34- villains

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16 aprile 1997

Cara Berenice,

Siamo quasi arrivati al punto più importante dell'anno! Sono molto fiera di te e spero che riuscirete entrambi, tu e Draco, a portare a termine il vostro incarico. Ti auguro buona fortuna con il cuore più sincero.

Tua madre, Emeline.

Il tempo continuava a passare e i giorni di pausa erano quasi finiti. Il mio umore continuava a cambiare giorno per giorno. Sapevo che qualcosa non sarebbe andato bene. Era come un sesto senso e si sa benissimo che il vissero tutti felici e contenti non era applicabile per i villani.

E' strano come una storia possa partire con dei semplici ragazzini pronti a spaccare il mondo, per poi vedere come la fine sia cosi diversa dalle aspettative iniziali. Dopotutto qualcuno doveva ricoprire il ruolo del cattivo. Non ci sarebbe stato il buono se non ci fosse il cattivo. Sono semplici concetti complementari.
Draco era più preoccupato ora che i giorni erano scaduti. Era maturato ed era ritornato con i voti eccellenti di prima, solo che il suo animo stava scomparendo poco a poco.

Io intanto, stavo camminando per i corridoi cercando di arrivare a Pozioni in anticipo. Nonostante tutto, una mano sulla mia spalla rallentó mio passo.

"Ehi, é da un po' che non ci parliamo. Come stai?" i capelli biondi di Astrid riflettevano la luce calda primaverile. Sorrisi subito alla sua presenza. Mi mancava molto, ma non volevo che la associassero a me, nel caso qualcuno avesse scoperto cosa stavo facendo.

"Bene dai, hai Pozioni anche tu?"

"No, oggi devo fare altre cose quindi salto. Passami le pergamene se prendi appunti. Comunque un giorno di questi dovremmo uscire..... so che sei impegnata ad essere la fidanzatina di Malfoy, ma io ero la tua prima fidanzata, ricordatelo." Volevo, ma non potevo.

"E se venissi a casa mia tutto Giugno dopo la scuola? Sono occupatissima e devo recuperare delle materie." assottigliò gli occhi.

"Hai delle materie sotto? É la prima volta che sei messa cosí male. Sei sicura di star bene?" Non stavo di sicuro morendo dentro. Tutto era sotto controllo. O no Berenice?

"Si si, mi sono rotta di studiare tutto qua." Astrid era quel tipo di ragazza che anche se sapeva che stavi male, preferiva che ne parlassi tu. Non era mai stata un'impicciona, però, nel momento che ti aprivi a lei, sarebbe sempre stata la spalla su cui piangere.

"Okay, allora quando sei libera sappimi dire." mi sorrise e se ne andò.
Feci per girarmi quando Astrid mi riprese la spalla.

"Ah si, quasi dimenticavo. Sai che Potter e Silente sono partiti per andare da qualche parte. Gira voce che sia una missione." un sorrisetto comparve sulla mia pallida faccia.

"Hai occhi e orecchie dappertutto eh?" lei mi sorrise, fece l'occhiolino e girò l'angolo per l'ultima volta.
I buoni si erano attivati. Ora era il turno di noi cattivi.

Saltai Pozioni e corsi verso la biblioteca. Sapevo che Draco stava finendo qualche pergamena sugli Incantesimi avanzati.

Appena entrai, oltre alla immensa distesa di libri, riuscii ad intravedere la nuca biondo platino del ragazzo. Corsi cercando di non far scoccare le mie scarpe sul pavimento.
Draco era concentrato e stava concludendo una delle tante pergamene sul tavolo. Gli avvolsi le braccia al petto e mi abbassai per baciargli la guancia. Lui alzò lo sguardo sorpreso.

"Non sei a Pozioni piccola Beres?" scossi la testa in segno di negazione.

"Ho notizie. Potter é andato da qualche parte con Silente."

"Cosa? Sai quanto resteranno via?"

"No. Però possiamo progettare meglio cosa dobbiamo fare appena ritorna Silente. Potremmo anche anticipare la data della nostra missione."

"Anticiparla?"

"Beh non sarebbe male. Ci togliamo via il peso?" Non sapevo da dove stessero uscendo queste parole. Da una ragazza disperata o da una ragazza che stava incorporando la propria essenza....quella malvagia. Draco era ancora più turbato ed esalò un sospiro.

"Vedremo piccolina. Intanto vuoi sederti vicino a me?" Spostò all'indietro, la sedia alla sua destra e mi sedetti.

Questo era l'ultimo periodo della nostra vita che avremmo passato così. Sapevo già che dopo la morte di Silente sarebbe cambiato tutto, ma mi apprestavo a far finta di nulla.

Saremo scappati insieme in Francia del Sud. Questo era assicurato.

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