8- suspects of ron and harry

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I giorni seguenti alla cena del Lumaclub, Draco ed io non ci parlammo minimamente. Piton ci chiese informazioni riguardo all'Armadio che risultavano nulle e gli allenamenti di Serpeverde si facevano più intensi a causa della partita di inizio anno: Corvonero contro Serpverde.

Parlavo sempre di meno ad Harry ed intensificavo le uscite con Astrid e Hermione. Era molto difficile frequentarle tutte e due dato che si odiavano reciprocamente.

Quella mattina avevo deciso di cercare di coprire il Marchio Nero con qualche fondotinta babbano. Dovevo stare molto attenta a non sfiorarlo con l'indice, perché potevo chiamare l'intera armata.
Draco intanto mi stava guardando con curiosità, mentre era ancora nel suo letto e mostrava in parte il suo petto pallido scolpito.
"Smettila di guardarmi, Malfoy." Dissi mentre continuavo a stendere con cura il fondotinta.
"Voglio vedere se con quella feccia babbana riesci a richiamarli tutti." Rispose.
"Smettila, sono più prudente di te." Esclamai quasi sfinita dalle sue parole.
In quel momento entrò Aries con una busta legata alla zampetta. Sorrisi e la accarezzai dolcemente.
"Fammi vedere che notizie ha mia mamma." Risposi slegando la lettera.

Cara Berenice,
Ho notizie riguardo al vostro incarico: ne discuteremo nelle vacanze Natalizie al Malfoy Manor. Spero che tu sia entrata nella squadra di Quidditch.
Qua tutto va liscio.
Baci da tua madre Emeline. xx

Appena letta la lettera entrò un altro gufo e si posò sul letto di Malfoy.
"Anche tu hai scritto ai tuoi?" Chiesi tenendo ancora in mano la mia lettera.
"No, questo è il gufo di mia madre." Rispose togliendo la pergamena dalla zampetta di quel gufo Bruno.
La lesse e poi me la lanciò sul letto.

Caro Draco,
Spero che tutto vada bene a scuola.
Il Signore Oscuro ha finalmente deciso di fare una riunione con voi due. Emeline e sua figlia risiederanno nella nostra dimora per tutte le vacanze, il Signore ci ha ordinato di ospitarle tutte le vacanze.
Comunque, i vostri compiti verranno specificati alla riunione di Natale.
Spero che Hogwarts non ti stia annoiando troppo.
Baci e abbracci. Ti voglio bene figlio mio.
Narcissa.
P.S. Salutami la figlia di Emeline. Si chiama Berenis giusto?

Riposi la lettera vicino a lui.
"Mi piace che tua madre sappia pronunciare il mio nome ma non scriverlo giusto." Risposi ridendo, cercavo di tirarlo su di morale. Aveva gli occhi persi nel vuoto.
Con cautela mi avvicinai al biondo ed esitando mi sedetti sul suo letto guardandolo.
"Senti è un periodo difficile anche per me." Sussurrai.
Aries bubulò e la guardai facendole segno di ritornare alla gufiera. Lei fece come ordinato, anche se sembrava molto offesa dal mio comportamento.
Esitante posai una mano sulla spalla nuda di Draco, al contatto freddo della mia mano lui rabbrividì. Alcune lacrime stavano bagnando le lenzuola del suo letto.
"Uccideranno la mia famiglia." Sussurrò quasi impercettibilmente.
"Guardami." Gli ordinai, ma lui non lo eseguì e si prese la testa fra le mani scostandomi la mano.
"DRACO MALFOY GUARDAMI." Gli urlai e lui prontamente mi fissò con gli occhi rossi e le lacrime che solcavano il suo volto.
"C'è la faremo okay? Anche io ho paura che uccida mia madre, ma sono pronta a sacrificarmi per lasciarla in vita, adesso dobbiamo solo aggiustare l'armadio prima di Natale." Cercai di fare un sorriso rincuorante.
"Sorridimi." Gli sussurrai. "Sorridimi, Draco."
Lui si sforzò mentre le ultime lacrime arrivavano al mento.
"Bene, devi sorridere spesso sai?" Dissi alzandomi e lisciandomi la gonna della divisa.
"Ci vediamo a colazione Draco." Esclamai prima di uscire dalla stanza.
***********

Stavo camminando con Ron nel corridoio principale della scuola. Tutti e due avevamo un'ora libera mentre Harry ed Hermione erano a lezione insieme.
Ron mi stava parlando riguardo ad una ragazza, di nome Lavanda Brown, che continuava a fissarlo ai pranzi ed ogni volta che le capitava di incrociarlo per i corridoi. Era terrorizzato all'idea di rincontrarla in quel momento. Io ascoltavo senza emettere alcun suono, ad un certo punto lui cambiò discorso.
"Sai Harry sta cominciando a dubitare di te." Disse guardando avanti a sè. Io lo scrutai curiosa, anche se non lo ero affatto; anch'io avevo previsto la reazione di Harry.
"Dice che non ti vuoi far vedere il braccio sinistro e che hai chiamato Tu-Sai-Chi, Signore Oscuro." disse con tono incredulo.
"Ah sì? Ho una brutta ferita al braccio sinistro." Dissi normalmente mentre cercavo di coprirmi sempre di più il braccio con la divisa.
"Ah buffo. Harry sta cominciando a dare di matto! Prima pensa che Malfoy sia un Mangiamorte! Poi accusa anche te di esserlo! Lui mi sa che ha un debole per i seguaci di Tu-Sai-Chi." Continuò ridendo. Ma d'un tratto si fermò per colpa del mio sguardo del tutto sorpreso.
"Forse non dovevo dirtelo."
**********

Entrai in camera sbattendo la porta e perlustrando la stanza per vedere se il biondino era in stanza. Evidentemente non c'era traccia di lui. Avrei dovuto parlargli riguardo a Ron ed Harry.
Optai per la seconda opzione: camera di Pansy Parkinson. Corsi verso la stanza della Parkinson, che condivideva con la Greengrass. Bussai alla porta in modo rude.
"Che vuoi?" chiese con tono saccente appena mi riconobbe.
"Malfoy." Dissi con tono fermo fulminandola.
"È appena uscito da questa stanza, abbiamo fatto molte cose." Fece un sorrisetto malizioso ed io ruotai gli occhi.
"È andato a lezione, non so quale." Continuò prima di sbattermi la porta in faccia.
Uscii dalla sala comune dei Serpeverde per cercare Astrid, fra trenta minuti avrebbe finito l'ora di Divinazione, così avrei potuto parlare con lei.
Tutti i miei amici erano a lezione mentre io avevo tutto il pomeriggio libero perchè non avevo passato Divinazione ai G.U.F.O.
Comunque decisi di andare in Gufiera ad accudirmi di Aries finché non sarebbe scoccata l'ora libera di Astrid.
*****
"Cosa mi dici riguardo a Pansy?" Chiesi alla ragazza che camminava accanto a me. Ci stavamo dirigendo vicino al Lago Nero per chiacchierare in santa pace.
"Pansy? Ah avresti dovuto sentire di cosa stava parlando nel bagno del secondo piano." Rispose con tono soddisfatto.
"Sentiamo i pettegolezzi a riguardo." Annunciai sorridendo.
"Quattro parole cara mia: Filtro d'Amore a Malfoy." Rispose guardandomi e poi volgendo lo sguardo davanti a lei.
"Per Salazar! Lei vuole rifilare un filtro d'amore a Draco!" Esclamai sedendomi sulla riva del lago.
"E non è la sola. Lo vuole fare anche Daphne." Rispose lei ridendo.
"Controlla tutto quello che arriva in camera e non succederà." Sussurrò. Mi intendeva quella ragazza, avrei dovuto controllare ogni cosa che entrava in stanza da letto perché Draco non si distrasse dall'incarico del Signore Oscuro.
Continuammo a parlare finchè non arrivò l'ora di cena. Con lentezza ci recammo in Sala Grande per prendere posto e gustare il nostro pasto. Appena mi sedetti, Draco prese posto accanto a me. Aveva il fiatone.
"Dopo cena ti devo riferire una cosa importante." Mi sussurrò all'orecchio, e subito dopo, cominciò a mangiare l'insalata sul suo piatto.

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