camera era uguale alle altre, forse un po' più grande. Gli armadi e i cassettoni in mogano con rigature argento e smeraldo, erano raddoppiati. I letti a baldacchino, rivestiti da lenzuola verdi, erano estremamente vicini.
Uno, ovvero il mio futuro letto, era vicino all'enorme finestra che dava sul lago, mentre l'altro era più vicino alla porta e ai due armadi che erano disposti dopo la porta del bagno.
Piton era stato veramente astuto; nei bagni in comune gli studenti avrebbero potuto riconoscere il Marchio Nero.
"Bella la camera. Chissà quante cose farà Malfoy con la Parkinson." Risi amaramente alla sua affermazione che, a quanto pare, era seria.
"Cara, nessuna puttanella entrerà nella mia stanza." Dissi continuando a ridere. La bionda annuì ridendo.
"La vera Serpeverde sta emergendo." Disse alzando un po' il tono di voce.
Sussultammo quando qualcuno entrò sbattendo sonoramente la porta. Come avevo appena supposto era Malfoy. Quando si accorse di me e Astrid che ancora lo stavamo squadrando, ruotò gli occhi e si buttò sul suo letto.

Sussurrai un 'esci' alla ragazza che sparì appena avvertì il mio sussurro.
Draco era ancora disteso sul letto.
"Giornata pesante?" Spezzai il silenzio che si era formato nella stanza.
"Altro che." Rispose guardando il soffitto.
Altro silenzio incombé nella camera. Mi sedetti sul letto guardando la finestra.
"Stanotte che fai?" Mi chiese il biondo. Rispezzando il silenzio.
"Esco con Astrid." Risposi fredda continuando a guardare il paesaggio fuori dalla finestra.
"Verrò anche io."

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Camminavamo a passo felpato per i corridoi. Il nostro obiettivo? La cucina.
Blaise Zabini si era aggiunto a noi poco fa, mentre Astrid mi lanciava occhiate maliziose, in effetti nessuna delle due aveva mai trascorso tempo insieme alle due Serpi.
I corridoi che percorrevamo  erano bui e deserti, tranne le persone che facevano da ronda, le quali stavamo cercando di evitare il più possibile.
Sentii dei passi riecheggiare in lontananza e fermai il gruppetto che intanto continuava a muoversi.
"C'è gente!" Dissi frettolosamente gesticolando per far in modo che si nascondano. Girammo in un corridoio altrettanto buio e spegnemmo le luci formate dalle nostre bacchette.
Vedemmo che la McGranitt stava agitando distrattamente la sua bacchetta cercando di far luce, mentre percorreva il corridoio in cui eravamo prima. Appena sentimmo  i passi allontanarsi, tirai un sospiro di sollievo e mormorai un 'Lumos' facendomi avanti per esplorare se il corridoio fosse di nuovo deserto.
Continuammo a camminare cercando l'entrata della cucina, ormai eravamo vicini.
Appena arrivati davanti alla porta, Malfoy la aprì con lentezza in modo di non fare rumore. Essendo le tre di notte, le cucine erano spente.
Esplorammo ogni angolo della stanza per trovare qualcosa di buono, ad un certo punto Astrid fece cadere una scatola provocando un rumore abbastanza forte. La maledì mentalmente mentre lei sussurrava uno scusa e Zabini le fece luce per aiutarla a rimettere a posto.
Altri passi, e stavolta si fermarono davanti proprio alla porta di questa stanza. Sentì Malfoy sussurrare un 'Spegnete le luci!'. La porta si aprì con uno scatto e un prefetto Tassorosso sporse la testa dentro per vedere se ci fossero presenze.
La sua bacchetta, anch'essa illuminata, non venne a far luce dentro la cucina. Noi eravamo pietrificati, i nostri respiri erano impercettibili. Sentii il mio cuore battere velocemente.
Il prefetto dopo aver esitato chiuse la porta, non si era accorto di noi, cosa molto strana dato che avrebbe potuto tranquillamente illuminare la stanza con la sua bacchetta, ma evidentemente troppo pigro per scovarci e togliere punti alla nostra casa.
Malfoy riaccese la bacchetta, seguito da Zabini.
"Le accendiamo solo noi, così facciamo meno luce." Sussurrò il biondo. Annuii velocemente mentre ripresi a cercare qualche scatola di biscotti.
Dopo un po' Blaise parlò: "Andiamocene, Astrid ha trovato i biscotti."
Sentii una mano afferrare saldamente  il mio polso attirandomi a se. Alzai lo sguardo per avere delle spiegazioni da Malfoy. Lui mi guardò e sussurrò: "Stammi vicino, okay? Così arriveremo alla nostra stanza più velocemente." Dopo avermi detto questo, si girò verso Zabini facendo un cenno con il capo. Anche lui teneva stretto il polso di Astrid.
Uscimmo dalla cucina e ci dividemmo. Prontamente mi girai verso Draco.
"Perché hanno preso un'altra strada?" Sussurrai con tono acido e sorpreso.
"Perché così le persone che fanno la ronda e i professori hanno meno possibilità di beccare tutti e quattro. Comunque tranquilla, la tua amichetta del cuore la ritroverai in camera nostra a mangiarsi i biscotti." Mi rispose continuando a guardare davanti a se.
Adesso i nostri passi si sentivano più del solito, io continuavo a seguire il biondo che porgeva la bacchetta per farsi luce finché Piton ci colse in flagrante.
"Malfoy, Rosier, cosa ci fate a quest'ora nei corridoi?" Pronunciò più freddo che mai.
Silenzio tombale finché un'idea frullò nella mia mente. L'Armadio Svanitore.
"La stavamo cercando per chiederle se sa, se sono presenti dei libri riguardo all'Armadio Svanitore nella biblioteca proibita." La mia risposta lo sorprese. Sentii lo sguardo di Draco su di me e emisi un mezzo sorriso.
"Ah..comunque ne parleremo domani dopo pranzo." Risposi sorpreso il professore. Cominciò a ritornare su suoi passi quando si fermò e si voltò verso di noi.
"Odio farlo, ma meno 5 punti a Serpeverde. Buonanotte ragazzi."
Draco si voltò verso di me: "Perspicace Rosier, quest'anno potrebbe diventare meno pesante di quello che pensavo." Finì la frase e mi sorrise. Io risi per poi incamminarmi verso il dormitorio.

Arrivati cercando di fare meno rumore possibile, trovammo Astrid e Blaise seduti sul letto di Draco a mangiare i biscotti.
"Cosa mangiate sul mio letto! Io ci dormo dopo!" Urlò. Io senza neanche pensarci gli misi una mano sulla spalla cercando di calmarlo. Ma l'unica cosa che fece fu toglierla da dove l'avevo messa.
Astrid, ignorando il biondo mi passò un biscotto, che accettai molto volentieri.
"Quando finite i biscotti uscite perché la Rosier ed io vogliamo dormire, quindi muovetevi." Disse tutto d'un tratto Malfoy. Io volevo che la prima notte Astrid restasse con me. Feci per controbattere quando capì il motivo per cui Draco l'abbia detto: il Marchio Nero.
Annuì guardando la mia amica Serpeverde. Lei sorpresa uscì in velocità seguita da Blaise che salutò il suo amico con una pacca sulla spalla.
Era ora di dormire, vicino a Draco Malfoy: il Serpeverde che mi aveva reso cinque anni della  vita i peggiori.

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